Hollywood messa a dura prova da una rivale? I dati attestano il timore di cui si è tanto discusso negli ultimi mesi. La più grande azienda operante nel settore dell’audio-visivo on demand, Netflix, ha sbaragliato come mai prima d’ora gli incassi della madre del cinema.
Numeri neri, nerissimi per Hollywood che mai come in quest’estate ha fatto registrare un brusco calo economico se non qualitativo, in riferimento alle produzioni proposte nelle proiezioni di agosto.
Esatto opposto per Netflix, che ha da poco superato i 100 milioni di abbonati in tutto il mondo (di cui un milione in Italia) e che ha sbancato soprattutto grazie ai contenuti destinati alla serializzazione come telefilm e anime.
Tra l’altro, le torridi serate di San Lorenzo sono state dominate dall’ultima stagione di Game of Thrones, per non parlare del successivo appuntamento con l’incontro di boxe tra Floyd Mayweather Jr. vs. Conor McGregor.
Gli appuntamenti citati, in sinergia con il già affermato rimbombo di Netflix, hanno decreato un brutto colpo per il cinema.
Come è possibile che un’azienda centenaria, conosciuta da tutti e che rimarrà per sempre nella storia, si stia facendo schiacciare da una nata poco più di 6 anni fa?
La colpa non è solo di Netflix ma anche di Hollywood stessa.
Si, perchè la crisi economica a cui sta andando incontro è accompagnata anche da una già precedente affermata crisi delle idee.
Negli ultimi tempi Hollywood ha puntato moltissimo su remake e sequel, inoltre molti film originali si sono rivelati degli enormi flop dal budget d’investimento a dir poco spropositato.
Prendendo proprio come esempio gli ultimi palinsesti;
non c’era nulla al cinema che potesse rivaleggiare con Game of Thrones, o con le serie presenti su Netflix, nessun film che potesse convincerci ad alzarci dal divano.
Può essere forse l’evoluzione del mezzo seriale, allora, uno dei motivi principali per cui sgranocchiare pop-corn davanti a un proiettore non vale più la candela.
Le serie-tv, come è noto, sono sempre più vicine a raggiungere il livello qualitativo delle grandi produzioni destinate allo sviluppo di cortometraggi e contenuti destinati alla sala.
Netflix continua irrimediabilmente ad affermarsi come sinonimo di scelta, diventando quasi un marchio di assicurato successo. Ogni nuova serie si tramuta, spesso e volentieri, in una vittoria di ascolti e molti tra i prodotti sono considerati un “must”.
Inoltre, Netflix offre, al contrario di Hollywood, una scelta decisamente più vasta in continuo allargamento.
Divano batte poltrona, dunque.
E proprio sull’argomento film sempre uguali, avete notato come i film migliori di quest’anno (a livello economico) siano tutti non originali ?
La bella e la bestia, Wonder Woman, Fast and Furios 8, Logan:Wolwerin, Pirati dei Caraibi 5 ecc…
Tutti remake, sequel o adattamenti.
Pochi i film di spicco completamente originali come l’amato/odiato La La Land e i pochi che hanno segnato la stagione invernale, destinata cioè alla celebrazione delle “statuette d’oro”.
Oramai tutti i produttori, anzichè rischiare inutili flop con storie originali, preferiscono un facile successo con film che fanno guadagnare anche solo con il titolo.
Netflix invece si arricchisce sempre più di serie originali e soprattutto amate dai fan e dalla critica, dalla fantapolitica di House of Cards al recente Tredici (Thirteen reason why).
Poi, ovviamente, influisce il costo. Con la stessa cifra che paghiamo per vedere un film possiamo goderci un mese di serie tv. E non è una cosa da sottovalutare.
Pirateria online (un vecchio e mai sconfitto nemico), streaming e anche Netflix ci stanno rendendo sempre più pigri. Oramai a meno che non aspettiamo quel determinato film da anni, o che il film non ci suscita un particolare interesse, non andiamo più al cinema.
Il vecchio “Sai che c’è ? Anche se non lo conosco voglio provare questo film. Sembra interessante” è stato sostituito da “Bah, aspetto che lo diano su Netflix/TV/ lo scarico illegalmente”
Il film quindi deve superare degli standard altissimi, altrimenti si traduce in flop.
La locandina, il titolo ,il trailer ecc… I nuovi registi stanno investendo molto su questi poiché l’hanno capito. Hanno capito che è finita l’era della gente che guarda qualsiasi film ci sia.
Ecco perché oggi ci lamentiamo dei trailer troppo belli rispetto al film. Perché si punta più sull’attrarre lo spettatore nella sala che stupirlo con un ottimo prodotto.
Altro sintomo della possibile crisi di Hollywood, è l’elenco delle star più pagate.
Mancano i grandi attori, quelli storici, quelli veramente bravi.
Ora, con tutto il rispetto ma il secondo attore più pagato di quest’anno (con 65 milioni di dollari) è Dwayne «The Rock» Johnson. Con tutto il rispetto, è sicuramente una forte presenza scenica, un personaggio ben impostato e sta acquisendo molta esperienza anno dopo anno.
Ma da qui a essere uno dei più pagati di Hollywood, c’è un abisso.
Ci sono tantissimi attori davvero eccezionali che invece ricevono le briciole. Credo che le abilità di recitazione battano i muscoli quindi… Lascio a voi le conclusioni.
Riassumendo, quindi:
Hollywood è veramente in crisi per colpa di Netflix ?
Si, parte della “colpa” è da addossare a Netflix (e a tutte le aziende online che svolgono un lavoro simile), un’altra parte a Hollywood stessa.
Netflix batterà Hollywood quindi ?
Non diciamo cavolate.
I numeri e la fama che Hollywood ha raggiunto, Netflix per ora se li può solo sognare. E non sarà sicuramente un “anno flop” a decretare la vittoria dell’on-demand.
Certo, Netflix si sta delineando sempre più come la figura in grado di contrastare un azienda quasi imbattibile, con ottime serie, ottimi attori e un buon utile annuale. Ma ce ne è ancora di strada da fare.
Ricordiamo inoltre che nei prossimi anni usciranno dei film niente male, sicuri record al botteghino che ri-sposteranno l’attenzione del pubblico sul cinema.
Solo per dirne due, Avengers:Infinite War e Avatar 2.
Cara Netflix è ancora presto per cantar vittoria. Ma se i dati continuano ad essere cosi, apprestiamoci ad sistemare una personale macchinetta dei pop-corn nel soggiorno di casa.
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