(Prima di passare alla lettura dell’articolo, un piccolo disclaimer: il mio stile è volutamente ironico e pungente, motivo per il quale questa recensione è da intendere come una versione “provocatoria” sui potenziali punti a sfavore dell’opera e non come una vera disamina. Se non vi trovaste d’accordo su quanto letto, potete leggere la nostra recensione “plain” qui, in cui facciamo l’esatto contrario: il decalogo dei punti forti.)
Goblin Slayer è una “light-novel-dark-Fantasy” ideata da Kumo Kagyū e illustrata da Noboru Kannatsuki che dovrebbe essere a tutti gli effetti un fantasy oscuro… Ma che in realtà è un Hentai mancato.
Il protagonista della nostra vicenda è Goblin Slayer, un cacciatore di alto grado che potrebbe cacciare qualunque cosa volesse, se solo non odiasse così tanto i Goblin! Ovviamente li odia per un motivo preciso, mica a caso!
PERCHE’ GOBLIN SLAYER ODIA TANTO I GOBLIN!?
Si, i Goblin sono sono quelli classici della letteratura fantasy: piccoli, puzzolenti, con nasi enormi e orecchia a punta, vivono in grotte e sono tutti maschi!
Davvero, non si è mai vista una goblin femmina nella serie e non conoscono i loro metodi riproduttivi.
Alti quanto bambini, intelligenti quanto bambini, forti quanto bambini, ma dalla libido dei giapponesi di mezz’età che molestano le ragazze nei treni ancora oggi.
Razziano dove capita, distruggono quello che capita, uccidono qualunque uomo gli capiti a tiro e stuprano qualunque donna sia nel loro raggio visivo.
Il nostro biondino, sempre coperto da armatura ed elmo, ha assistito allo stupro di sua sorella maggiore per conto dei goblin e quindi si è leggermente stizzito.
Deciso di vendicarsi ha attaccato da solo un fortino dei goblin e le ha prese di santa ragione.
Così viene salvato da un goblin intelligente che lo addestra a combattere e ad uccidere tutti gli altri goblin. Perché si, il nostro Goblin Slayer è stato addestrato da un goblin, quindi ne sa davvero tanto sui nostri piccoli mostriciattoli.
COSA C’E’ DI SBAGLIATO IN GOBLIN SLAYER?
La base per un dark fantasy la ha: un personaggio tranquillo che ha subito un trauma e per questo combatte con il sangue agli occhi.
Ci sta. E’ tutto il contorno che è sbagliato, anche se gli Otaku non vorrebbero ammetterlo. Si parla tanto della scena iniziale in cui la sua futura curatrice dai capelli biondi (già in lotta per essere la best girl di questa stagione) parte con un cavaliere, una maga ed una monaca guerriera nella tana dei goblin.
Dopo che tre dei quattro vengono massacrati – e la monaca stuprata – arriva goblin Slayer che – figo come solo un protagonista alla sua prima comparsa può essere – la salva.
Molti hanno apprezzato la “crudeltà” con cui i goblin stuprano la ragazza ed hanno innalzato – DOPO UNA SOLA PUNTATA – l’anime a capolavoro.
Io ho apprezzato i rimproveri di Goblin Slayer alla ragazzina bionda.
Quattro principianti si sono avventurati, con un equipaggiamento inappropriato e senza conoscere il nemico, in un nido di goblin… Beh, quello che voi chiamate “dark fantasy” io lo chiamo “Selezione Naturale”!
Ma proprio il non capire il senso della scena fa intuire che quest’opera andrà molto avanti.
Il tutto serviva a mostrare al lettore che non si può affrontare qualcosa con leggerezza, ma tutti si sono soffermati alla scena di stupro ed a Goblin Slayer che uccidere i goblin bambini.
Per prima cosa, Goblin Slayer ha fatto bene. I Goblin sopravvissuti diventano più forti di un uomo addestrato, più furbi di uno studioso ed imparano anche magie pericolose. Non c’è nessuna filosofia spicciola che regge (anche se i fan ci provano).
Due, nella serie ci sono troppi stupri.
Esistono decine e decine di Hentai in cui piccoli goblin stuprano donne (e spesso ragazzine) procaci, e Goblin Slayer con queste scene abbassa l’opera al livello di un Hentai: Cioè immondizia.
Inoltre, si perde il senso che lo stupro deve avere (ovvero un atto riprovevole a cui nemmeno pensare).
Ci sta quello della sorella, come ci può stare quello della prima puntata in cui ci fa capire la pericolosità dei piccoli goblin, ma se si tartassa lo spettatore con quell’atto c’è il rischio di desensibilizzare. Ma qui giungiamo ad un altro grossissimo problema.
UN PESSIMO CONTORNO ROVINA ANCHE LE MIGLIORI PORTATE
Io sono per la vecchia scuola, per le opere “classiche”, cioè squadra che vince non si scambia.
In Goblin Slayer lo stesso Goblin Slayer funziona. Personaggio tragico che diventa forte con la sofferenza.
Ci sta, funziona, vende sempre.
Ma che tutti i personaggi femminili siano dei pezzi di “sniacchera” come – per davvero – in un qualunque hentai o manga “ecchi”, che i comprimari siano tutti personaggi stereotipati privi di carattere, questo non va proprio bene.
Non va bene perché non si può gridare al capolavoro se un’opera prende un buon personaggio ed una buona storia e la inzuppa in fan service e scene di violenza gratuita e senza senso solo per vendere di più.
Bisognerebbe dire basta a queste opere così massacrate per accontentare un pubblico che non merita altro che lo schifo come Darling in the Franxx e bisognerebbe dire basta alla “volgarizzazione” di un qualcosa che avrebbe potuto davvero fare la differenza.
Bisogna evitare di dar credito a storie come Goblin Slayer proprio per dimostrare che noi pubblico, meritiamo di meglio e non le solite opere da quattro soldi.
Ma purtroppo, per la legge dei grandi numeri, so già che non sarà così e lo dimostra il fatto che Goblin Slayer stia scalando (ingiustamente) le classifiche di vendita come Manga e le classifiche di gradimento come Cartone Animato.
Spero solo che un giorno lo spettatore medio si possa svegliare e smetterà di difendere proprio quel qualcosa che rovina l’opera che sta difendendo.
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