La mitologia norrena – chiamata anche mitologia scandinava – è formata da un’insieme di racconti dell’età pre-cristiana noti per essere spesso stati fonte di ispirazione e credenze per i popoli del nord.
Tra le civiltà più conosciute – e che nutriva una forte fede verso i loro Dei – c’è indubbiamente quella vichinga, la quale era tradizionalmente legata al culto delle offerte di sangue per placare l’ira delle entità divine o per benedire il raccolto.
I vichinghi avevano la fama di essere degli abili navigatori e costruttori di navi, piccole ma veloci e resistenti; secondo alcuni studi erano individui con una corporatura possente, alti, forti e brutali, nutrendo una cultura guerriera fortemente legata all’onore.
Eppure, dentro a un cuore duro come una corazza da battaglia, troviamo dell’altro…
I Vichinghi
I vichinghi erano noti anche per essere dei cantastorie. Le avventure che raccontavano erano narrate in prosa; ancora oggi, queste “ballate” sono oggetto di studio e stupiscono per la loro eleganza poetica.
Erano abili costruttori; tra le innumerevoli opere realizzate dai costruttori di questo popolo, c’è la cosiddetta “nave del dragone“, conosciuta con il nome di Drakkar.
Questa nave è considerata una delle meraviglie ingegneristiche della civiltà vichinga dato che queste imbarcazioni erano in grado di percorrere lunghezze decisamente maggiori delle controparti dell’epoca.
Dulcis in fundo, la mitologia norrena risulta tra le più originali e caratteristiche dei popoli antichi. Odino è il nome di colui che veniva considerato l’onnipotente e padre degli Dei, il più temuto e al tempo stesso, il più amato dagli scandinavi.
Personaggi della mitologia norrena e cosmologia
I racconti della mitologia norrena tramandati da generazione in generazioni, riportano l’esistenza di diversi mondi governati da razze diverse.
Queste società venivano raffigurate attraverso un simbolo che per i vichinghi era molto significativo: l’albero della vita (che tra le varie, oggi, va molto di moda).
Sui 3 rami che si innalzano verso il cielo troviamo: Asaheimr, dove si trova la dimora di Odino e Thor, Asgard; Alfheim dove risiedono gli Elfi chiari e Vanaheim, il regno dei Vani.
Sulle 5 radici al confine tra il sottosopra e la superficie vi sono: Mannheimr, la casa degli umani; Jotunheimr, il regno dei Giganti; Niovellir, il regno dei Nani (anche chiamati elfi scuri); Nufheimr, il regno dei Giganti di ghiaccio; Hell, il regno più profondo delle 5 radici dove risiede la Dea Hell, il regno dei morti. Sull’ultima radice, la più profonda e oscura, c’è Muspellheimr, il regno dei Giganti di fuoco.
“L’origine” secondo la Mitologia Norrena
All’inizio dei tempi non c’era la terra, né in alto si vedeva il cielo, non c’erano il mare e le spiagge, non v’erano piante, né erba, né altre creature viventi. Dovunque si spalancava il Ginnungagap
dal libro dell’Edda
Secondo una leggenda, c’era una volta un abisso cosmico chiamato Ginnungagap, da cui emersero due regioni: Múspellsheimr, un mondo in fiamme, a sud; Niflheimr, a nord, un mondo di acque, nebbia e freddo artico.
Dall’unione del ghiaccio e del fuoco, nel Ginnungagap nacque il primo gigante del ghiaccio della storia: Ymir, dal quale originarono tutti gli altri giganti di Lotun. Il primo gigante nato da Ymir era Þrúðgelmir. Dalla mucca Auðhumla, nacque un altro gigante: Buri.
Suo figlio, Borr, ebbe altri tre eredi grazie all’unione con la gigantessa Bestla: Odino, Vili e Vè. I tre fratelli uccisero Ymir, facendolo a pezzi. Da ognuno di questi pezzi, essi crearono i 9 mondi.
Diversamente da quello che si pensava, Odino si sposò con Frigg, Dea della fecondità e della fertilità. Thor, primogenito e forte guerriero adorato dai popoli scandinavi, nacque prima dello sposalizio dall’amore tra Jordh, la “madre terra”, e il padre degli Dei.
La creazione dei mondi secondo i miti norreni è avvincente; da ogni parte del corpo del gigante, presero vita nuove forme viventi.
I suoi capelli furono usati per creare le foreste, il cervello fu ridotto in piccoli frammenti che furono lanciati contro la volta celeste diventando nuvole.
Successivamente, i tre fratelli crearono gli uomini utilizzando due alberi che erano stati trasportati dalla corrente su una spiaggia: li intagliarono e li modellarono, fino a crearne un uomo e una donna. Odino diede loro l’anima per portarli in vita, Vili donò loro l’intelletto e Vè, i sensi.
L’uomo fu chiamato Askr, “frassino”, mentre la donna venne soprannominata Embla, “olmo o vite”, ed andarono ad abitare nel Midhgard: da loro nacque la razza umana.
Continua ad approfondire sulla Mitologia Norrena, scoprendo Ragnarok qui – l’apocalisse vichinga.
Domande frequenti
Perchè si dice norreno?
Il termine norreno sta ad indicare la cultura e la mitologia dei popoli scandinavi medievali, compresi tra il IX e il XIII secolo. Norreno deriva da “norrønn,” parola norvegese antica che significa “nordico” o “del nord”.
Cosa vuol dire mitologia norrena?
Per mitologia norrena si intendono miti e leggende dei popoli scandinavi, racconti e credenze popolari che includevano dei e creature come Fenrir e mondi mistici come Asgard. Queste storie spiegavano fenomeni naturali e trasmettevano valori culturali nordici.
Che lingua è il norreno?
Il norreno è l’antica lingua germanica parlata nei paesi scandinavi durante il Medioevo, una lingua che deriva dal protonordico o runico, lingua pressoché indistinguibile dall’antico germanico. Era utilizzato dai vichinghi e oggi è la base delle lingue moderne come islandese, norvegese e svedese.
Chi crede nella mitologia norrena?
I vichinghi erano il popolo più federe alla religione norrena, venerando divinità come Odino, Thor, Loki e Freyr.
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.