La grande festa di colori che ha visto salire sul palco i Cosplayer e la rispettiva premiazione dei vincitori che hanno partecipato ai tornei organizzati dall’evento, ha sancito il termine del Lamezia Comics 2018.
Ma come avevamo accennato nel precedente articolo, l’appena trascorsa fiera del fumetto lametina è stata davvero speciale. Questa è l’impressione che abbiamo percepito sin dal primo avvistamento, quando dalla sopraelevata che conduce ai parcheggi del Due Mari abbiamo assistito alla maestosità dei padiglioni che ospitavano l’evento.
L’approccio al Lamezia Comics 2018
E nonostante la vasta area percorribile, camminare attraverso le tensostrutture non è stato affatto un compito semplice dato che paradossalmente, si stava stretti come sardine in scatola. La sensazione avvertita dall’esterno non è tardata a confermarsi anche dentro, c’era tanta folla a causa di una fortissima affluenza di visitatori e partecipazione. Consensi anche dai “turisti” di passaggio, deviati dalle onde commerciali del centro per essere ri-sintonizzati sulle frequenza di una cultura più vivace e che merita di essere condivisa e conosciuta da tutti.
Non ci poteva essere regalo migliore per queste 10 candeline del Lamezia Comics, terminare in gran bellezza un’edizione che era rimasta appesa ad un filo fino alle battute finali, quando chiusa la porta del chiostro di San Domenico – e questo è il caso di dirlo – si è aperto il portone del centro commerciale e di tutte le possibilità che come abbiamo potuto constatare, ne sono derivate.
Si sono aggiunte al pacchetto già magnifico dell’evento targato Attivamente – l’associazione capitanata dal presidente Angelo Grandinetti – degli spettacoli a tema (tenuti dalla Wasama Creative Factory) nell’atrio d’ingresso principale dell’edificio dei Due Mari. Sembra scontato ma vedere i bambini passare per i percorsi della struttura e fermarsi col sorriso in volto per assistere alle eroiche gesta di eroi Marvel e DC è assolutamente gratificante.
Non solo, lo spazio di azione all’esterno era tale che i passanti riuscissero a vedere le attività delle associazioni di Gdr dal vivo e molto altro.
Le emozioni
Potremmo stare qui a discuterne ancora e ancora, delle novità e di tutte le cose che sono successe al Lamezia Comics. Il punto sta che è proprio nella sua conclusione che è possibile cogliere la nota più adatta per descrivere la melodia di questa edizione.
Non sono passate neanche 24 ore dai saluti finali di Attivamente e di tutti i membri dello staff, dei collaboratori e degli standisti che hanno dato vita all’evento, che sui social network i commenti di chi ha partecipato riflettono il classico effetto nostalgia post-fiera.
<<Mi mancherà quest’edizione del Lamezia Comics>> si legge su Facebook, e riflette più o meno il parere di tutti. Raramente, parlando a nome dei nerd con scarse abilità sociali, ho provato la sensazione di potermi godere un evento di massa in totale allegria e con il piacere di ricevere l’accoglienza di vecchi e nuovi amici, gentili e sempre simpatici.
Ecco, torniamo sulla precedente impostazione: quello che stavo semplicemente cercando di esprimere è che bisogna andare di persona al Lamezia Comics, per cogliere appieno il suo spirito amichevolmente unico.
Vi basti pensare che anche gli ospiti più importanti del festival, categoria di cui si crede facciano di tutto per evitare il contatto con la folla, erano immersi tra gli spettatori scambiando opinioni e battute con chiunque li approcciasse. Anche un genio, miliardario, playboy, filantropo come Tony Stark si aggirava tra i padiglioni come se fosse uno comune.
Gli ospiti
E anche il sottoscritto, ben felice del ricambio generazionale assistito alla fiera – che gli ha consentito di mascherare la sua (triste) carriera di “fornitore di abbracci deluxe” – può testimoniare la gentilezza di una personalità d’eccezione come niente poco meno che Leonardo Graziano, doppiatore di alcuni tra i personaggi più conosciuti nella cultura nerd; Sheldon Cooper e Naruto giusto per fare due nomi.
Il Lamezia Comics, da questo punto di vista non si è fatto mancare niente; non solo è riuscito a regalare dei ricordi felici ma anche a fornire delle esperienze singolari, come il talk che ha visto l’artista Graziano parlare del mestiere e della sua carriera.
Insieme a tutti i presenti, si è affrontata una chiacchierata molto interessante su cosa significasse, al giorno d’oggi, essere un doppiatore;
<<il doppiaggio è un ramo della professione che esercita l’attore,>> afferma Graziano, <<per poter fare questo mestiere è necessario prima di tutto studiare e imparare a recitare e poi ci si specializza nel doppiaggio che ovviamente presenta delle differenze come per esempio può essere il fatto che il doppiaggio avviene in un ambiente chiuso e asettico (per il suono).>>
<<Non esistono belle voci>> ha aggiunto, <<di base tutti abbiamo una bella voce, poi siamo noi che ci perfezioniamo e impariamo l’arte del doppiaggio.>>
Anche noi abbiamo avuto, come purtroppo succede spesso, l’opportunità di fare una domanda in cui abbiamo chiesto il parere di Lorenzo Graziano – dato che ha lavorato con alcuni dei prodotti audiovisivi più subbati d’Italia – circa l’approvazione del decreto sul Copyright del Parlamento Europeo;
<<è come se andassi in un negozio, prendessi qualcosa e non lo pagassi. E’ vero che nel corso degli anni, il sub è stato mezzo di pubblicità, dando rimbombo a produzioni che allora non erano tanto riconosciute. Ma la possibilità di usufruire un prodotto, prima che questo arrivi in Italia e gratuitamente, non è giusto. L’arte va ripagata come qualsiasi mestiere. C’è sempre l’altra metà della medaglia, forse se ci fossero investimenti più importanti da parte dei produttori, il problema non sussisterebbe. E’ una questione con diverse sfaccettature, a me piace vederla positivamente.>>
L’arrivederci
L’incontro si conclude tra il divertimento – provocato da un “knock-knock, PENNY!” – e qualche dritta per aspiranti doppiatori:<<i cartoni animati giapponesi sono una grande palestra per i doppiatori perché ti abituano a dei ritmi di respirazione più difficili, grazie a essi ho imparato delle tecniche che mi hanno aiutato in altri ruoli.>>
Insomma, tornare dal Lamezia Comics senza un bagagliaio pieno di pura ispirazione, è stato impossibile. E adesso tutti a soffrire per la sua mancanza fino al prossimo settembre! :,(
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.