Quando non scriviamo baggianate ci capita di fare interessantissimi incontri. E’ il caso della chiacchierata che abbiamo avuto con “il Bak” de La Gilda degli Artisti.
Parliamo di giochi di ruolo, teatro, nerdaggine per tutti i palati e molto altro.
Ciando alle bande, quindi, accoriamo a scoprire chi è codesto messere!
Innanzitutto, come mi devo rivolgere a te? Chi sei nel mondo reale e perchè la scelta di questo nickname o il motivo per cui ti chiamano così.
Il mio nome reale è Roberto Cananzi… Ma… Durante un viaggio in America, da ragazzino, alcuni nativi americani mi dissero che la mia vita è governata dallo spirito del lupo Bak. E da lì rimase come soprannome.
Con l’avvento di internet ha sostituito del tutto il mio nome reale, sono Roberto giusto per i familiari. Ma non mi offendo ad essere chiamato così eheh!
E poi Bacco era il dio greco della convivialità, delle feste. Quindi tutto torna!
Ti trovavi a un rave party tra indiani??
No. Altrimenti lo avrei organizzato io!
In realtà lì ci sono delle comunità molto forti, hanno questa capacità di vivere un presente senza negare il proprio passato.
Durante le mie visite ho conosciuto anche la comunità italiana a Toronto, ad esempio, dove c’è una straordinaria realtà che parla un curioso misto di italiano-inglese-dialetto…
Da quel che dici sembra che tu sia una persona che viaggia molto, questo ha a che fare in qualche modo con i tuoi interessi nerd?
No, al contrario, sono molto radicato sul territorio eheh!
Gli interessi nerd nascono prima dalla passione per la tecnologia ed i videogiochi, che inizia a dare i suoi primi “sintomi” in tenerissima età sia poi da un percorso iniziato coi giochi di ruolo partendo dal classico gruppo di amici e le loro sessioni estive di Dungeons & Dragons.
Poi negli anni la cosa è notevolmente “peggiorata” ed oltre a giocare ho realizzato un sistema di gioco (l’A.R.S.) e ho creato una struttura dove organizzare eventi di genere ludico, artistico e sociale da poco riconosciuta sede della Gilda degli Artisti.
Ma non ho abbandonato la dimensione del viaggio: quando posso, qualche viaggetto in moto lo faccio volentieri ed alcune delle cose che vedo poi diventano poesie o spunti per nuove avventure di gioco…
Cos’è L’ARS e quali sono questi eventi di cui parli?
L’ARS (All-purpose Roleplaying System) è un sistema generico per giochi di ruolo. Nasce intorno al 2005 come regolamento per gioco di ruolo da tavolo ed ha la peculiarità “logistica” di essere contenuto interamente in un pratico flyer di una pagina, espandibile a piacere tramite eventuali manuali aggiuntivi.
La peculiarità “tecnica” invece è che è estremamente semplice: 3 valori di base (Attitudini) e una varietà infinita di abilità (Arti) che definiscono il personaggio in maniera molto libera. Su questi tre valori basta un tiro di dado per ottenere subito la riuscita o meno dell’azione e tutti i valori secondari. Quindi senza tabelle e paragrafetti scritti in piccolo da controllare in continuazione.
Dal 2008, a seguito di uno stage di improvvisazione teatrale, ho pensato di “fondere” il gioco da tavolo con la scena teatrale ed è nata la versione “Live” dell’ARS che permette (tramite un altro flyer di una pagina) di giocare al gioco di ruolo dal vivo, eventi quindi in cui non si sta intorno ad un tavolo ma si ha una “scena” iniziale ed ogni partecipante interpreta realmente il proprio personaggio. Ho ripreso le teorie di Mejerchol’d, la biomeccanica che vede l’attore come macchina a servizio della scena, ed un concetto di scena che vuole essere essenziale ma precisa.
A breve, con la nuova versione del manuale, avremo anche l’ARS Express, che è una versione ulteriormente alleggerita del manuale, pensata per il gioco da tavolo.
ARS nasce da una sintesi delle mie esperienze di gioco, dall’idea di dare a chi scrive delle regole essenziali per muovere un intero universo ed a chi gioca un flyer che gli permetta di avvicinarsi senza timori al gioco di ruolo.
Ma dove possiamo trovare ed eventualmente comprare l’ARS?
L’ARS è depositato legalmente ed in più è pubblicato online tramite le Creative Commons. Tutto il materiale base quindi è gratuito, sia nel download che nell’utilizzo, permettendo agli autori di utilizzarlo anche in opere commerciali (sempre rispettando le “regole” delle Creative Commons). E’ tutto disponibile su www.ars-rpg.com liberamente. Annualmente riceve degli aggiornamenti. Ogni anno (solitamente nel mese di maggio) tramite il sito è possibile inviarmi idee per migliorare il sistema, feedback dei giocatori e tutto il resto… E su quello mi regolo per eventuali aggiornamenti.
Che dire, questo ARS sembra fantastico e soprattutto immediato ma non hai il timore che i “nerdoni di vecchia esperienza” possano storcere il naso a un sistema di gioco molto semplificato?
Eheh! Come ogni cosa c’è chi apprezzerà e chi preferirà altro!
E’ vero che a volte la complessità del sistema al “nerdone” piace…
Però anche questo punto di vista nasce da un’esperienza personale; il giocatore con esperienza sa che praticamente tutti i regolamenti di gioco si rifanno a dei principi fondamentali che l’ARS sintetizza ma rispetta. Scrivendo l’ARS poi ho pensato alla mia esperienza da giocatore negli anni; è sempre più difficile ritrovarsi per giocare (studio, lavoro, famiglia, impegni vari…) e spesso i gruppi di gioco si frammentano per via di regolamenti diversi.
L’ARS arriva a questo punto: dopo una giornata di studio vuoi sedere ad un tavolo con i tuoi amici e rilassarti, molto serenamente, e non importa che i tuoi amici giochino a Vampiri o D&D nelle sue molteplici versioni… L’ARS è un regolamento universale che puoi applicare a qualsiasi ambientazione (non a caso il logo, l’arsetto, ha la forma di un fumetto)!
Vedo l’ARS come un vero e proprio linguaggio di gioco, che ti offre delle regole chiare ma che ti permette di “coniugarlo” come meglio credi.
Non ultima cosa da dire ai “nerdoni” è la possibilità di espansione: negli anni ho visto nascere di tutto dalle solide e semplici “ossa” di quel flyer…
Posso immaginare… A proposito di “nascite”, In una campagna di D&D ero riuscito a sposarmi con un elfa, bionda, occhi azzurri, super sexy.
Era interpretata da un uomo di 42 anni in sovrappeso.
Ma torniamo a noi. I GDR cartacei sono sempre più affiancati al termine “arte” o se vogliamo azzardare di più, al termine “recitazione”. Si può affermare che questa tipologia di giochi si stiano evolvendo?
L’ars può essere considerato l’esempio calzante, un sistema che coniuga l’esperienza da tavolo con quella interpretativa del live.
Qual’è, dunque, il futuro di questi giochi e del tuo sistema?
Ahah! Beh, posso dirti che tempo fa, durante le prime sessioni di gioco dal vivo, un ragazzo aveva l’idea di portare dal vivo il suo personaggio dell’ARS da tavolo… Peccato che lui sia un ragazzone abbastanza corpulento ed il suo personaggio una specie di fatina volante.
Quindi scenicamente la cosa non avrebbe sortito l’effetto sperato, eheheh!
Che il gioco di ruolo sia arte lo sostengo da molto tempo! E’ l’arte di interpretare ma anche quella di scrivere buone storie. Che non è affatto poco.
Mi sembra che l’idea nel “mainstream” sia di imbrigliare tutto a dei clichè popolari. Ad esempio, una volta, descrivendo un personaggio di gioco, dicevi “è un elfo che viene da [luogo di esilio] dove la sua famiglia [circostanza tragica] ed ha fatto tante avventure tra cui [avventure epiche dalla moralità più o meno discutibile]”. Adesso un personaggio è “Elfo bardo di quarto livello, classe di prestigio “Arpeggiatore infernale” che trovi a pagina 44 del “Manuale della Coppa e la Piuma”, capitolo 8″.
Nell’ARS ho scritto il concetto di “De Interpretatio”, dove il senso è far capire al giocatore che non importano i numeri, perchè il divertimento è dato dall’interpretare un personaggio, molto semplicemente!
Non c’è il concetto del “non posso farlo da regolamento”, però c’è un equilibrio tra peculiarità!
Il futuro di questi giochi dipende tutto dalle nuove “generazioni” di giocatori che saranno comunque molto influenzati dalla tecnologia. Per l’ARS ad esempio stiamo lavorando ad un’app per smartphone che permetterà di creare e gestire quella che era la vecchia “scheda” direttamente da telefono.
Senza dimenticare lo “zoccolo duro”, ovviamente, cioè quelli che una volta a settimana si ritrovano con le patatine e le bibite a basso costo e passano delle ore a scrivere storie incredibili, penso che questa tradizione non dovrebbe perdersi mai!
A proposito di bibite e patatine, immagino che tu ne abbia magnate tante con i compari della tua gilda ma, soprattutto, sotto le mura della vostra sede. Parlaci del gruppo e dei vostri ritrovi.
Eheh! In passato sì ma da agosto quella che era una “semplice” casa in cui organizzare queste cose ha avuto una bella evoluzione sia dal punto di vista strutturale che organizzativo.
La struttura è stata demolita e ricostruita per offrire degli spazi confortevoli e pensati per l’utilizzo aritstico. Ci tengo sempre a specificare che è stata disegnata senza barriere architettoniche quindi totalmente accessibile a chiunque. In più adesso è sede della “Gilda degli Artisti”, l’associazione tramite la quale organizzo anche gli eventi di gioco di ruolo.
In realtà oltre al gioco di ruolo qui si trova un calendario mensile di concerti, reading letterari, mostre artistiche (di cui una permanente che si trova sulle pareti della struttura)… E ogni settimana ospita “La Cena dei Reggini”, una cena in cui ognuno porta del cibo da mangiare e condividere con gli altri e si possono anche proporre le proprie idee per le prossime attività.
Un momento quindi di convivialità e condivisione talmente curioso che è diventato anche una trasmissione cross-mediale; va in onda in radio ed in video sul web e ogni settimana porta qui alla nostra tavola anche centinaia di spettatori da ogni parte del mondo.
Parte di quello che raccogliamo grazie alla Cena viene messo da parte e condiviso con le famiglie reggine nei guai, che quindi possono avere per loro una cena vera e propria, questo lo trovo uno straordinario esempio di tutti i ragazzi che vengono qui a contribuire col loro tempo e le loro ricette.
E sul presente e le patatine ti stupirò: qui alla Gilda abbiamo un ottimo servizio bar e pizzeria, quindi siamo diventati indipendenti dalle offerte del supermercato.
Il gruppo di gioco è molto vario, sia nell’età che nelle tipologie, grazie all’immediatezza del sistema di gioco. Negli ultimi mesi sono stato impegnato nella redazione della nuova versione del manuale quindi ho fatto un pò il giocatore e sono entusiasta delle idee che prendono vita dalla fantasia degli “arsini” (come io chiamo i giocatori dell’ARS). A breve ricomincerò a turbare i miei “adepti” in qualità di Magister… E ho già un paio di idee che si prospettano interessanti…
Ma… ma… cosa sei tu, il Bacco dei Nerd?!? Il Messia della goduria nerdistica totale?!? Noi de Il Bosone non vediamo l’ora di venire a trovarti!
Eheh! Troppo gentile… Non mi dispiace “Messia della goduria nerdistica totale”.
Penso di essere solo un uomo con delle passioni e la fortuna di poterne fare un progetto che non manchi di dare voce anche agli altri ovviamente.
Gli amici del Bosone assolutamente sono benvenuti! La Gilda è a Reggio Calabria, a quattro minuti esatti dal centro cittadino, quindi facilissima da trovare e raggiungere. Sul sito www.gildaartisti.org dove trovate le indicazioni e tutte le informazioni sugli eventi che andiamo a realizzare.
E infine, domanda troll! Tu hai detto che organizzi anche lan party e come ben sai i videogiochi sono considerati una forma d’espressione artistica, seppur più commerciale, proprio come i gdr. Dunque, cosa preferisci? Lan party o sessioni di ruolo?
Eheh! Sì, in generale ogni lunedì è il nostro “Nerd Monday” in cui in una sala si trova una proiezione cinematografica e nell’altra tavoli per giocare e postazioni per il gioco in LAN…
E’ difficile scegliere tra le due cose, molto divertenti entrambe, però continuo a preferire le sessioni di ruolo, specie quelle con quei 4/5 amici al tavolo… Quelle in cui aspettarti di tutto e che alla fine della serata ti danno qualcosa da raccontare.
Bene, è stato un piacere chiacchierare con te e speriamo di poterlo rifare in futuro… a meno che i nostri lettori videogiocatori non ti rapiscano dopo averli contrariati…
Grazie!
Eheh! Come dice sempre Jack Burton in occasioni come quelle: Ho le spalle larghe… Grazie a voi ed un saluto dal BaK a tutti gli amici del Bosone!
Bene, cari nerdazzuoli l’intervista è finita.
Spero che vi siate divertiti ma soprattutto, se trovate interessante l’argomento e siete di Reggio Calabria, accorrete alla corte de La Gilda degli Artisti.
Troverete di che divertirvi ma, cosa ancora più importante, avrete modo di dare sostegno alle nobili iniziative de il Bak!
Buon week-end!
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