Nel mondo dei videogiochi, lo sappiamo, c’è una ricorrenza speciale quasi ogni giorno. Ognuno di noi ha una serie favorita, una console da celebrare, un personaggio di cui ricordare la prima – o l’ultima – apparizione. Per molti dunque non sarà necessario ricordare i vent’anni del primo Metal Gear Solid, uscito per la prima volta sul mercato giapponese il 3 settembre del 1998.
L’ultimo capitolo della serie, Metal Gear Survive (lo so, volevo fermarmi a The Phantom Pain… Ma cosa devo farci, ormai esiste) è uscito il 20 febbraio 2018, quasi sette mesi fa.
Non si possono negare tutte le conquiste tecnologiche di cui la fortunata serie partorita dalla mente di Hideo Kojima ha potuto godere, a partire proprio da quel primo capitolo del nuovo corso su PSOne, che tanto era distante dalla grafica e dall’atmosfera pixelata di Metal Gear 2: Solid Snake, disponibile su MSX nel 1990.
D’altra parte, abbiamo mai pensato seriamente a quanti cambiamenti abbiano influenzato la nostra esperienza di gamer da quel lontano periodo ad oggi?
Non è poi così strano che molti dei giocatori odierni non abbiano mai sentito nominare alcuni dei grandi titoli che hanno cambiato l’approccio al mondo videoludico, magari perché troppo giovani nel 1998 – un anno poi che, neanche a dirlo, ha visto alcuni dei più grandi cambiamenti nel settore dei videogiochi.
OK, smetto di girarci intorno e andiamo a vedere un po’ com’era la situazione.
Cosa vi siete persi se non avete vissuto o recuperato il 1998? Beh, almeno quattro o cinque titoletti importanti.
Purtroppo non potevamo inserirli tutti, quindi abbiamo deciso di optare per i più rappresentativi.
Il 1998 nei videogiochi PC
- Half-Life
Ricordatevi sempre di lodare Gabe, quando nominate questo titolo.
Half-Life fa il suo trionfale ingresso nel mondo videoludico travolgendo ogni altro titolo, guadagnando recensioni oltremodo positive, in virtù del suo gameplay frenetico e della particolarità del gioco stesso – se non sapete di cosa sto parlando, fatevi un favore ed inseritelo adesso nel vostro carrello Steam; la rivista PC Gamer (dai che questa la conoscete) lo insignì del titolo di “Miglior gioco per computer di tutti i tempi“.
Il gioco ha ovviamente avuto dei seguiti: Half-Life 2 (2004), Half-Life 2: Episode One (2006) ed Half-Life 2: Episode Two (2007).
Per ora.
- Unreal
Unreal merita di essere nominato per due motivi: il primo, il gioco in sé; il secondo, la nascita di quello che è universalmente conosciuto con il nome di Unreal Engine, che ha probabilmente fatto nascere più di uno dei vostri giochi preferiti.
Prima che lo chiediate, sì: tutto è partito dal classico garage della classica casa dei genitori. Qui, oltre ad Unreal ed al suo motore grafico inizia la prima fase di quella che oggi tutti conosciamo come Epic Games – ha fatto diversi giochi carini, sapete? Fortnite mi pare stia avendo un discreto successo.
- Grim Fandango
Il nome Grim Fandango non sfuggirà certo ai più nostalgici, così come quello dell’amata LucasArts, la compagnia che (fino al 2013) ha sviluppato giochi come The Secret of Monkey Island (e la famosa serie), Day of the Tentacle, Labyrinth (dal famoso film) e moltissimi altri. Anche chi non ha giocato alla famosa avventura grafica qui scelta ha certamente familiarità con i volti dei personaggi, divenuti ormai tra i simboli del genere stesso.
Citazioni eccellenti: StarCraft, Commandos: Behind Enemy Lines (da cui prenderà vita la serie) e Fallout II.
Il 1998 in casa Sony
- Spyro the Dragon
Da molti considerato un avversario del temibile Crash Bandicoot (in realtà il 1998 vede l’uscita addirittura del terzo titolo della serie, Crash Bandicoot 3: Warped), Spyro fa il suo arrivo su Playstation con questo primo capitolo, in cui si troverà a salvare i suoi compagni draghi, vittima di un maleficio cristallizzante.
Il gioco è un grande successo, tanto che nei due anni successivi usciranno altri capitoli, sempre su Playstation: Spyro 2: Ripto’s Rage e Spyro 3: Year of the Dragon.
Nonostante tutto, però, Spyro e Crash continuano ad essere vicini: anche per il nostro drago è atteso infatti un remake, Spyro Reignited Trilogy, contenente appunto i primi tre capitoli citati in precedenza.
- Resident Evil 2
Essendo ormai in attesa del remake, come non citare uno dei titoli horror più amati dal pubblico.
Resident Evil 2 arriva sugli scaffali all’inizio del 1998, forte del successo del primo capitolo. Sicuramente non delude, visto che ancora oggi viene considerato uno dei migliori capitoli della saga, oltre che uno dei migliori Survival-Horror mai creati. I suoi protagonisti, Leon Kennedy e Claire Redfield, in virtù anche dell’attaccamento dei fan, torneranno più volte nei titoli successivi – come accade a Leon in Resident Evil 4, anch’esso considerato in assoluto tra i migliori dell’intera serie.
- Metal Gear Solid
Come non chiudere il segmento Playstation spedendo qualche parola in particolare? Seguito diretto di Metal Gear 2: Solid Snake (1990), Metal Gear Solid arriva sul mercato forte della sua scrittura di stampo cinematografico e del suo stile Action/Stealth di cui è sempre stato un simbolo. Tra fantapolitica e grosse dosi di fantascienza, il gioco ha un successo travolgente, tanto da essere considerato ancora tra i migliori in assoluto della serie (il cui titolo viene idealmente assegnato a Metal Gear Solid 3: Snake Eater per PS2). A lui va inoltre il merito di aver reso la serie disponibile ad un pubblico molto più vasto, grazie anche alla diffusione della piattaforma, rispetto al computer MSX ed ai suoi supporti di gioco.
Citazioni eccellenti: Crash Bandicoot 3: Warped, MediEvil ed il primo Parasite Eve.
Il 1998 della Grande N
- The Legend of Zelda: Ocarina of Time
Dopo PC e Playstation, il lato Nintendo non si fa attendere. Il 1998 vede l’uscita di The Legend of Zelda: Ocarina of Time, considerato ad oggi uno dei migliori giochi mai creati. Con delle novità sbalorditive rispetto al precedente capitolo su console casalinga (The Legend of Zelda: A Link to the Past, per Super Nintendo), come la grafica 3D, la possibilità di esplorare in quasi totale libertà Hyrule, la meccanica Young Link / Adult Link, Ocarina of Time conquista completamente tutti i fan della serie e non solo, diventando un vero fenomeno. Il suo seguito diretto, Majora’s Mask, uscirà due anni dopo.
Oggi la saga è più viva che mai e si attende il nuovo capitolo dopo il successo mondiale di Breath of The Wild.
Inoltre, se proprio non riuscite a mettere le mani su una cartuccia dell’epoca, potete sempre rimediare con la versione 3D, con grafica ovviamente aggiornata, uscita su Nintendo 3DS.
- Pokémon: Yellow / Pokémon: Red & Blue
Un classico di molti giochi è la differenza nelle uscite: mentre da noi arrivano Pokémon Blu e Rosso, in Giappone sono già avanti, con l’uscita di Pokémon Giallo (da noi addirittura due anni dopo).
Cosa dire su questi giochi che ancora non si sappia? La Prima Generazione, giocabile su Nintendo Game Boy, ha contribuito a fondare le basi di un vero impero che non accenna a fermarsi, le cui basi di gioco restano quasi invariate sin da più di 20 anni fa.
Poi, se vogliamo parlare di quale gioco sia il migliore va bene, ma vi avviso che si potrebbero fare discorsi molto accesi.
Comunque è Pokémon Oro.
- Mario Party
Un altro titolo Nintendo destinato a creare un grande franchise: Mario Party per Nintendo64 diventa il simbolo, appunto, dei party-game, con i suoi giochi di abilità e gli inevitabili litigi che ne scaturiscono. La serie non si è fermata e si aspetta l’uscita del nuovo capitolo su Nintendo Switch, mentre gli ultimi due sono stati rispettivamente Mario Party 10 per WiiU e Mario Party: The Top 100 per Nintendo 3DS.
Citazioni eccellenti: Turok 2: Seeds of Evil, Banjo-Kazooie ed il primo South Park.
E dal punto di vista console? Due sono le piccolissime novità del mercato.
Nel primo caso è davvero il caso di soffermarci sulle dimensioni, visto che nell’ottobre del 1998 Nintendo rilascia una console portatile di discreto successo, il Game Boy Color, forse ne avete visto qualcuno in giro.
Di minor fortuna gode l’ultima fatica Sega, il Sega Dreamcast. Arrivato sul mercato come possibile nemico di Playstation e Nintendo64 avrà però vita breve, terminando il suo ciclo vitale nella prima metà del 2001 – non dimentichiamo però alcuni dei titoli che hanno visto la luce proprio su questa console, come Craxy Taxi (nella sua prima versione per console, dopo l’uscita Arcade) e Shenmue.
Sembra ora il caso di tornare al presente, con i nostri controller wireless ed il matchmaking online.
Di certo la differenza con il passato fino ad ora descritto sembra infinita; eppure sembra incredibile come titoli così datati possano ancora esercitare un grande fascino sui giocatori – la community dei retrogamer, come sappiamo, è immensa.
Non disperate, dunque, se non avete avuto la possibilità di vivere questo – e tanti altri passati – in prima persona. Non vi resta che armarvi di pazienza e cercare nell’immensità dell’internet per recuperare le vecchie glorie che tanto meritano di non essere dimenticate.
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