«Leonard sii serio, stiamo giocando qui!» (Sheldon IV, 3)
In quella che doveva essere una parte introduttiva e inaugurale del nostro viaggio (Tutti – ma proprio tutti! – i giochi da tavolo in “The Big Bang Theory” Nota introduttiva), vi facevo partecipi del metodo da me utilizzato in questa sorta di sfida e sottolineavo che di giochi da tavolo i nostri amici nerd parlano frequentemente e li giocano con una certa costanza. In questa prima parte – e nelle successive – ridurrò al minimo i preamboli (credo vi siano bastati quelli fatti fino ad ora!), focalizzando l’attenzione direttamente sui giochi che sono riuscito a individuare.
I, 1. Nella puntata pilota si fa riferimento a Boggle di A. Turoff, importato nel nostro paese sul finire degli anni ’70 dalla EG (Editrice Giochi) con il titolo Il Paroliere; si tratta di un gioco che consiste nel lanciare sedici dadi alfabetici ed individuare quante più parole possibili nell’arco di tempo concesso dalla clessidra (3 minuti ca.). Esistono un certo numero di varianti, ma mi limiterò a ricordare almeno: Maxi Paroliere, Paroliere Pocket e l’ultima digitale Boggle Flash (distribuita in Italia dalla Hasbro). Leonard spiega a Penny che lui e i suoi amici sono soliti giocarlo cercando di trovare parole in Klingon, lingua aliena ideata da Marc Okrand per la serie di Star Trek.
I, 3. Sheldon e i suoi amici giocano a un classico gioco di abilità, Jenga di L. Scott, distribuito dalla MB (Milton Bradley) negli anni ’80 in cui ogni partecipante dovrà estrarre un mattoncino di legno dalla torre e posizionarlo sull’ultimo piano cercando di evitarne il crollo. Anche di questo gioco esistono un buon numero di versioni/edizioni che apportano alle semplici regole base varianti talvolta interessanti talaltra superflue, non mancherò di farvi notare che nelle stagioni seguenti ci saranno altre apparizioni di Jenga, persino nell’edizione celebrativa da collezione dedicata al videogioco Donkey Kong (V, 12).
I, 11. In questa puntata appaiono per la prima volta gli spettacolari 3D Chess di Star Trek, una tipologia di Scacchi ideata da Andrew Bartmess e distribuita per il mercato americano e inglese dalla Franklin Mint in tiratura limitata nel 1977. La versione alla quale giocano Sheldon e Leonard prima (vedi anche V, 23) e Sheldon e Penny poi (VII, 1) è però quella del 1994. Chi di voi non ne vorrebbe un esemplare? Su ebay, con la fortuna dalla nostra parte e qualche centinaia di dollari, il nostro desiderio potrebbe avverarsi!
I, 13. Sheldon citando Pictionary mostra un certo disprezzo per alcune tipologie di giochi – Pictionary è un party game – sebbene poi sarà costretto a giocarci in VI, 4. Trattasi di un gioco ideato da R. Angel e distribuito dalla Parker e poi dalla Mattel, piuttosto noto nel nostro paese a partire dalla metà degli anni ’90, che consiste nel far indovinare al proprio compagno di squadra, attraverso disegni, e nel tempo stabilito dalla clessidra, le parole che essi dovrebbero rappresentare. In questa stessa puntata si nomina anche il Bridge e alla fine Penny pone a Sheldon e Leonard, che non saranno capaci di rispondere, una serie di domande lette da carte la cui grafica ricorda quelle di un altro celebre party game, il Trivial Pursuit di C. Haney e S. Abbot (Parker 1985 e segg.).
I, 16 e 17. Due puntate sorelle potremmo definirle, perché in entrambe appare il celebre gioco di avventura fantasy degli anni ’80 Talisman The Magical Quest Game di R. Harris (distribuito per la prima volta nel 1983 dalla Games Workshop) nella sua nuova edizione proprio del 2007 per opera di J. Goodenough, distribuito in Italia un anno dopo dalla Nexus (editore Fantasy Flight Games) e seguito da un buon numero di espansioni. Il gioco, il cui obiettivo è progredire attraverso tre regioni e ottenere la Corona del Comando, sarà giocato in altre occasioni, come in II, 14 o in III, 20.
E voi? Conoscevate (e giocavate) i giochi di cui vi ho parlato?
VIII. XII. CIƆCIƆXV
(Continua…)
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