Diario dal Cosenza Comics – Giorno 2

Con il fantastico concerto dei Nanowar of Steel, si conclude la seconda giornata del Cosenza Comics. Un colpo di fioretto che incorona un sabato che azzardiamo la punta di diamante (finora) di questa edizione.

cosenza comics
I Nanowar si preparano al casino totale!!! \m/

La nostra impressione è stata che sono bastati i soli primi due appuntamenti del 2016 a superare i grandi numeri dell’anno precedente. Un dato che conferma l’ottimo lavoro svolto dall’organizzazione e che ci fa sperare che l’interesse locale verso questo genere di iniziative stia crescendo ancora.

A dimostrazione di ciò, riportiamo, in breve, per ovvi motivi di tempistiche, due dei migliori eventi che si sono tenuti nel pomeriggio presso lo scrigno blu.

Parliamo dell’intervento di Alessandro Apreda in arte Dr Manhattan (scrittore presso il sito L’antro atomico del Dr Manhattan) che ha parlato delle differenze tra fumetto occidentale e manga. Un’analisi impeccabile e che ha toccato molti aspetti che intercorrono tra quelli che possono essere definiti due approcci (culturali?) molto diversi verso il mondo a vignette.

In questo frangente, abbiamo rivolto una domanda che è stata:

possono i diversi metodi narrativi condizionare il mercato di comics e fumetti orientali?

La risposta è stata un secco “si“, in quanto in occidente le storie si concentrato su uno stile dinamico e basato sull’azione quando invece in Giappone, abbiamo generi e adatti per quasi ogni frangia sociale e fascia d’età.

Secondo importante appuntamento è stato quello di Daniele Barbieri, professore e amante di fantascienza, che ha parlato della sua passione passando attraverso il segmento più puro, di questo genere, che è appunto quello letterario.

Daniele Barbieri (maglietta rossa)
Daniele Barbieri (maglietta rossa)

Sublime, reputiamo, le citazioni agli autori classici nonché la recitazione del racconto (parzialmente performata a memoria) del racconto di Philip K. Dick, Sentinella.
Intrigante il discorso che ha interessato il tratto “femminile” della cultura fantascientifica e non solo. Il talk tocca, senza peli sulla lingua, la caratteristica più riflessiva dimostrando come nel tempo, gli scrittori di questo genere, abbiano anticipato le problematica sociali e, ovviamente, “tecnologiche” del nostro secolo.

Date le premesse, non ci resta che darvi appuntamento a domani per il resoconto della giornata odierna e vi invitiamo a partecipare copiosamente.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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