Amantea Comics: “Ciao Stefania, dove eravamo rimasti?”

Si avvicina l'Amantea Comics, dedicato a Stefania Mari. Una giornata per ricominciare a chiacchierare con lei

È da un bel po’ di tempo che non scrivo sul Bosone, ma penso che non esistesse motivo più importante e occasione più gradita di quella che mi riporta a digitare sul mio sito preferito. Oggi infatti parlerò non solo di una nuova, bella e meritevole iniziativa, ma anche della persona a cui è dedicata.

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Il Parco della Grotta di Amantea

Sto parlando dell’Amantea Comics, un evento che trasformerà la città di Amantea in luogo di emozioni pop e nerd, e che lo farà nella location del Parco della Grotta. Ora, immaginatevi di vedere personaggi fantasy o un TARDIS in un posto come questo. Un posto, tra le altre cose, accessibile a tutti perché privo di barriere architettoniche.

Bene, ecco. Quindi segnatevi l’appuntamento per il 25 agosto: una giornata al mare che diventa qualcosa di più. Per un ulteriore motivo speciale.

Amantea Comics:
In memoria di Stefania Mari

Se ci fate caso, le pagine Faceboook e Instagram dell’evento aggiungono sempre un “sottotitolo”: “In memoria di Stefania Mari“. Stefania era una ragazza fortissima, che ha sempre risposto alle difficoltà della vita riempiendosi gli occhi delle cose che la vita la rendono più leggera, che regalano un momento di evasione, forse anche di speranza: la fantasia, il coraggio, il sogno. Una fiera del fumetto che porta il suo nome è la giusta rappresentazione dell’essenza di chi non si accontenta dei limiti; è il sapore piacevolmente agrodolce di tutte le conversazioni che chi l’ha conosciuta ha intrattenuto con lei.

Stefania nell'illustrazione di Laura Borio che ci ricorda dell'Amantea Comics
Stefania nell’illustrazione di Laura Borio che ci ricorda dell’Amantea Comics

In particolare, ci sono due momenti vissuti con lei che voglio ricordare. Il primo riguarda Doctor Who: lei era una grandissima fan, e più di una volta ne abbiamo parlato insieme. Centro di ogni nostra discussione era ovviamente David Tennant, il suo TARDIS e il suo cappotto. E i suoi capelli. Perché di Doctor Who ci piaceva la stessa cosa: le infinite possibilità della fantasia che prendono vita sotto forma di storie in una serie tv che potenzialmente non ha limiti. Imbrigliare il tempo e lo spazio al servizio dei propri sogni per fregarsene del resto.

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Altra illustrazione per Amantea Comics. Guarda un po’ chi c’è?

Il secondo ricordo riguarda anche il Bosone. Allora questo sito non esisteva, ma lo stavamo lanciando. Avevamo in mente questo progetto, ma eravamo quattro persone, due computer e tanta passione. Niente a che vedere con quello che sarebbe diventato e che continua a diventare. Dato che all’epoca eravamo una realtà molto territoriale, decidemmo di annunciare il lancio dell’iniziativa con, fra le altre cose, un volantinaggio all’università. Tappezzammo bacheche e distribuimmo volantini a persone distratte che pensavano agli esami loro. Dopo un pomeriggio di “fatiche”, io e Dave la incontrammo sulla strada del ritorno. E lei fu la prima a fermarsi per parlare con noi, a regalarci del tempo per spiegare il nostro progetto, cosa stavamo cercando di realizzare. E poi, a parlare del resto. Di Doctor Who, ovviamente, ma anche del Trono di Spade e del Piccolo Principe.

Chi ha avuto la fortuna di conoscere lei o la sua famiglia, sa che il 25 agosto è un appuntamento irrinunciabile. Sarà l’occasione di fare ancora una chiacchierata con lei. Un po’ come con una macchina del tempo.

Tutto il tempo e lo spazio, ogni momento ed ogni luogo, ogni stella che sia mai esistita: Da dove vuoi partire?

– Doctor Who

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Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
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