QUESTO ARTICOLO CONTIENE GLI SPOILERS!!!11!!1!
La domanda non è “perché scrivere un articolo sul film flop di Death Note“, ma “perché ho sprecato quasi due ore della mia vita a vederlo“!?
In realtà la motivazione è una: Il trono di spade.
Perché?
Perché è la serie più chiacchierata al momento.
Tutti la guardano, tutti la amano, tutti la vivono.
Molto sopravvalutata secondo me, ma se piace sono contento per voi, non giudico ne voi, ne la produzione… Anche se ogni settimana trovavo i social network intasati da questo messaggio “oh mio dio che cos’è la puntata numero //inserire una puntata a caso//” .
Paradossalmente, Death Note è stato salvato dal Trono di Spade che, avendo catturato l’attenzione di tutti, ha rubato i riflettori che avremmo puntato su quel film orrendo.
Cosa che sta succedendo ora che Game of Thrones è finito.
Ho due precisazioni da fare (come faccio spesso ormai) prima dell’articolo.
- Per me Death Note (fumetto) non è un capolavoro. L’ho letto, mi sono piaciute molte trovate e qualche personaggio, lo consiglio, ma ne lo venero ne penso non ci sia niente di meglio (Trigun ha lo stesso principio senza quaderno magico).
- Il film è Brutto perché è un brutto film, pensato male e fatto peggio, non perché non rispecchia il “capolavoro”.
L’idea della recensione mi è venuta perché, tra i contatti che ho di gente piena di se, uno in particolare mi ha colpito.
Questo contatto, non solo affermava che il film era brutto perché non aveva niente dell’opera originale, ma lo diceva dopo la settima puntata dell’ultima stagione del trono di spade. Proprio durante l’orgasmo collettivo che i fan hanno provato nel sentire il colpo di scena (inaspettatissimo) che vedeva il personaggio più amato, che tutti vogliono che diventi Re, abbandonare i panni di figlio illegittimo di un povero cristo e diventare il figlio legittimo del vero ed unico re!
Guarda un po’ il caso.
Così mi sono detto: “Se questo film è così brutto da spazzare via la goduria di GoT, devo assolutamente vederlo”.
Lo so… Sono malato.
Se posso confessarlo ho costretto un caro amico esperto di cinema, e laureato in DAMS, a vedere Sharknado 3, ed ho costretto la mia ragazza a vedere il 4 con me (e non mi ha lasciato!)
Quindi, senza altri indugi, ecco cosa aspettarci dal film di Death Note!
Dividerò la cosa in 2 Punti, giusto per farvi capire che può essere brutto senza paragonarlo all’opera originale.
Punto 1 – La Trama
Liceo Americano. C’è!
Sfigato che in realtà è intelligente ed ha una vita difficile alle spalle. C’è, ed è Light Turner.
Cheerleder che si invaghirà dello sfigato di turno che cambierà le cose. C’è! Ed è Mia (presa da Misa) che pur non rispecchiando quella piaga che era il personaggio deficiente in 2D riesce a farsi odiare ancora di più! Meriterebbe un “Premio Nobile” (cit.)
Cavalchiamo il noiosissimo trito e ritrito che i film americani ci offrono, condito con sprazzi di Death Note qua e la.
C’è Ryuk (ci arriverò dopo), c’è il Death Note, ci sono le morti, c’è L di colore, c’è il dramma della famiglia ed alla fine il ragazzo che ce la fa!
Ho apprezzato molto le numerose regole sul quaderno, anche perché nel fumetto erano molto meno e tanto imprecise, ma il poter controllare una persona fino a due giorni prima della propria morte è un po’ troppo.
OK, il vero Death note poteva ucciderti di infarto, ti poteva far buttare sotto un treno o esplodere in mezzo alla folla mordendo una granata con sopra la maionese, ma qui si esagera.
Light Turner, soprattutto alla fine del film, ci dimostra come, per il cinema di oggi, una cosa più è complicata, più è ritenuta da intellettuali. Avendo il potere di controllare qualcuno, ordina, ad un paio di persone, che ucciderà in seguito, cose che nemmeno nei “manga” di oggi, che potete trovare nelle fumetterie nella sezione “spazzatura” e “fanService”, si possono fare.
Ordinare ad un medico molestatore di venire a prenderlo, rianimarlo, tenerlo sotto coma farmacologico per due giorni, poi svegliarlo e uccidersi.
Ad un pedofilo di prendere il libro, uccidere con esso tutti i criminali che vedeva sul telegiornale, riportare il quaderno in ospedale e poi uccidersi.
Persino a Mia, ordinare la sua morte con la distruzione di una ruota panoramica che crolla solo se avesse scelto il Death Note e non lui, farla cadere, ma non prima di aver afferrato il quaderno, strappato la pagina con su scritto il nome di Light (ci arriviamo dopo) e bruciarla per salvarlo prima che possa ucciderlo …
Poi dicono: “Batman: il cavaliere oscuro è un brutto film perché c’è un pazzo vestito da pipistrello ed uno vestito da clown che fanno cose non possibili!”
No perché invece questo?
Per non parlare poi i tentativi forzati fatti per legarlo al fumetto!
Allora, hai preso Death Note, hai voluto fare un opera “ispirata a” e non un riassunto come i live action dei fan?
Bene, mi sta bene, ma non solo hai sbagliato la trama prendendo quella di ogni classico film americano ambientato in una scuola, ma forzi la mano legandolo ad un opera a cui ti distacchi.
Per farvi capire con un esempio, il nome Kira.
Nel fumetto, oltre ad essere una citazione a Kira Yoshigawa, antagonista de Le bizzarre avventure di Jojo: Diamond is Unbreakble (si, Jojo è degli anni 80, era famoso anche prima che fosse una moda), è il modo SBAGLIATO in cui i giapponesi pronunciano “Killer” in inglese.
Qui forzano la mano, i due deficienti protagonisti lo usano perché Kira è Luce in Celtico e Russo (light = luce, per chi non lo sapesse) e poi, se usassero Kira, che è Killer pronunciato male in giapponese, sicuramente le forze dell’ordine internazionali lo cercherebbero in Giappone! Ma per fortuna i poliziotti nei film non sono degli idio… No, lo cercano in Giappone per davvero.
Poi ci sono tante altre stupidate, come l’inseguimento tra Light a piedi e decine di auto della polizia che non riescono a raggiungerlo girata malissimo, o le morti in stile pantera rosa.
Allora, nel fumetto quando si scrive il nome di qualcuno, e nient’altro, quel qualcuno muore di infarto. Qua decide Ryuk … Che è molto fantasioso.
Come uccidere un Bullo per “decapitazione”?
Allora, ad una signora che porta la spesa gli si rompe la busta, un arancia rotola sotto il piede di un ragazzo con la palla da basket che gli rotola per strada, per andarla a prendere blocca il passaggio ad un auto che invade l’altra corsia, una seconda auto per evitare lo scontro sterza e va a sbattere, siccome la seconda auto aveva una scala sul tettuccio, questa parte, a causa dell’impatto, verso il giovane facendogli esplodere la testa.
Ah, si. Il film è Splatter in queste scene.
Punto 2- I Personaggi principali
Ryuk
Quando fu scelto William Defoe ho tirato un sospiro di sollievo.
A me piace lui come attore.
Ho adorato molti dei suoi film e tante delle sue eccentriche comparse.
Sia che parliamo del ruolo di un Killer nel primo John Wick, sia se si parla del ruolo di scrittore trasandato dopo la morte della figlia, diventando cinico e stronzo, in Tutta colpa delle stelle.
Ma qui, cari produttori, sceneggiatori, registi o chiunque abbia deciso, mi metti una maschera di computer grafica sulla faccia per fargli fare Ryuk?
Se lo dipingi e lo lasci sorridere “teneramente”, proprio come faceva quando interpretava Green Goblin nello Spider-man di Sam Raimi, è lo stesso! C’è bisogno della CG?
Io non mi lamento mai della grafica di un mostro nei film o telefilm.
Non mi lamento per le viverne chiamati draghi nel trono di spade.
Non mi lamento per i film horror coi mostri disegnati in power point.
Non mi sarei lamentato neanche di Ryuk … immaginate lo schifo che è se mi sto lamentando.
Per fortuna, anche se diverso dal Ryuk del fumetto, resta fedele a se stesso dall’inizio alla fine. Cosa che ho molto apprezzato.
Mia
La cheerleder…
Stronze nei film ne ho disprezzate tante, ma lei le batte tutte.
Misa, in Death Note è una stupida. Ama Light che non la ricambia, e morirebbe per lui facendosi usare e tradire senza problemi.
Qui è peggio.
Una cheerleder che non ama la popolarità ed è schiva, che appena lo sfigatello di turno, mai cagato prima, gli dice che ha il potere di uccidere chi vuole come vuole, perde la testa per lui.
Almeno fin quando questi vuole evitare di superare la soglia e non uccidere innocenti e capisce che può essere un dio kira migliore di lui, usandolo come vuole.
Arriva anche a minacciarlo scrivendo il suo nome sul Death Note per ucciderlo in cambio dello scambio di proprietà dello stesso quaderno … e lui resta cotto di Lei!
C’è un vecchio detto dalle mie parti che fa:
Tira più un pelo di donna che un foglio del Death Note.
Il padre di Light
Poliziotto che ha perso la moglie ed è emotivamente distrutto.
Vuole catturare Kira e per questo la polizia lo tratta male, visto che gli alleggeriva il lavoro.
Sembra un idiota, ma mostra coraggio e capisce da solo che suo figlio è Kira.
Molto meglio del personaggio del fumetto che stravede per il figlio e basta, ma purtroppo è il classico poliziotto americano, il film sarebbe andato avanti (purtroppo) anche senza di lui.
Rispetto la versione cartacea ha veramente poco, ma non è nemmeno il peggior personaggio!
L
Tutti lo giudicano perché è nero.
Siete quasi razzisti come chi lo ha scelto nero.
Sapete, se il colore della pelle non è così importante, non metti un personaggio bianco di colore diverso per dimostrarti “aperto” ad ogni etnia, perché il colore non farebbe differenza.
Purtroppo L (dico purtroppo perché so che verrò insultato) è il miglior personaggio del Film.
E’ ben interpretato, nel contesto del film che prende ispirazione da Death Note, anche se non è identico, ma funziona, ed anche bene … all’inizio …
Purtroppo le forzature che lo riportano al personaggio originale e gli scleri che lo fanno arrivare ad usare un arma da fuoco contro Light hanno fatto molto calare il personaggio secondo me.
Che poi, giudicate un Detective internazionale perché nero, ma che nel fumetto un giapponese fa capoera è normale per voi.
Almeno qui, lui a Light dice che non lo vuole arrestarlo perché è nel suo stile dare solo “scacco matto” e non “scacco” ad un avversario, quindi aspetta le mosse del nemico; nel fumetto L ha solo “una percentuale quasi prossima al 100% che Light sia kira” e non vuole rischiare tutto per un dubbio … cosa che gli costerà la vita perché poi Light metterà in atto un buon piano per uscire definitivamente dal sospetto.
Light Turner, il meglio lo teniamo per ultimo.
Ligth Turner è un brutto personaggio non recitato bene.
Costretto ad un limbo dalla scelta che lo vede dover essere un personaggio nuovo ma il più fedele possibile a Light Yagami.
Cosa non possibile perché o lo fai uguale o lo fai diverso. Punto.
Visto e rivisto in qualunque film americano:
E’ uno sfigato.
Ha perso la madre.
Viene maltrattato a scuola dai bulli.
Cerca di vendere i compiti ai compagni per far qualche soldo … ma viene scoperto.
Si innamora talmente tanto di una ragazza stronza da non rendersi conto che lei lo sfrutta e basta.
Ha persino paura quando vede uno shinigami apparirgli di fronte.
Ma di che si lamentano i fanboy?
Assolutamente surreale!
Non è come il Light del fumetto!
E’ diverso!
Lui è bello, figo, amato e rispettato da tutti, il più intelligente del Giappone, bravo in ogni sport, le ragazze se lo mangiano con gli occhi, gli uomini lo invidiano e vorrebbero essere lui, ha una famiglia che lo ama è che lui sacrificherebbe senza problemi per salvarsi la vita (lo fa con Mello, rileggete se non ve lo ricordate), è benestante e sfrutta tutti e tutto.
Lui si che merita di usare il Death Note!
Lui si che è reale.
Comune.
Come noi.
Allora, parliamoci chiaro, il successo di Death Note lo si deve all’amore che i fanboy provano per Light.
Molti apprezzano il fumetto per L, per le battaglie intellettuali, per la tematica ed il livello di narrazione che raggiunge in alcuni momenti.
La maggior parte per Light.
Perchè?
Perché come ogni Shonen, ovvero fumetto per ragazzi/adolescenti (Non storcete il naso perché Death Note è uno Shonen! Anche se per voi non è così lo è perché 1- lo ha detto l’autore, 2- Usciva su SHONEN JUMP, e quest’ultima sospende le serie che ritiene “troppo” adulte su questa rivista), ed è quindi per un pubblico di ragazzi.
In adolescenza tutti sentono di essere come Light, intelligenti e fighi, soppressi da un mondo sporco che “devono” ripulire con un potere che “ha scelto loro”.
Che poi, per essere cattivi, il Death Note non ha scelto Light, Ryuk afferma sia un caso che sia arrivato a lui, poi un ragazzo coi soldi ed amato da tutti è davvero il salvatore che tutti meritano?
Spero non mi succederà quello che è successo a Tsukumi Oba quando scriverò quello che sto per scrivere.
Lui aveva fatto una conferenza stampa in cui spiegava il significato del numero 13 del fumetto (che per chi non lo sapesse è il numero speciale in cui spiega molte cose che avevano libera interpretazione dell’opera e racconta qualche aneddoto sulla stessa), che è stato accusato dai fan di non capire Death Note.
L’autore … non lo capiva l’autore Death Note … anche se lo ha fatto lui … va beh …
Lui ha spiegato che il fumetto era uno Shonen, che i capitoli sono 108 (numero infausto per i giapponesi) per un motivo, e spiegava che il comportamento di Light fosse “SBAGLIATO”; non si può abusare di un potere per fare i propri comodi.
E Light, dall’alto del suo piedistallo, si sente scelto, anche se Ryuk gli dice che è stato un caso che abbia preso il quaderno. Inoltre, quando il dio della morte gli offrirà gli occhi dello shinigami in cambio di metà della sua vita, per trovare il vero nome di L e ucciderlo, Light affermà di non volerli, perché il suo desiderio è quello di REGNARE a lungo nel SUO NUOVO mondo.
Questo per me non è un eroe.
E’ uno dei tanti ragazzini presuntuosi che si sentono Dio in terra.
E se posso dire la mia, mi è piaciuto di più il comportamento del Light del film in alcuni punti.
Ma è interpretato male, purtroppo la sceneggiatura gli fa commettere stupidate.
E’ in molti casi infantile e si fa raggirare facilmente sia dalla fidanzata che da Ryuk.
Ma almeno, lui aveva una vita disastrosa, aveva una rabbia reale che lo spinge ad usare il Death Note per aiutare quelli come lui delusi dalla polizia e dalla società.
Nel fumetto Light ha tutto, tranne il coraggio di non pensare solo a se stesso quando è arrivato il momento di farlo.
Nel film metterebbe a repentaglio tutto per salvare la vita di suo padre.
Nel Fumetto non ci pensa due volte a mettere a rischio quella del padre e della sorella.
Ed è forse la prima delle due cose del film che mi sono piaciute.
Ma in definitiva, Netflix ha sbagliato con questo film?
Si.
La mania delle serie TV, dei manga, dei cinecomic, è scivolata di mano ad un mondo nerd composto da persone che fino a tempo fa disprezzavano il genere.
Ma non ha sbagliato solo per aver fatto un film brutto, nomi più famosi hanno fatto film brutti eppure ripensiamo agli stessi ridendoci su.
Lo sbaglio più grande di Netflix è stato usare un fumetto amato dal nerd medio di oggi, al quale non sarebbe piaciuto in ogni caso, accentuando il tutto con una pessima regia ed una trama insensata.
Eppure mi sento di ringraziare Netflix.
Dopo Dragonball Evolution credevo che l’essere umano non poteva fare di peggio … eppure mi ha lasciato, ancora una volta, a bocca aperta per lo stupore!
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