Al comicult hanno presenziato innumerevoli ospiti illustri. Alcuni venuti per la prima volta in Calabria. Altri che erano già stati ospiti della nostra bella terra, ma non ospiti di una fiera del fumetto. Questo è stato il caso di Paride ThePruld Cardinali.
Molti conoscono ThePruld grazie a Youtube.
Le sue deliranti e geniali parodie di Dark Soul hanno favorito a guardare il gioco da una diversa angolazione dimostrandoci che si può ridere anche di questo gioco …
… diventato per i fan un vero Culto.
Ma oltre al suo lato da Youtuber Paride Cardinali ha davvero molto da raccontarci.
Ecco cosa mi ha confidato nella nostra chiacchierata.
LE PRIME ESPERIENZE TEATRALI
Chi ha recitato seriamente almeno una volta se ne sarà accorto subito, l’impostazione e la dizione di ThePruld non sono dettate dal caso.
Il suo talento è stato forgiato dal Teatro.
Persino io da inesperto e profano mi sono accorto delle sue abilità attoriali e quindi ho sentito il desiderio di conoscere la sua storia per riportarla a voi lettori.
<E’ stato bellissimo avvicinarsi al Teatro.> ha confessato
<E’ iniziato tutto al bar del mio paese. Una mia amica -che adesso non sta più in Italia- si è avvicinata porgendomi un volantino e dicendo che sarei stato in grado di farlo. Era un volantino del C.U.T. (Centro Universitario Teatrale) di Perugia. Così ho detto: va bene ci provo.>
Per la serie chi ben incomincia è già a metà dell’opera.
Paride ha proseguito così: <Feci il provino e piacqui al regista. Scoprì li che questo C.U.T. era una scuola teatrale, una scuola che io definisco una “macelleria”.>
Non nello stile di “non aprite quella porta”, lui intendeva altro
<Aveva una metodologia di studio davvero severa. Io sono cresciuto molto li dentro, credo sia stata una delle esperienze più importanti della mia vita. Forse perché mi ha aiutato il regista a cui sono piaciuto tantissimo … anche se ho visto molti andar via piangendo.>
Il teatro è sofferenza.
<Credo che ora il C.U.T. sia chiuso.> ha esclamato interrompendo il suo stesso racconto <E’ stata secondo me una grande perdita …>
Poi io sono ironico, si sa -e pochi lo apprezzano- quindi ho dovuto chiedergli se il fatto che gli Umbri non abbiano un vero e proprio dialetto abbia favorito la sua esperienza a Teatro.
<Allora …> mi stoppò <… in realtà il dialetto umbro esiste ed è davvero molto forte. Solo che non è conosciuto. Mi permetto di citare i 7 Cervelli che sono dei ragazzi bravissimi che doppiano in dialetto Perugino. Sono diventati così famosi in Umbria da riuscire ad aprirsi un ristorante. Bulo.>
Non è una parolaccia, Bulo in umbro significa Figo.
E personalmente io c’ho anche mangiato e mi sono trovato bene.
Quindi poi proseguiamo il discorso sugli accenti umbri essendo la mia compagna di Foligno <Lu centru di lu munnu!> come lui stesso afferma, passando tra le differenze tra Perugia e Terni.
Che risparmierò dall’articolo.
C’è un altro passo che volevo mi raccontasse.
Forse il più importante essendo quello che l’ha fatto conoscere al mondo.
COME SI AVVICINA A YOUTUBE
<Il mio arrivare a Youtube …> ha raccontato <… Avendo io il canale dal 2007, è stata più una cosa privata tra amici. I video erano ovviamente caricati online, ma erano i tuoi amici a guardare il video. Non pensavo al grande pubblico all’epoca. Era più il genere del “ho fatto un video delle mie vacanze, lo carico su Youtube così lo puoi vedere“.>
Molti video tra i più divertenti furono caricati agli albori di youtube per lo stesso motivo.
Ed alcuni tra loro hanno reso i protagonisti delle star immortali.
<Il mio primo video su youtube eravamo io ed i miei amici che andiamo a riccione e facciamo gli scemi.>
E pensare che c’è chi è pagato per farlo.
<Sono entrato in questo mondo senza conoscere youtuber e youtube. I miei amici mi parlavano di persone che facevano video ed io non avevo idea di che parlassero. La prima volta che in uno dei miei video ho fatto un “Bro-Fist” tutti chiesero se mi fossi ispirato a Pewdiepie, ma io neanche lo conoscevo all’epoca.>
In sostanza mi ha sintetizzato <Io in Youtube ci sono sempre stato, ma ci sono arrivato per puro caso.>
Questa cosa mi colpisce.
Così gli confesso che la prima cosa che faccio quando vedo un video su youtube è leggere i commenti, perchè mi fanno morire dal ridere.
Gli racconto come in particolare, con GioPizzi (Giovanni Pizzigoni) -col quale lui ha lavorato- trovi sempre qualcuno che commenta sulle sue sopracciglia e su quanto alcune sue espressioni ricordino Jim Carey.
Tra i suoi commenti invece ho spesso notato una maggioranza di commenti in inglese.
Permettendomi di dire che il canale di ThePrudl -a causa del numero degli iscritti- si trova in una “fascia media” sul fragente popolarità, gli chiedo:
Paradossalmente hai meno iscritti di tanti altri, ma sei tra i più “internazionali”. La cosa ti fa sentire fiero di questo?
<Molto.> risponde <Il pubblico italiano, se posso …>
Lo vedo titubante ma cercando le parole giuste continua con
<… Se posso … nelle interazioni con gli youtuber è un po’ sciatto, ma non è per denigrarlo. Il pubblico straniero è più coinvolto. C’è sempre quello che risponde solo con un “sei molto bravo”, ma l’interazione del pubblico straniero è un altra cosa. Io stesso seguo molti più canali stranieri che italiani.>
Tra gli italiani arriviamo di nuovo a parlare di GioPizzi che fa parte della ThePruld Elite Squad, collabora con lui, ma ha un canale a se.
Da quel poco che ho visto la loro interazioni e tra le più belle di Youtube Italia.
Anche sulla piattaforma nascono complicità ed amicizie, ma spesso di facciata per avere più visualizzazioni …
... la loro è più sincera.
Poi mi è quasi dispiaciuto parlarne, ma toccava farlo.
IL RAPPORTO TRA THEPRULD E DARK SOUL
ThePruld (mi ripeto) dal grande pubblico è conosciuto per le sue parodie di Dark Soul.
Perciò mi è sembrato doveroso, verso i fan che l’hanno conosciuto per questo, chiedere del suo avvicinamento alla saga.
<L’inizio è stato tragico.> disse ridendo <Mi trovavo in un negozio. Non ricordo l’anno, ma era uscto da pochissimo Demon Soul.>
Sul quale concordiamo entrambi sia uno tra i più bei giochi mai fatti (soprattutto per l’epoca).
<Mi trovo tra le mani la custodia del gioco. Non c’erano pubblicità o recensioni, non sapevo niente. Era li, l’ho preso, mio fratello mi fa notare che si possono invadere altri giocatori mentre giocano.> una cosa che all’epoca non si era mai vista.
<Ma l’online non funzionava. Non esisteva. Nel video della triade il Cavaliere della Torre parla di un giocatore che lo aveva affrontato con lo scudo e la lancia credendo fosse la combinazione migliore. Ero io.> easter egg ed autocitazione degno del miglior Hideo Kojima.
<Ho fatto tutto il gioco con scudo e lancia e non riuscivo a capire come usare le magie. Un trauma.>
Ma parlare dei SOUL non è facile.
Già altre volte mi sono trovato al contatto con i fan di dark soul e sapevo che una parola sbagliata in questa intervista mi avrebbe garantito non pochi problemi coi fan che l’avessero letta.
Sapevo che come un cieco in un orgia avrei dovuto farmi strada palpando (citazione: Naked Gun 33 1/3)
Così chiedo un suo parere sul comportamento che ha avuto From Software con Dark Soul.
Non Dark Soul inteso come gioco.
Ma sul percorso che ha intrapreso per i fan.
Una prima evoluzione da Demon Soul a Dark Soul, una grossa devoluzione dal 1 al 2, ed una nuova evoluzione verso il terzo.
Senza contare Patch e Bloodborne.
Mi rispose così <La From Software è una grandissima furbacchiona. Grandissima. Ha avuto la fortuna, secondo me, di generare involontariamente un oggetto di culto: Dark Soul.>
E sappiamo tutti quanto sia considerato una religione.
<Demon soul non è andato bene in Europa. Hanno fatto Dark Soul per migliorare Demon Soul. Ci sono riusciti perché ha dato il via a qualcosa di incredibile. Nel suo genere, almeno io, posso dire di non aver visto niente di simile prima. Tutti i miei amici a cui lo consigliai dicevano che sembrava un gioco vecchio. Credo di poter dire che nel suo percroso ha avuto alti e bassi -soprattutto alti- e per fortuna ha concluso in alto con il terzo capitolo.>
Ripeto, per me il secondo è arrivato molto in basso e ne parliamo.
<Dark Soul 2 è quello che mi è piaciuto di meno.> confessa senza problemi <Ma a livello di gameplay è superiore nettamente al primo.>
Non gli si può dare torno, erano ben altri i problemi di quel gioco.
<C’è il triplo delle armature. Il triplo delle armi. La prima reale possibilità di usare due armi, non come nel primo o come il terzo che hai o move set preimpostati o una doppia arma che in realtà è una sola. Dark Soul 2 evolve il gameplay, rovina la storia, ma hanno preso cose belle del primo, del secondo e tirano fuori Dark Soul 3.>
E’ la prima volta che sento dire che Dark Soul 2 peggiora in storia.
Ma è pur vero che solitamente ascolto Fan che hanno falò al posto del cuore.
ThePruld mi sembra un fan più obiettivo -perché grazie al buddah esistono anche loro- e lo lascio proseguire incuriosito.
<La From Software fa un fan service incredibile. Ha capito che se da insoddisfazione e poi soddisfazione fa soldi. Ad esempio io rimango ancora sconvolto, ed ogni volta che vedo Michele -Sabaku- glielo dico sempre, rimango sconvolto dell’Ornstein nero di Dark soul 2. Guarda! Mi viene la pelle d’oca.>
E gli era venuta davvero.
Ma quello non è il cugino di Ornstein del Wakanda, ma una mera mossa commerciale.
Per fortuna c’è qualcuno che lo ammette.
Ma la Lore qual’è?
<C’è gente che ci prova a dargli un senso. Ma Lore non c’è ufficialmente. Molte spiegazioni…> ovviamente inventate dai fan <…potrebbero anche essere accettabili. Ma non sono accettabili comunque. E’ solo Fan Service. La From Software li dice chiaramente: vi è piaciuto Ornstein? Ve lo ridiamo.>
Ed ha lo stesso tono accusatorio del suo Cavaliere dello specchio in uno dei video in cui si lamenta delle manovre commerciali su Dark Soul 2.
Ricordandoglielo afferma <Il cavaliere dello specchio usa quell’esempio come denuncia. E’ vero che ho rappresentato ironicamente la from software come una mafia incappucciata, ma lui denuncia lo scempio fatto a quella creatura. In dark Soul 3 si ripete qualcosa di simile trovando la sua armatura senza la lunga chioma rossa del primo affermando in seguito fossero in realtà i capelli del vero Ornstein.>
Solo che i fan si lamentarono della cosa ed anche Paride era deciso a dire la sua <Forse From Software aveva qualcosa in mente, ma i fan si lamentarono della cosa. Si unirono al grido di “vogliamo l’armatura con la lunga chioma” e From Software mesi dopo gliela diede.>
Vidi la cosa come un branco di bambini che piagnucola per il gelato ed il nonno che li accontenta perché ama vizziarli.
LA SCOPERTA DELLE INTERPRETAZIONI
Accontentati i fan di Dark Soul parliamo ora di cose serie.
Conosciamo ancora meglio Paride ThePruld Cardinali.
Nei suoi video si ritrova a doppiare, o meglio dire interpretare, molti personaggi.
Nel primo episodio di Dark Soul Misadventure lui era l’unico doppiatore.
La domanda è quasi scontata.
Si può non chiedere quale fosse l’interpretazione preferita?
<Io adoro -ed ogni tanto faccio da solo anche a casa mia- Lautrec. Anche quando faccio la doccia o scrivo al computer invento delle situazioni e parlo.>
Io ho sempre pensato che parlare da solo con le voce che uno ha in testa fosse un male, ed invece Paride mi smentisce
<E’ un buon allenamento in realtà. Avendo fatto teatro di figura, alla Muppet per intenderci, devi lavorare su questo. Devi essere capace di improvvisare, dar voce e forma al personaggio. E sotto la doccia faccio parlare i personaggi dentro la mia testa.>
Un alienazione motivata ben interpretata dalla voce dei suoi personaggi.
Quindi, sociopatici alla lettura, adesso avete una scusa quando qualcuno vuole internarvi per pazzia.
Ma come esiste un personaggio preferito può esistere un personaggio più odiato.
Ho chiesto se avesse qualcuno che non ama doppiare e la risposta mi ha stupito.
Ovviamente non c’è nessuno che odia doppiare perché li adora tutti, ma ha confessato di avere difficoltà verso due particolari personaggi.
Ed è uscito fuori che il suo Solaire, che anche io adoro, è l’imitazione del padre di un suo amico.
<Io per scherzare con mio fratello imitavo quella voce.> affermò serio.
<Imitavo la voce del padre del nostro amico. Voce che è stata data a solaire per caratterizzarlo. Adoro tutti i personaggi che “invento” perché nella realtà di Dark Soul sono lontani da ciò che fanno nei miei video, ma potrei indicare due personaggi per due motivazioni molto diverse che non amo particolarmente interpretare…>
Ci pensò un attimo poi proseguì.
<Prima di tutto il poliziotto. Quando me lo chiedono molti si aspettano che faccia il napoletano, ma io non so farlo il napoletano, è un misto. Anche nella famosa scena dello “SPARATE” loro sono così confusi e non sanno come parlare.>
Infatti il dialetto oscillò nel video tra napoletano e siculo.
<Per me è difficile, sono imbarazzato perché il napoletano non so farlo, ed invento sul momento.>
Poi arrivò la rivelazione.
<Il vero personaggio per cui trovo la difficoltà maggiore è Oscar.>
ZAN ZAN ZAAAAAA!
<Perché Oscar è la mia voce, ma un po’ più alta. Quando faccio Oscar faccio me. E questo mi crea confusione, quando sto recitando oscar non sto recitando oscar e sto recitando me.>
Confrontandolo ad una Matriosca con lui che interpreta oscar che interpreta se stesso che mio padre al mercato comprò, abbiamo abbandonato i suoi personaggi e parlato del primo vero doppiaggio che ha fatto.
L’AVVENTURA DEL DOPPIAGGIO
Lui e Livia -sua ragazza e collega- hanno doppiato Downward.
Magari qualcuno di voi c’ha giocato e non l’ha riconosciuto.
Ma vi siete mai chiesti cosa un doppiatore non professionista provi a doppiare un videogame?
<Doppiare Downward è stato una grandissima opportunità. Ancora ringrazio i ragazzi di Caracal games, ovvero Tommaso ed Alex, per l’opportunità.>
Era molto imbarazzato della cosa.
<Io ero sconvolto perché sono amatoriale, non mi sento professionista, per niente.>
Fu sinceramente umile nel definirsi così.
<Per questo compito sarebbero stati più adatti GianAndrea di Orion o Maurizio Merluzzo, perché loro sono veri professionisti.>
Si prese un attimo per spiegare quello che provava.
<C’era un dualismo dentro di me. Da una parte la grande opportunità. Dall’altra l’idea che non la meritavo.>
E questo posso dire che l’ha letto più volte anche nel video “pubblicitario” del doppiaggio stesso (sul suo canale) in cui ringraziava il team di sviluppo per averlo scelto.
<Secondo me è stata più una questione di fama che di bravura. Quando mi hanno chiamato hanno detto che mi adoravano ed io ho cercato di fargli capire che sarebbe stato meglio avere altri doppiatori, ma avevano scelto me.>
Benchè gli dissi anche io che per l’umiltà provata -oggi giorno è più unica che rara- meritava questa opportunità, non ci fu verso di fargli cambiare idea.
<Provo molto imbarazzo per questo doppiaggio, sento di aver portato via un lavoro che meritavano altri. Gli mandavo i doppiaggi anche 10 volte se non ero convinto del risultato. Livia è stata bravissima invece. Io ancora oggi le faccio i complimenti.>
Lei oltre che teatro ha anche fatto il corso per il doppiaggio imparando così il mestiere.
Vi consiglio di guardare qualche suo video caricato su youtube per vederla all’opera.
Ma l’affermazione che più mi ha colpito è stata <Ho imparato molto da lei durante quel doppiaggio. Ma essendo io il suo ragazzo rifiuto categorimente ogni insegnamento che prova ad impartirmi.>
Come qualunque uomo sulla faccia della terra.
<Quando gioco a dawnward…> riprese <…E sento la mia voce mi sembra di impazzire. Mi imbarazzo. Sento che si tratta di un non professionista ed il fatto che sia io accentua la cosa.>
Mi ha fatto tenerezza.
Soprattutto per il discorso arrivato dopo.
<Io ho iniziato con Tonino Accolla…>
Spero non serva vi scriva la biografia di Antonio Accolla, voce storica di Homer Simpson, Eddie Murphy, che è stato oltre che doppiatore anche attore e dialoghista italiano morto nel 2013.
<…ho imparato seguendo la sua voce nei vari doppiaggi per allenare l’orecchio e riconoscere voci e tonalità. Per me è il punto di riferimento per quanto riguarda il doppiaggio.>
E con un po’ di commozione ha confessato <La sua morte per me è stata una grossissima perdita per il doppiaggio italiano. Lui fu il principio di tutto per me.>
Per poi tornare su downward dicendo <Quando invece sento nel gioco Paride Cardinali penso “ma chi è sto stronzo? Per me non merita di doppiare un videogioco, non è al livello per farlo”.>
LA FINE DELLA CHIACCHIERATA
Ascoltando le parole di Paride mi sono reso contro che -lavorativamente parlando- lui segue quello che per me è il giusto atteggiamento da avere.
Lui è critico con se stesso e non ha paura di fare i complimenti a chi li merita davvero.
E’ quindi Quadrato dentro e rotondo fuori, per citare le parole di Bruce Lee.
E giunti alla fine della chiacchierata ha voluto ringraziare tutti quelli che lo stanno aiutando.
<Vorrei ringrazie le persone che mi stanno aiutando. Quindi Ciccio, Livia, Giorgo, Mike, Irene …> e non ricordo i nomi di tutti scusatemi <… Perché più che dei collaboratori sono diventati degli amici. Ho visto altri gruppi di lavoro, ma sono freddi. Qui non c’è bisogno dei video per tenerci uniti.>
Un buon modo per concludere l’intervista secondo me.
<Anche ora che non sto più producendo si è visto chi rimane ed è stata una delle cose più belle che mi ha dato Youtube. E’ difficile trovare delle persone così speciali tanto quanto è difficile trovare le parole per descrivere l’affetto che provo per loro.>
Sempre umilmente Paride ha affermato di avere un vocabolario molto ristretto, ma secondo me quelle poche parole che conosceva le ha sapute usare.
In realtà c’è stata anche una domanda particolare la cui risposta non è arrivata.
Quando uscirà il terzo episodio?
<E’ arrivato il momento di dirlo.> ha risposto fiero <Uscirà esattamente …>
Ma poi siamo stati chiamati da DadoBax perché avevamo un dibattito insieme poco dopo … ed ho scordato di richiederlo.
Mi perdonate?
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