Freud, la serie Netflix: recensione e tante curiosità sul fenomeno tv

Da quando ha fatto la sua comparsa sulla piattaforma Netflix il 23 Marzo, Freud è immediatamente balzato nella Top 10 italiana. Un successo sorprendente per la prima serie austriaca prodotta dal colosso dello streaming.

La trama del Freud di Netflix

Freud è ambientata nel 1886 e le vicende ruotano attorno al famoso padre della psicanalisi, Sigmund Freud, nella serie un giovane neurologo trentenne appena tornato dalla Francia, dove ha studiato un’innovativa tecnica di ipnosi per tentare di combattere l’isteria.

Il dottore, però, non trova il consenso di nessuno tra i suoi colleghi, che scherniscono e sminuiscono le sue teorie. Sarà l’incontro con la medium Fleur Salomé a cambiare la vita di Freud per sempre.

Cominciamo anzitutto con il dire che Freud non è assolutamente un racconto preciso e puntuale della vita dello psicanalista.

Anzi, sembra quasi che la scelta del protagonista sia semplicemente un pretesto per accompagnare i temi che animano questa serie.

La figura di Sigmund Freud come dottore è in secondo piano e le sue tecniche di psicanalisi non hanno praticamente alcuna rilevanza nel corso delle vicende.

Viene dato invece enorme spazio al tema dell’esoterismo e a quello dell’occulto.

L’anima della serie

La serie infatti mescola varie tematiche, dando vita ad un genere ibrido e innovativo che prende spunto dalle atmosfere noir del cinema espressionista tedesco e dai temi cari alla cultura pop odierna.

Si ottiene dunque un prodotto che si potrebbe definire un thriller dark, dove i complotti politici si mischiano con spiritismo ed elementi sovrannaturali.

Dimenticatevi la figura del compassato dottore alle prese con gli abissi della mente umana: Freud, in questa serie, si ritroverà in un labirinto di delitti, vendette e misteri, in un’avventura che ricorda un po’ quelle di Sherlock Holmes, per il contesto storico, o di film alla Orgoglio, Pregiudizio e Zombie, dove i personaggi si catapultano in situazioni surreali e grottesche.

Freud colpisce sicuramente per l’ottima regia e per il coraggio nel prendersi il rischio di creare un prodotto innovativo.

Un rischio riuscito in parte, perché se le ambientazioni e la scenografia risultano assolutamente piacevoli e ben congegnate, lo svolgimento della trama è appesantito dai continui intrecci tra vicende e personaggi, che fiaccano la narrazione e la rendono piuttosto pesante da digerire.

La presenza di molteplici temi è un’arma a doppio taglio: da un lato il continuo gioco di ambiguità fra il soprannaturale e il reale crea un’ambientazione efficace e una trama coinvolgente, dall’altro l’inserimento di elementi che escono dal noir per entrare nello splatter e nel grottesco e il continuo intreccio politico, creano una mescolanza non sempre piacevole, un po’ kitsch, impressione rafforzata anche dall’interpretazione pomposa e sopra le righe di alcuni personaggi, come quella dei coniugi Von Szàpàry.

Cosa ci racconta la serie tv Netflix su Freud

In conclusione, Freud è sicuramente un prodotto interessante ed innovativo, soprattutto per una casa di produzione al suo debutto su Netflix.

Nonostante le pecche a livello tecnico e la narrazione appesantita da troppi elementi, non si può negare che sia una serie interessante e con elementi che riescono a catturare facilmente l’attenzione dello spettatore.

Un esperimento più riuscito che fallimentare, una serie con possibilità di miglioramento ma che alterna una scrittura attenta a una regia eccellente.

Quel che non sapevi sul Freud di Netflix

Nonostante qualche perplessità, la serie targata Netflix Freud continua ad avere un grande successo in Italia. Gli spettatori hanno promosso l’ottima regia e la versatilità dei temi proposti. Per chi ha amato la serie e per chi è curioso, noi proponiamo cinque curiosità che potreste non conoscere!

  • Quanto c’è di vero nella storia?

Ovviamente sappiamo tutti che Freud è un personaggio realmente esistito, ma non esistono prove che abbia mai lavorato come detective né che abbia mai aiutato a risolvere qualche caso, pertanto la trama principale della serie non è basata su fatti realmente accaduti.

È invece vero che Freud si stabilì a Vienna per la maggior parte della sua vita e che lavorò in ospedale. L’unica cosa gialla della sua vita probabilmente furono i romanzi: era infatti appassionato delle storie di Sherlock Holmes e un accanito consumatore di letteratura giallistica!

  • Robert Finster ha studiato a fondo il suo personaggio

La dedizione verso il ruolo è stata profonda per Robert Finster, che interpreta il protagonista della serie. L’attore ha affermato di aver studiato sia la vita che le opere di Freud, dichiarando: “Freud è un pozzo senza fondo. Avrei potuto fare ricerche per anni”. Ma non solo: per capire meglio le sue tecniche, si è addirittura sottoposto all’ipnosi, che rappresenta un elemento chiave della psicanalisi freudiana.

  • Fleur Salomé: il personaggio è realmente esistito?

L’affascinante medium dai poteri soprannaturali non è mai esistita, ma si ispira ad un personaggio estremamente interessante: si tratta di Lou Von Salomé, la grande rivoluzione russa di Nietzsche.

Scrittrice e psicanalista, fu allieva di Freud e amante sia di Nietzsche stesso che del poeta Rainer Maria Rilke, e sulla sua eclettica vita Giuseppe Sinopoli scrisse un’opera teatrale, Lou Salomé.

Insomma, forse non sarà stata posseduta da un pericoloso demone ungherese, ma sicuramente ha avuto una vita estremamente interessante e ricca di cultura!

  • Non è la prima volta che Freud risolve crimini

Sì, lo abbiamo scritto sopra: Freud non ha mai risolto un caso in vita sua. Ma nella letteratura si…

Nel libro Interpretazione della Morte di Jed Rubenfeld, l’autore immagina lo psicanalista in un viaggio negli Stati Uniti dove contribuisce alla risoluzione di un caso.

Qualche rumor parlava anche di una serie TV in produzione chiamata Freud: The Secret Casebook, con il protagonista al centro di casi criminali da risolvere con i suoi metodia.

Il progetto non è mai andato in porto.

  • Dove è stata girata la serie?

Le vicende sono ambientate a Vienna ma sorprendentemente, la serie non è stata girata nella capitale austriaca, bensì nei dintorni di Praga. Il creatore della serie, Marvin Kren, ha spiegato che a differenza di Vienna, la capitale della Repubblica Ceca ha subìto poche trasformazioni nel corso degli anni pur mantenendo un fascino antico e gotico. Fedele alla città dove è cresciuto, però, ha dichiarato di essersi lasciato ispirare dalle atmosfere della capitale austriaca:

Vienna ha un certo fascino, che soprattutto di notte lascia un senso di inquietudine. È qualcosa di sinistro e oscuro che mi ha influenzato.

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Necronomidoll

Divoratrice compulsiva di libri, scrittrice in erba, maladaptive daydreamer. Il Culto Vive.
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