Neanche lo spazio è terra franca in quanto a crimini. La Nasa sta indagando sul curioso caso di un’astronauta, Anne McClain, accusata di aver fatto accesso al conto bancario dell’ex coniuge, direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Anne McClain riconosce l’accesso all’account dall’ISS ma nega qualsiasi illecito, secondo il New York Times. Secondo quanto riferito, la sua ex coniuge, Summer Worden, ha presentato una denuncia alla Federal Trade Commission. Da allora la McClain è tornata sulla Terra.
Da quanto dichiarato al New York Times dall’avvocato dell’accusata, pare che l’astronauta vi si fosse introdotta solo per assicurarsi che le finanze familiari fossero in regola, e per verificare se queste sarebbero bastate per il sostentamento e i bisogni del figlio della coppia.
“Nega strenuamente di aver fatto qualcosa di improprio”, ha detto il suo avvocato, Rusty Hardin, aggiungendo che la sig.ra McClain stava “collaborando totalmente”.
Come funziona la legge nello spazio?
Ci sono cinque agenzie spaziali nazionali o internazionali coinvolte nella ISS – dagli Stati Uniti, dal Canada, dal Giappone, dalla Russia e da diversi paesi europei. L’attuale normativa stabilisce che ogni soggetto che si trovi nell’area dell’ISS debba sottostare alle leggi del proprio paese di provenienza.
Ad esempio, se un cittadino canadese commettesse un crimine nello spazio, sarebbe soggetto alla legge canadese e un cittadino russo alla legge russa.
La legge spaziale fornisce anche particolari disposizioni per l’estradizione sulla Terra, qualora una nazione decidesse di voler perseguire un cittadino di un’altra nazione per cattiva condotta nello spazio.
Man mano che il turismo spaziale diventa realtà, potrebbe essere necessario perseguire la criminalità spaziale, ma per ora il quadro giuridico rimane non testato. I funzionari della Nasa hanno riferito al New York Times di non essere a conoscenza di alcun crimine commesso sulla stazione spaziale.
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