Basta cannucce monouso, troppo dannose
Quanto ci piace usare le cannucce per goderci un drink, un cocktail, una coca cola!?
Quanto ci piace mordicchiarle o ruotarle nel bicchiere come anti-stress o per rimorchiare!?
E quanto male possono fare in fin dei conti questi piccoli oggetti?
L’uso di questo oggetto in plastica è davvero spropositato e, se ci pensiamo bene, del tutto superfluo.
Chiunque può bere la propria bibita senza ausilio della cannuccia.
Eppure sono dannose non tanto per il materiale, che attenzione ha la sua importanza, ma per la quantità.
Come nascono le cannucce di plastica
La loro nascita subisce un metodo di lavorazione della plastica particolare, detto a estrusione, che consiste nella deformazione del materiale quando ancora ha una consistenza pastosa e malleabile, facilmente lavorabile.
Viene fatta passare in una macchina che ne riproduce la sagoma, detta matrice o filiera, e successivamente tagliata e smistata.
La Gran Bretagna e la Scozia dicono BASTA all’uso delle cannucce
Ebbene, capendo la gravità che questi piccolo e apparentemente innocui oggetti siano in grado di causare, il ministro dell’Ambiente del Regno, Michael Gove, ne ha proposto l’abolizione come campagna contro l’inquinamento e i rifiuti non biodegradabili quali la plastica.
La proposta è allo studio del governo dopo essere stata già approvata, ma solo per il territorio della Scozia, dalle autorità locali di Edimburgo. Sull’isola si stima che vengano utilizzate 8,5 miliardi di cannucce l’anno, record assoluto in Europa.
Essendo prodotte con una plastica monouso non riciclabile, mettono a serio rischio l’intero ecosistema.
Da tempo sono stati diffusi dei video di attivisti o cittadini che ritrovano animali, soprattutto tartarughe, gravemente ferite o morte a causa di questi oggetti.
https://www.youtube.com/watch?v=war8oWh6Fqg&t=30s
Alcune stime dei danni causati dalle cannucce
- Un ristorante getta circa 50.000 cannucce all’anno.
- Una nota catena di Fast Food ha ammesso che i suoi clienti, OGNI GIORNO, utilizzano 60 milioni di questi oggetti.
- Il 90% degli uccelli marini, cetacei e tartarughe ingerisce plastica, anche cannucce esaminando le carcasse di questi animali.
- Il materiale utilizzato deriva dal petrolio.
Oggi lo smaltimento dei rifiuti è un’urgenza sempre più pressante, la quantità di questi raggiunge livelli esorbitanti, motivo per cui è importante fare un’attenta raccolta differenziata, rispettando le regole di smistamento nei vari contenitori.
Alcune iniziative per sostituirle
Potremmo goderci una bibita semplicemente bevendo dal bicchiere, ma c’è chi non vuole rinunciare al piacere della cannuccia.
Diversi proprietari di bar, ristoranti e locali aderiscono con crescente frequenza a programmi di sensibilizzazione, finalizzati a ridurre o eliminare le cannucce di plastica, e cercano delle valide alternative.
Una recente campagna colombiana chiamata Mejor sin pitillo (Meglio senza cannuccia), è un movimento indipendente promosso da La Ciudad Verde che propone idee ed iniziative pubbliche in favore alla sostenibilità.
Suggerisce infatti degli oggetti eco-sostenibili in sostituzione della plastica o comunque degli oggetti monouso che non sono biodegradabili, come ad esempio le cannucce biodegradabili al 100% o quelle riutilizzabili, prodotte con materiali come il vetro o l’acciaio inossidabile.
Oggi diverse aziende hanno aderito all’iniziativa di produrre delle cannucce che non inquinano l’ambiente, tra queste abbiamo la Fermani Cannucce Snc, professionista nel settore cannucce e la Api Spa impresa leader ideatrice della innovativa bio-plastica APINAT brevettata e certificata biodegradabile in ambiente aerobico secondo le norme EN 13432, EN 14995 e ASTM D6400, con il 76% di materie prime rinnovabili.
Ma ancora meglio sono le cannucce in APINAT biodegradabili al 100%, dai colori assortiti o monocolore vendute anche sfuse o incartate con imballo in cartone riciclabile oppure in buste biodegradabili.
Sono invece realizzate in PLA (acido polilattico biopolimero derivante dall’amido di mais), completamente biodegradabili, le cannucce eco-friendly rigide e resistenti adatte per bevande fredde e calde che non superino i 50° di temperatura.
Come possiamo vedere, sono molte le soluzione per non rinunciare ai piaceri della vita senza mettere a rischio l’ambiente.
Le alternative le abbiamo, usiamole in favore dell’ambiente, degli animali e dell’uomo.
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