Oggi è la festa della liberazione, il 25 aprile.
Giornata di festa nazionale dedicata al ricordo per la fine del nazi-fascismo, avvenuto nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale (1945).
La data però, è rappresentativa di un processo più lungo. L’occupazione, infatti, non terminò nel giro di 24 ore ma avvenne con una lenta ritirata dei soldati tedeschi e fascisti, spinti dalla rivolta popolare e dalle organizzazioni partigiane.
Ci sarebbe molto altro da dire, in ambito storico, e in realtà ben poco di cui esserne consapevoli.
Il fatto è: questo che stai leggendo, amico mio, è storia. Fatti accaduti realmente.
La festa della liberazione rappresenta una questione di libertà, non di politica.
Il passato ci insegna come ogni forma di dittatura sia lesiva per non dire auto-distruttiva nei confronti della dignità e della vita dell’uomo.
E’ per questo che ci chiediamo come nel 2017, sia ancora possibile imbattersi in polemiche come questa che vedete qui di seguito:
Questa mattina, infatti, Orgoglio Nerd – che non ha bisogno di presentazioni, speriamo – ha cambiato il tema grafico della propria pagina facebook in riferimento alla citazione di Porco Rosso, film d’animazione giapponese di Hayao Miyazaki, in cui il protagonista, un maiale antropomorfizzato, dice:<<meglio maiale che fascista>>.
Il punto non è il fascismo. Ciò che è stato fatto, le conseguenze di quanto accaduto che hanno portato orrore e miseria nella vita di milioni.
E’ ora di darci un taglio con i discorsi da “ma sono state fatte anche cose buone”. Beh, ho una brutta notizia per voi: non è vero. I dittatori e relativi governi non fanno mai cose buone per il popolo.
Probabilmente, se ad occupare l’Italia, fosse stato un governo comunista, il 25 aprile festeggerebbe la liberazione dal comunismo e non dal nazi-fascismo.
Quindi, l’altra gettonatissima argomentazione e cioè “ancora con sto fascismo? E il comunismo? Elefoibbe?“, non regge. That’s all folks.
Ma la cosa persino più fastidiosa rispetto a cosa discusso poc’anzi è la totale intolleranza nel veder trattare da un sito a tema nerd, un argomento del genere…
Qual è il problema? Seriamente.
Forse è il caso di schiarirvi la memoria, citandovi una serie di opere, notoriamente conosciute in ambito nerd, che trattano appunto di “totalitarismo”.
- Cloud Atlas: film tratto dal romanzo L’atlante delle nuvole di David Mitchell. Temi ricorrenti nel film, così come nel romanzo, sono la reincarnazione e il destino, elementi che legano indissolubilmente i personaggi e le situazioni dei sei episodi ambientati in epoche diverse attraverso numerosi richiami e citazioni interne.
- Il Signore degli Anelli: la storica opera di J. R. R. Tolkien, notoriamente ispirata dalle vicende socio-politiche del tempo (il romanzo è stato pubblicato nel 1955).
- 1984: capolavoro letterario di Georgo Orwell, un punto di riferimento della fantascienza. Inutile anticiparvi i dettagli. Parla di libertà di pensiero e parola (viene pubblicato nel 1949).
E poi: The Island con Ewan McGregor, The Interview con Seth Rogen, V per Vendetta con Hugo Weaving e tanti ma tanti altri.
Adesso, veniteci a spiegare perché un nerd non potrebbe festeggiare la festa della liberazione come meglio crede. Anche se lo dovesse dichiarare su Facebook.
Qui il Bosone, passo e chiudo.
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