Poco più di una settimana fa, il genetista cinese He Jiankui, della University of Science and Technology of China di Shenzhen, ha asserito di aver modificato due embrioni, facendo nascere i primi esseri umani geneticamente modificati della storia. Lulu e Nana. Sono questi i nomi delle due gemelline cinesi che lo scienziato forse ha reso immuni al virus dell’HIV (il virus che causa l’AIDS). Si, hai letto bene: “Forse”. Perché, nonostante la comunità scientifica mondiale non parli d’altro da giorni, non esistono ancora dati certi che dimostrino l’autenticità dell’esperimento né che ne certifichino la buona riuscita.
He ha detto di avere inseminato artificialmente sette donne con embrioni modificati, in modo da disattivare il meccanismo che l’HIV (il virus che causa l’AIDS) sfrutta per infettare le cellule. Di queste sette gravidanze solo una è stata portata a termine con successo, e proprio da questa sarebbero nate le gemelle. He sostiene che le due bambine siano in buona salute e che le analisi sul loro DNA abbiano confermato la presenza della modifica. Durante un’importante conferenza internazionale sulle modifiche genetiche tenutasi ad Hong Kong, il 28 Novembre, He ha sostenuto il raggiungimento del risultato ma senza fornire dati certi che sostenessero le sue affermazioni.
Come si modificano geneticamente delle bambine?
Lo scienziato ha asserito di aver portato a termine l’esperimento, utilizzando il sistema CRISPR-Cas9. Tale sistema utilizza la proteina Cas9 per tagliare e modificare il DNA, eliminando o sostituendo delle sequenze. In questo modo, He dice di aver disattivato negli embrioni delle gemelle, un gene chiamato CCR5, contenente le “istruzioni” per la creazione di una proteina usata dal virus dell’HIV per infettare le cellule. Esperti che hanno assistito alla presentazione di He affermano che, pur non avendo dati certi, un intervento di questo genere potrebbe essere potenzialmente attuabile.
Una valanga di critiche
Parte della comunità scientifica cinese si è mostrata particolarmente indignata da questa notizia. Molti considerano l’azione di He estremamente irresponsabile. Soprattutto perché sussiste il rischio che questa azione, poco etica e non autorizzata, possa danneggiare il lavoro e gli studi di molti altri scienziati. Inoltre, secondo alcuni, tale esperimento potrebbe risultare anche poco utile. Il gene CCR5 non è l’unico mezzo usato dall’HIV per colonizzare le cellule e quindi sarebbe inesatto asserire che le gemelle siano totalmente immuni al virus. Senza contare che probabilmente sarebbe stato più utile (e probabilmente più etico) portare avanti una sperimentazione su individui già affetti dal virus.
Il problema etico
Molti si chiedono se sia moralmente accettabile modificare geneticamente degli esseri umani per renderli più resistenti o “migliori”. Lo spauracchio più diffuso è che qualche scienziato decida di mettersi a giocare a fare Dio, arrivando ad occuparsi di molto più che la prevenzione delle malattie gravi come l’AIDS. Forse è un po’ prematuro preoccuparsi del fatto che un’orda di X-Men possa invadere le strade delle nostre città da un momento all’altro… Ma in effetti in pochi si stupirebbero se un giorno, oltre al tentativo (comunque nobile) di migliorare la qualità della vita delle persone, si utilizzassero tecnologie affini per motivi estetici, trasformando il miracolo della nascita in qualcosa di simile ad un ordine da McDonald, in cui decidi cosa vuoi e cosa no dentro al tuo bel panino.
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