Altro che Wilma: nel paleolitico le donne cacciavano come gli uomini

La comune rappresentazione dei nostri antenati del paleolitico vede gli uomini impegnati nella caccia e le donne nella raccolta. Tuttavia, recenti ricerche mettono in discussione questi ruoli di genere preistorici, suggerendo che le donne potrebbero essere state altrettanto coinvolte nella caccia. Questi dati fanno ben pensare: quando i costrutti della civiltà moderna sono radicati, tanto da pensare che le donne migliaia di anni fa non cacciavano ma facevano come Wilma ne “The Flintstones“?

Le nuove scoperte

Sarah Lacy dell’Università del Delaware e Cara Ocobock dell’Università di Notre Dame, attraverso due nuovi articoli, hanno riassunto (https://www.udel.edu/udaily/2023/october/sarah-lacy-woman-the-hunter-anthropology/) prove archeologiche e fisiologiche che sfidano l’antico stereotipo del maschio cacciatore e della femmina raccoglitrice. Questa collaborazione è nata dalla frustrazione condivisa per la mancanza di scrutinio verso questo stereotipo radicato.

Nel passato, attività come la lavorazione del selce per produrre utensili venivano presumibilmente attribuite agli uomini. Tuttavia, queste supposizioni non erano basate su prove empiriche. La tendenza era quella di credere che i lavori pesanti erano per gli uomini mentre quelli “di casa” per le donne, ignorando il fatto che non esisteva una “firma” che indicasse chi avesse creato un determinato oggetto.

iscrizioni su pietra

La fisiologia del paleolitico

Le analisi della fisiologia dei nostri antenati paleolitici suggeriscono che non è giusto sminuire le capacità fisiche delle donne dell’epoca. Anche se gli uomini potevano avere un vantaggio in termini di forza, le donne erano probabilmente più adatte ad attività di resistenza grazie ai loro livelli più elevati di estrogeni, qualità entrambe fondamentali per una caccia di successo. In piccoli gruppi comunitari, era logico che tutti contribuissero alle attività vitali per la sopravvivenza della comunità.

Gli estrogeni, un gruppo di ormoni sessuali femminili, giocano un ruolo cruciale in molte funzioni corporee delle donne. Tra queste, contribuiscono alla distribuzione del grasso nel corpo, il che può avere un impatto positivo sull’endurance e sulla resistenza. Infatti, il grasso corporeo può servire come riserva di energia durante periodi di sforzo prolungato, come potrebbe essere una caccia o una lunga camminata alla ricerca di cibo.

Origine dello stereotipo

La teoria dell’uomo come cacciatore principale si è radicata nella coscienza pubblica soprattutto dopo la pubblicazione di alcuni lavori degli antropologi Richard B. Lee e Irven Devore nel 1968. Questa supposizione ha resistito alle sfide, anche accademiche, nei decenni successivi, riflettendo altri stereotipi di genere persistenti nelle società umane.

In questo contesto, la divisione stereotipata del lavoro tra uomini e donne potrebbe non essere stata così netta come spesso viene rappresentata. La complementarietà delle competenze fisiche tra uomini e donne avrebbe contribuito a formare una squadra di caccia più resiliente e adattabile, aumentando le probabilità di successo nella dura e variabile realtà del paleolitico.

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Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.
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