Carissimi Lettori de “Il Bosone” ben ritrovati con la rubrica astronomica del portale!
Dall’ultimo articolo del genere pubblicato, potrete vedere come siano cambiate le costellazioni osservabili, essendone tramontate alcune e sorte delle altre, e come abbiano modificato il loro asseto quelle che, alle nostre latitudini, non tramontano mai; in poche parole l’aspetto del firmamento cambia in continuazione proponendoci uno spettacolo unico nel suo genere. Vi ricordo che siamo in primavera, il che dovrebbe voler dire temperature più miti, ma dato che fin’ora non è stato sempre così è saggio portarsi dietro, quando uscite la sera per fare osservazioni, un buon maglioncino o un giubbettino non molto leggero per far fronte al calare delle temperature.
Altro promemoria opportuno va fatto in merito al tipo di osservazione: come da norma ormai si riporteranno gli oggetti DSO (acronimo inglese che sta per Oggetti del Profondo Cielo) visibili ad occhio nudo prima e, a modo di approfondimento, quelli osservabili al più con un binocolo 10×50. Detto questo, ricominciamo dunque il nostro tour del cielo notturno rifacendo il nostro consueto giro N-E-S-O: non spaventatevi, non ci si riferisce a niente di arcano o strano, infatti le lettere sono le iniziali dei nomi dei Punti Cardinali.
Il quadrante settentrionale
Guardiamo dunque verso Nord e notiamo che ancora una volta questa parte di cielo ha subito una rotazione, inoltre alcune delle costellazioni allocate in esso non scendono mai completamente al di sotto dell’orizzonte, ma sono anzi una presenza costante; noterete infatti che i nomi delle costellazioni di questo settore di cielo sono oltre che molto noti, anche molto ricorrenti. Subito davanti a noi, prossimi all’orizzonte, si vedono le costellazioni di Perseo, Cassiopea, Cefeo, la Giraffa e il Cigno, che sembra volersi alzare in volo, dato che sta sorgendo. Poco più in alto si possono osservare il Drago, l’Orsa Minore e parte della Lince; infine alzando lo sguardo verso lo Zenith noteremo il resto Lince, l’Orsa Maggiore, i Cani da Caccia, il Leone Minore e parte del Bootes.
Gli oggetti notevoli in questo settore sono indicati a seguire, insieme al link di riferimento in cui potrete trovare nformazioni molto più dettagliate.
Iniziamo il giro con M3 (NGC5272) che è un ammasso globulare visibile nella costellazione dei Cani da Caccia; Seguono una serie di galassie nella stessa costellazione: M94 (NGC4736) è una galassia a spirale; M51, che comprende due galassie distinte: la più grande e famosa Galassia Vortice (anche nota come NGC5194 e talvolta M51A) è una classica galassia a spirale; la più piccola galassia compagna nota come NGC5195 (o anche M51B), è parzialmente coperta da un braccio di polvere della spirale Vortice (con la quale interagisce). M63,la Galassia Girasole (NGC5055) è una galassia a spirale; e infine M106 (NGC4258),una galassia a spirale. Cambiamo costellazione, scendiamo verso l’Orsa Maggiore, ove troveremo: la Galassia di Bode, (nota anche come M81 o NGC3031) che è una galassia a spirale; la Galassia Sigaro (anche M82 o NGC3034) che è una galassia attiva; la Galassia Girandola (anche M101, o NGC5457) è una galassia a spirale; e la nebulosa Civetta (nota anche come Nebulosa Gufo o con le sigle M97 o NGC3587), una nebulosa planetaria. Scendiamo ulteriormente, puntando su Cassiopea per scorgere gli oggetti M52 (NGC7654), un ammasso aperto visibile nella costellazione; e M103 (NGC581 o, talvolta, col soprannome di Ammasso Freccia), un altro ammasso aperto.
Il settore orientale
Giriamoci verso Oriente e notiamo quali costellazioni “nuove” ci si presentano innanzi:
partendo sempre dal basso verso l’alto vedremo: la Lira, l’Ofiuco, e le chele dello Scorpione; appena sopra a questi sono ben visibili Ercole, la testa del Serpente, la Bilancia e la Corona Boreale e poco più su Bootes e parte della Vergine. All’appello manca solo la Chioma di Berenice, che si ricava il suo spazio verso lo Zenit.
Anche qui ricercheremo i DSO partendo dall’alto, e la costellazione della Chioma si fa subito notare con ben due oggetti:
M53 (NGC5024), un ammasso globulare e la Galassia Occhio Nero (anche nota come Galassia occhio del Diavolo, M64 o NGC4826). seguitando la discesa incontriamo M5 (NGC5904), un brillante ammasso globulare nella costellazione del Serpente (Testa). Lì vicino, in Ercole, si trovano altri due ammassi globulari: l’Ammasso Globulare di Ercole (M13 o NGC 6205) e M92 (NGC6341). Spostiamoci ancora in basso per trovare, nell’Ofiuco, i seguenti oggetti: M12 (NGC6218) e, poco più in basso, M10 (NGC6254), due ammassi globulari situati nel mezzo costellazione ed M14 (NGC6402), più prossimo all’orizzonte, e comunque più basso, al momento, dell’ultimo oggetto in lista, ossia M56 (NGC6779), un ammasso globulare visibile nella costellazione della Lira.
Il cielo meridionale
Volgiamoci a Sud ora e troviamo piccole costellazioni, che appartengono per lo più all’emisfero Australe, e che servirono per lo più a riempire “vuoti” osservativi come la Bussola, la Pompa Pneumatica ed il Sestante, insieme a quelle più grandi, ma non di molto, del Cratere e del Corvo, mentre l’Idra attraversa quasi tutto il cielo del settore. Verso la parte più alta del cielo si stagliano la più classica del Leone e le già citate in precedenza Vergine, Chioma di Berenice e Bootes che si mostrano per intero e meglio, dato che non cadono più in un angolo della visuale ma si trovano di fronte a noi.
Questo ci permette di vedere chiaramente gli oggetti che contengono, in particolare M65 (NGC3623) ed M66 (NGC3627), due galassie a spirale visibili nella costellazione del Leone; M49 (NGC4472), una galassia ellittica, e la Galassia Sombrero (M104 o NGC 4594), entrambe della Vergine. Ultimi sono M68 (NGC4590), un ammasso globulare, e la cosiddetta Galassia Girandola del Sud (M83 o NGC5236), una galassia a spirale intermedia, entrambi visibili nella parte della costellazione dell’Idra che occupa questa zona di cielo
Guardando ad occidente
Voltiamo infine lo sguardo ad Ovest per salutare quelle costellazioni che ci hanno fatto compagnia durante l’inverno e che, giunto a compimento il loro tempo, vanno calandosi oltre l’orizzonte.
Dal basso verso l’alto notiamo: l’Unicorno che inizia a scendere sotto l’orizzonte, l’Auriga e i Gemelli; poco più su ci sono la testa dell’Idra, il Cancro e la Lince; infine, verso lo Zenit si vedono chiaramente il Sestante, il Leone, il Leone Minore e l’Orsa Maggiore.
Per quanto riguarda gli oggetti di questo settore, è notevole il fatto che siano per lo più ammassi stellari aperti; eccoli elencati di seguito, sempre dal più alto al più basso nel cielo: l’Ammasso del Presepe (latino præsepe, mangiatoia) – noto anche come Ammasso Alveare o con le sigle di catalogo M44 o NGC2632 – visibile nella costellazione del Cancro; M38 (NGC1912), M36 (NGC1960) e M37 (NGC2099) nella costellazione dell’Auriga; M35 (NGC2168) nella costellazione boreale dei Gemelli; M48 (NGC2548) nella costellazione dell’Idra e infine M50 (NGC2323) nella costellazione dell’Unicorno.
Dalle stelle… ai pianeti
Dopo aver parlato tanto delle stelle lontane riporto l’attenzione a “stelle” a noi più prossime: i pianeti del nostro sistema;
Non starò ad elencarvi dove e come osservarli dato che questo è già molto ben fatto su siti appropriati; vi segnalerò altresì alcuni eventi degni di nota che li riguardano;
Cominciamo con Mercurio: è infatti previsto un transito di Mercurio davanti al Sole per il 9 Maggio calcolato, per Roma, tra le ore 13.00 e le ore 20.15 italiane;
Qui di seguito riporto le congiunzioni Luna-Pianeta che si verificheranno nel corso del mese:
Luna – Giove: la sera del 15 maggio la Luna, poco oltre il Primo Quarto, incontra Giove nella costellazione del Leone.
Luna – Marte: anche il questo mese la Luna, Marte, Saturno e la stella Antares della costellazione dello Scorpione offrono lo spettacolo più interessante agli osservatori della volta celeste. Nel corso della notte tra il 21 e il 22 maggio la Luna Piena passa dalla Bilancia allo Scorpione, avvicinandosi a Marte. Saturno, nella costellazione dell’Ofiuco, completa con Antares il suggestivo quadrilatero di astri.
Luna – Saturno: il 22 maggio la Luna, la Luna, superati Marte e Antares, attraversa la costellazione dell’Ofiuco, passando vicino a Saturno.
Questo è quanto di bello ci offre, in questo periodo, il palinsesto celeste; non mi resta che augurarvi delle buone osservazioni!
FONTI
divulgazione.uai.it – Il portale di divulgazione dell’Unione Astrofili Italiani, per i dati osservativi su eventi planetari;
it.wikipedia.org – wikipedia, l’enciclopedia libera, per i dati tecnici sui DSO.
Le immagini sono un’elaborazione di Stellarium, il planetario opensources.
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