Betty Suarez inizia a lavorare a Mode perché aspira a diventare una giornalista ed è disposta a trascorrere anni presso la redazione di un Magazine di moda. Proprio lei che sembra una “ciofeca”, incapace di accostare due capi in pendant fra loro, alla fine della serie Tv vola a Londra perché le hanno offerto di scrivere per una testata mondiale, o non ricordo bene cosa, e capisce anche che l’amore della sua vita è Daniel Mid, il suo ex capo, che abbandona i piani alti di New York per raggiungerla!
Rory Gilmore, oltre ad avere “una mamma per amica”, viene mantenuta dai nonni alla Chilton e si diploma da secchiona. Il suo dubbio amletico è se scegliere Harvard o Yale. Studia da fare schifo a tal punto che mentre legge anche solo un romanzo seduta sotto ad un albero, tu preghi affinché le cada in testa una mela, e anche marcia. Cosa vuole diventare da grande? Una giornalista, ovvio. E non a caso ci riesce. E giusto per farvi rosicare ancora un poco, l’ultima stagione si conclude con lei che viene ingaggiata per seguire la prima campagna elettorale di Obama in giro per gli States. Roba da poco dai, succede a tutti!
Come non menzionare Joey Potter, che fra pause di riflessioni con Dawson, ogni tanto balla il “tuca tuca” con Peacey. Da gran culona frequenta un college a Boston, uno famoso, ma ora mi secca cercarlo su google; comunque tutti nei film frequentano posti da sballo e invidiabili! Come finisce la serie? La ritroviamo giornalista in carriera a New York presso una testata che la tartassa di telefonate perché è talmente indispensabile che la redazione non potrebbe fare a meno del suo labbruccio da gatta morta. E comunque continua a fare il “tuca tuca” con Peacey dopo aver giurato amore eterno a quel pifferaio di Dawson!
Passiamo a qualche film. Lo strappalacrime Io e Marley.. si perché alla fine il cane muore ma il punto ora non è questo. Lui Owen Wilson, lei è Jennifer Aniston e non si aggiunge altro. Entrambi giornalisti e dove li mandano a scrivere? In vacanza praticamente! In Florida. Si sposano, prendono un cane, iniziano a non usare più tanto spesso i metodi contraccettivi ( infatti la parte della crisi isterica di lei coi figli piccoli che piangono ti ricorda che il film voglia rappresentare persone vere). Poi tutto torna rose e fiori: prendono casa con piscina etc etc. E lui che tipo di lavoro fa? L’opinionista su un giornale ( ben pagato), scrivendo in pratica la sua love story con il labrador! L’opinionista! Sorseggia litri di caffè da Starbucks, fa lunghe passeggiate sulla spiaggia, amoreggia con la moglie e viene pagato per scrivere i suoi pensierini sul suo cane! Iniziamo a farlo anche noi?
E poi….I love shopping. Si tutte noi lo adoriamo e spesso saremmo capaci di vendere litri di sangue pur di dare una rinfrescata al guardaroba ogni stagione, invece siamo sempre abbigliate a “fallo di cane” e al posto delle boutique di tendenza, sniffiamo i petrolati che aleggiano negli scantinati delle varie china town locali. Dopo questa nera e turpe realtà ricordatevi che nell’omonimo film Rebecca Bloomwood di professione fa… indovinate un poco? La giornalista! Entra nel giro dello shopping sfrenato e compulsivo. Il suo sogno è scrivere per la nota rivista di moda “Alette”, ma cerca di fare pratica presso una rivista di economia “far fortuna risparmiando”. Continua a comprare, comprare, comprare.. Si innamora del capo-redattore e lui di lei ( ma questo era ovvio).. si indebita fino al collo ma poi riesce magicamente a risolvere tutto il ginepraio con i creditori. La sua rubrica era intitolata la ragazza con la sciarpa verde ( un bel verde Tiffany che suggerirei come “cappio griffato” per fare una bella figura nel caso in cui decidiate di darvi alla forca e contemporaneamente voler far bella figura).
Scrivendo e cancellando mi è venuta in mente una giornalista sfigatella però: Joanna Frankel, una delle protagoniste di Eastwick. Lei era redattrice all’Eastwick gazette, poi però viene licenziata e finisce a servire birra alla spina in un pub. Si ma la serie tv parla di streghe, e non a caso a breve scopre di possedere dei potere invidiabili: la telecinesi, ( ma quella fa più comodo quando si è abbarbicati al divano e non si hanno le forze per prendere il telecomando sul cuscino vicino a noi) e la possibilità di far dire la verità alle persone semplicemente ipnotizzandole con lo sguardo. Beh, what else?
Continuiamo? Vogliamo parlare di Robin la reporter di How I met your mother? Oppure spendiamo due paroline per Anne Hathaway che ne Il diavolo veste Prada prima è una sorta di Betty Suarez e fa la stagista presso una prestigiosa rivista di moda newyorkese ( ossia sopporta il capo fino alla nevrosi e l’accompagna alla settimana della moda a Parigi). E poi? La ritroviamo ( come tutti) a bere quella brodaglia di caffè americano mentre si sta dirigendo verso il suo nuovo impiego di giornalista di successo.
In sintesi, se vi piace scrivere, se sognate di diventare giornalisti ( che poi pare sia inflazionatissima come professione, ma di questi tempi anche fare il kebabbaro lo sarebbe) non identificatevi nei personaggi delle serie tv americane. Si perché a noi femminucce, questo genere di roba piace, ammettiamolo! E ci piace a tal punto da “continuare a pensare agli episodi già visti durante il corso della giornata” o peggio, andare in tilt quando si avvicina la fine dell’ultima stagione perché ci siamo affezionate troppo ai personaggi!
Quindi tranquilli: non vincerete mai il Pulitzer, se siete dei blogger non sdoganerete a livelli strabilianti a tal punto che una casa editrice vi contatterà per scrivere un libro adattandolo al vostro diario virtuale e soprattutto non sarete mai invitati nel salotto televisivo di Oprah Wifrey o David Letterman!
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