Anche questa settimana il Bosone vi propone una bellissima leggenda, per tutti gli amanti della mitologia classica. Parliamo del Giove Dio e dei miti a esso legati.
Il Culto di Giove, il corrispondente romano di Zeus
Come sapete, per i greci, il padre degli dei era Zeus, per i romani invece, si chiamava Giove, associato probabilmente al nostro gigante gassoso.
Incredibile, infatti, come ogni elemento dei miti provenienti dall’antichità, sia sempre in qualche modo collegato alla scienza e alla natura. Ma raccontiamo quest’altra fantastica storia.
Come per i greci, anche i romani mettevano al primo posto Giove, Re di tutti gli Dei, venerato e adorato come il Dio del cielo e della pioggia.
Vari nomi vennero attribuiti a questa entità divina: Iuppiter, Optimus, Maximus e sempre a lui, fu dedicato un tempio sul Campidoglio.
Da lui scaturisce il potere e l’autorità; queste caratteristiche facevano del Giove Dio il vertice massimo del pantheon romano fin dalla più remota antichità. La tradizione racconta che già in origine, Romolo istituì il culto di Giove Feretrio e quello di Giove Statore che erano rispettivamente due dei più importanti templi dedicati alla venerazione del dio.
In una fase posteriore a quella più arcaica – e probabilmente quando già Roma risentiva dell’influenza etrusca – lo Zeus romano entrò a far parte, insieme a Giunone e Minerva, della triade capitolina.
Tuttavia, il culto romano per Giove Dio era diverso da quello greco; non richiedeva un costante atto di fede ma si basava sui rituali e i sacrifici volti a ringraziare la divinità, chiedere aiuto oppure, offrire perdono per i propri peccati. Non erano resi omaggi ogni giorno, al contrario delle usanze dei cugini elleni, ma venivano offerti durante ricorrenze prestabilite e questo rappresentava il modus operandi dei romani per dimostrare adorazione e fede nei confronti del loro dio.
Anche in ambito politico, Giove era considerato il massimo esempio e simbolo che si reggeva sul diritto e sulla lealtà (Ius et Fides). Questa poteva essere resa più forte dalla legittimazione sacrale dei rapporti politici con i popoli confinanti.
Di fatti ciò è avvenuto tramite il Collegio dei Fetiales, esperti del diritto internazionale tutelato dal Dio.
Da dove nasce il mito del Giove Dio?
Ebbene, quanto detto sopra rappresenta solo l’aspetto religioso inerente allo Zeus Romano ma la vera leggenda, inizia ora.
Il mito romano è ovviamente ispirato da quello greco, secondo il quale Saturno (per i greci Crono), il figlio di Urano e Gea (rispettivamente il cielo e la terra) avrebbe avuto diversi figli tra cui Giove.
Saturno salì al potere tra le varie divinità ma una profezia predisse che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato. Preoccupato per il suo futuro, decise di divorare la sua prole intera. La moglie, Opi, riuscì a nascondere il sesto figlio, Giove, sull’isola di Creta.
Secondo la leggenda sarebbe stato allattato dalla Capra Amaltea, mentre un gruppo di Cureti (alcune divinità minori) danzavano e ballavano per nascondere i pianti del bambino all’udito di Saturno.
Una volta diventato adulto, il Dio Giove iniziò il conflitto con Saturno facendogli rigurgitare i suoi fratelli e liberando altri prigionieri (appartenenti alla sua famiglia) dal Tartaro, il luogo corrispondente all’inferno nella mitologia romana. Insieme ai membri della sua prole liberati, rovesciarono dal trono Saturno e gli altri Titani che avevano combattuto al suo fianco.
Dopo una lunga battaglia, i Titani furono esiliati nel Tartaro e Atlante, il loro leader, fu condannato a reggere il cielo sulle sue spalle per l’eternità.
Il Dio Giove e i suoi fratelli si spartirono i tre regni: Giove si prese il Cielo e l’aria, Nettuno le acque e Plutone il regno dei morti.
Domande frequenti
Chi Era Zeus per i Romani?
Per i Romani, Zeus corrispondeva a Giove (Jupiter in latino), il re degli dèi e dio del cielo, del fulmine e della giustizia. Era la divinità suprema del pantheon romano, associata al governo e alla protezione dello Stato. Giove occupava un ruolo centrale nella religione romana, simile a quello di Zeus nella mitologia greca.
Come si chiama Era per i Romani?
Per i Romani, Era corrispondeva a Giunone ed era la moglie di Giove e la regina degli dèi. Giunone era la divinità protettrice del matrimonio, della famiglia e della fertilità, e svolgeva un ruolo fondamentale nella religione romana, come simbolo della stabilità familiare e del rispetto delle leggi naturali e sociali.
Che significa Zeus in italiano?
In italiano, il nome Zeus non ha un significato specifico, poiché è un nome proprio della mitologia greca. Il nome potrebbe derivare dalla radice indoeuropea dyeus, che significa “dio” o “divinità” e che è alla base di altre divinità simili nelle culture indoeuropee.
Come si chiama Zeus in latino?
In latino, Zeus viene chiamato Iuppiter. Il suo culto era centrale, con il Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio di Roma come uno dei luoghi religiosi più importanti. Giove era anche associato all’autorità politica e militare, ed era spesso invocato nelle decisioni politiche e nei conflitti.
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.