IT: il romanzo di Stephen King a 360 gradi

Iniziamo la settimana che ci porta ad IT – Il Film con un pezzo che affronta i tratti caratteristici del romanzo da cui è ispirato.
Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia. La barchetta beccheggiò, s’inclinò, si raddrizzò, affrontò con coraggio i gorghi infidi e proseguì per la sua rotta giù per Witcham Street, verso il semaforo che segnava l’incrocio con la Jackson. Le tre lampade disposte in verticale su tutti i lati del semaforo erano spente, in quel pomeriggio d’autunno del 1957, e spente erano anche le finestre di tutte le case. Pioveva ininterrottamente ormai da una settimana e da due giorni si erano alzati i venti.

Questo è l’incipit di IT, romanzo di Stephen King pubblicato nel 1986 e considerato (posso dire all’unanimità) il capolavoro dello scrittore del Maine. Il romanzo descrive gli orrori perpetrati da un mostro muta-forme probabilmente di origine aliena. Più precisamente l’entità nella sua forma fisica risiede in quelli che lo scrittore denomina I Pozzi Neri situati nel Macroverso, una versione alternativa del Macrocosmo. Di conseguenza l’entità si trasferisce nel verso parallelo, ovvero l’Universo, in un luogo che nella terrà poi nell’era moderna diverrà la città di Derry, nel Maine (terra di King).

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Tale incipit è divenuto celebre grazie alla trasposizione televisiva del romanzo, in cui il bambino George Denbrough cerca di riprendere la sua barchetta di carta, facendo il primo incontro con l’entità, che ha le fattezze di un clown. La differenza tra la trasposizione ed il romanzo è che – se nel primo il bambino sparisce sotto le grinfie del mostro – nel romanzo gli viene direttamente strappato via il braccio.

L’entità prende il nome di Pennywise e terrificherà la vita dei protagonisti del romanzo, gruppo denominato Il Club dei Perdenti. Da bambini (tra il 1957 e 58) subiscono le apparizioni del mostro, che viene da loro stressi denominato IT. Quest’ultimo terrorizza i bambini facendo leva sulle loro paure e le loro fobie. Violenta con disumanità la quiete dei cittadini di un’anonima cittadina americana come tante. Il tutto infondendo loro (o forse facendone emergere solo un aspetto sempre esistito?) cattiveria, istinto omicida, violenza di ogni genere.

I bambini dopo una lotta estenuante (e svariati omicidi del mostro, mutato in diverse sembianze) riescono scacciando le loro paure a neutralizzarlo. Grazie al Rito di Chüd (scoperto grazie alle ricerche di alcuni dei protagonisti) a far ritirare quello che si è poi rivelato essere un Malia (creatura che si trasforma nei terrori della vittima).

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Si scopre oltretutto che Pennywise dopo ogni apparizione (che dura circa un anno e mezzo, in cui si nutre mangiando bambini) ha un periodo di riposo trentennale e ad ogni apparizione accade una tragedia. Riappare dunque tren’tanni dopo (tra il 1984/85). Una coppia gay viene assalita da 3 teppisti che gettano uno dei due da un ponte, che finisce poi divorato da Pennywise ormai risvegliatosi.

I protagonisti sono divenuti adulti, sposati, ognuno con la propria vita. Ritornano a Derry quando uno dei componenti del Club dei Perdenti si suicida lasciando con il suo sangue la scritta IT sul muro del bagno. Fatto che denota come il non voler affrontare le proprie paure infantili, in essi porta inesorabilmente alla morte.

L’ormai adulto Club dei Perdenti torna quindi a combattere il mostro (e quindi le loro paure, mai affrontate e sconfitte nel corso della loro vita). Utilizzano nuovamente il Rito di Chüd ma questa volta riuscendo a strappare dall’essere il suo cuore, uccidendolo definitivamente. Questo scatena una furiosa tempesta che distrugge tutta la città di Derry, rivelando l’unione cosmica tra Pennywise e la città.

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Il romanzo, scritto in 4 anni tra l’81 e l’85, diviene un best seller, vendendo milioni di copie in tutto il mondo. Negli anni ha ispirato un adattamento televisivo nel 1990 ed appunto un film in uscita questa settimana nelle sale italiane. Due temi che affronteremo nella prossima parte di questa serie di articoli dedicati ad IT per la King Week.

Stay tuned.

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