Vi ricordate quando durante i primi anni del 2000, quel burlone di vostra conoscenza faceva notare a tutti come le aspettative di una società avanzata, dotata della possibilità di spostarsi con macchine volanti ed airbus, fosse in realtà un’ingenua utopia?
Ebbene, a tal proposito avremmo qualcosa da ridere. Appare per la prima volta al Salone di Ginevra nel 2017 con il nome di progetto Pop.up, quest’anno ritorna con un concept totalmente ridisegnato e si chiama Pop.up Next. Di cosa stiamo parlando? Ma di un servizio di taxi volante.
Per metà automobile e metà elicottero, il Pop.up Next è una creatura nata dalla collaborazione tra Airbus, Audi e Italdesign.
La notizia davvero entusiasmante è che il Pop.up Next si trova in una fase di sviluppo avanzata e si appresta a diventare il primo servizio di taxi in volo per gli abitanti delle città.
Questa settimana, il governo tedesco ha firmato una lettera con Airbus e l’unità Audi di Volkswagen per testare la macchina volante sui cieli di Ingolstadt, sede natale dell’azienda automobilistica.
Non è stata ancora stabilita una data specifica per l’inizio dei test ma i progettisti non si lasceranno di certo sfuggire l’occasione dato che dietro alle calcagna del Pop-up Next ci sono una miriade di società con prototipi funzionanti pronti a decollare. E a competere.
Il ministro dei trasporti tedesco, Andreas Scheuer, ha dichiarato: “I taxi volanti non sono più fantascienza, possono proiettarci verso una nuova dimensione della mobilità”.
Ha poi aggiunto: “Sono un’enorme opportunità per aziende e giovani start-up che sviluppano queste tecnologie”.
Ma in cosa consisteranno i primi test del Pop.up Next? Se il design sarà quello mostrato nel video, avremo un apparato costituito da due dispositivi differenti: un modulo di terra che non sarebbe altro che un auto futuristica a due posti; e un modulo-drone che si aggancia alla parte superiore della vettura terrestre prima di trasportarla a destinazione.
Entrambi i moduli funzionano autonomamente in modo che gli occupanti possano semplicemente programmare la destinazione e lasciare che la macchina faccia il resto.
“Mira a restituire il tempo ai pendolari, liberandoli dalla necessità di guidare, attraverso un nuovo concept di mobilità urbana”.
Parla Bernd Martens, membro del consiglio di amministrazione Audi per gli appalti e presidente di Italdesign, che ha poi descritto Pop.Up Next come “una visione ambiziosa che potrebbe cambiare in modo permanente la nostra vita”.
La complessità dell’iniziativa presenta molte e grandi sfide per gli ingegneri che lavorano al progetto. Ciò significa che ci vorrà del tempo prima di sapere con certezza se ha qualche possibilità di diventare una realtà comune. Intanto, è impossibile non nutrire un grande entusiasmo nel vedere il disegno passare alla fase successiva della sua realizzazione.
Paragrafo bonus; cerca su Google questi progetti per aerei compatti, da decollo e atterraggio verticali, che comprendono una singola unità anziché due parti come Pop.Up Next: il 184 della compagnia cinese EHang, la macchina Elevate di Uber e il Volocopter prodotto in Germania. Oltre a Pop-up Next, anche Airbus sta sostenendo il taxi aereo autopilotato, Vahana.
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