Siamo nel vivo dell’epoca “online only“, abbiamo assistito alla manifestazione di diversi fenomeni nella community di gamer internazionale. Innanzitutto, è doveroso far presente che il “free to play” non è più comunemente riconosciuto come “la scelta di serie B” dei titoli da scaffale. Successivamente, non è un caso se nel corso del tempo, i giochi che hanno coinvolto maggiormente le masse appartengano sia al genere Multiplayer che FTP. In modo sistematico, abbiamo osservato l’affermarsi di Minecraft, poi è stato il turno di Fortnite ma – che non me ne vogliano i fan più accaniti – i padri della rivoluzione free to play sono i Moba. A godere della reputazione di miglior rappresentante della tipologia è League of Legends: si badi però che “maggior rappresentante” non significa per forza capostipite. L’evoluzione di questo settore è ricca di storia ma come tutte le cose belle, anch’essa ha un origine e una complicata serie di “perché”. Era il lontano 2002 e un appassionato del terzo titolo di Warcraft, rilasciava DotA (acronimo di Defence of the Ancients), una “semplice mod” per il fortunato titolo di strategia Blizzard. Nonostante dipendesse dalla presenza, sul nostro Hard Disk, di una copia originale di Warcraft 3, la modalità sviluppata da Kyle Sommer ricevette un’accoglienza molto positiva. Inutile soffermarci sui dettagli storici (magari li approfondiremo in un prossimo articolo), ma questa mod fu in grado di plasmare il mondo del netgaming, incentivando la nascita di competizioni e ovviamente, l’arrivo di nuovi titoli concorrenziali. Il mercato, nel 2009 fu stravolto dall’arrivo di un certo LoL (League of Legends) e l’anno successivo invece, fu il momento del nostro protagonista: Heroes of Newerth.
Molti di voi conosceranno sicuramente il primo a discapito del secondo e questo, è da attribuire notoriamente al fatto che da subito, è stato possibile fruire di LoL in formato Free to play. Al contrario, Heroes of Newerth debutta come gioco in vendita in digital delivery (il termine tecnico di riferimento è pay per play) che si dimostrò una mossa azzeccata nel breve termine dato che giustificava tempi di realizzazione maggiori e un investimento più alto da parte dei relativi produttori (l’ormai defunta S2).
Il contraccolpo arriva però con il tempo perché LoL inizia a segnalare record di registrazioni su record. Infatti, in riferimento al successo, Wikipedia ci segnala che:
Nel novembre 2011 ha più di 70 milioni di registrazioni e 12 milioni di giocatori al giorno, in grado di quintuplicare la base di utenti in 4 mesi. Nel Gennaio 2014 più di 67 milioni di giocatori giocano ogni mese, 27 milioni di persone giocano ogni giorno, e oltre 7,5 milioni nelle ore di punta. È disponibile in più lingue, come l’inglese (la lingua principale), il tedesco, il russo e anche l’italiano.
Un po’ di storia di Heroes of Newerth
Ben presto, la scena europa di Heroes of Newerth si eclissa a favore di una community, quella di Lol, ben più supportata e “ricca” nel senso di maggiori competizioni, maggiore supporto e più possibilità in generale. A quel punto, alla S2 è tempo di svolta e si cambia rotta: nel luglio 2011, Heroes of Newerth diventa gratuito per tutti. I giocatori che avevano precedentemente acquistato la copia di gioco, ricevono dei bonus e tutti sono felici. Il videogioco gode di un breve periodo di rinascita per poi offuscarsi nuovamente dopo qualche mese; la causa di tutto ciò è l’arrivo di ulteriori Moba concorrenziali che promettono miracoli grafici a cui quella generazione non è ancora abituata.
L’esemplare Alpha di quel ciclo di nuovi arrivi è niente poco meno che Dota 2, questa volta in veste completamente dedicata e non una “modification” come il suo precedessore; si presenta come la svolta del settore e ruba il palco ad entrambi i gemelli della vecchia guardia. Anche in questo caso, il successo dura poco perché League of Legends è un fenomeno di massa e continua a macinare nuovi utenti attivi.
Su Twitch, il gioco di Riot è tutt’ora al secondo posto tra i più giocati del momento dopo Fortnite. Ma Heroes of Newerth, anche se non gode di una community grande come quella del gemello, è forte di un gameplay molto vivace, di una lore degna di una saga fantasy e soprattutto, è violento.
Chi lo ha provato, conosce sulla sua pelle gli effetti di Heroes of Newerth. Al contrario del fratello, HoN non è un gioco per tutti e la sue caratteristiche sono il punto focale della faccenda. Il videogioco di S2 è veloce e più dinamico, consente un maggior numero di combinazioni, tra componenti e items, che il vostro campione può equipaggiare.
Un uso adeguato delle tecniche di gioco è un requisito fondamentale per riuscire a godere delle potenzialità del gioco e del gamplay – un fattore che ha scoraggiato molti utenti alle prime armi.
La rinascita di HoN?
Nel corso del tempo, Hon non ha mai smesso di fornire supporto con l’aggiunta di nuovi personaggi, restyle grafici e l’inserimento di nuove modalità. Notizia fresca, infatti, è quella di un nuovo corposo aggiornamento che ha notevolmente migliorato l’intero pacchetto.
Nel momento in cui starete leggendo questo articolo, Hon è arrivato al suo quarto rinnovamento globale (versione 4.6.0 per la precisione), offrendo una nuova esperienza di gioco e una grafica totalmente rivoluzionata. Nuovi oggetti, nuovi elementi e nuove interazioni condiscono ulteriormente la sorpresa con cui gli sviluppatori hanno ri-lanciato l’intero progetto.
La novità più importante è forse l’introduzione delle classifiche a season, un approccio decisamente più “sano” rispetto al classico punteggio mmr dove il matchmaking causuale era solito regalare brutte sorprese in merito al livello degli avversari o ancora peggio, dei propri compagni di squadra.
La percezione di questo update è quello della volontà, da parte di Garena (casa che recentemente si è sostituita all’abbandono di S2), di dare a Hon una seconda chance, quella di affermarsi di diritto tra i moba più giocati di sempre. Non a caso, chi l’ha provato non ha mai abbandonato completamente le avventure di Newerth (io sono tra questi), un affezione da attribuire probabilmente a quel magico senso di osservare, sul proprio schermo, un gioco perfettamente rodato e con delle meccaniche solide ma soprattutto, divertente.
Con la speranza di alleggerire il carico e il tempo di istruzione necessario all’approccio dei nuovi giocatori, Heroes of Newerth si appresta a una nuova sfida. E se è sopravvissuto fino a oggi, noi ci auguriamo che questa sia la volta buona per offrire l’opportunità che tutti i giocatori di moba si meritano. Consigliato a coloro a cui non piace vincere facile.
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