App inclusive: perché sono importanti e quanto costa realizzarle

Nel mondo digitale di oggi, l’inclusività non è più un’opzione, ma una necessità. Con milioni di persone che utilizzano app ogni giorno, è fondamentale garantire che queste siano accessibili a tutti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche o cognitive.

Ma cosa significa realmente creare un’app inclusiva? E quanto costa trasformare questa idea in realtà? Scopriamolo insieme.

L’importanza dell’inclusività nelle app

Immagina un mondo in cui la tecnologia è il grande equalizzatore. Un luogo in cui tutti, indipendentemente dalle loro capacità, possono accedere alle stesse informazioni, agli stessi servizi e alle stesse opportunità. Questo è l’obiettivo delle app inclusive. Ma perché sono così importanti?

Per comprendere l’importanza delle app inclusive, è essenziale considerare la diversità degli utenti. Oltre un miliardo di persone nel mondo vive con qualche forma di disabilità, che può variare dall’udito e dalla vista ridotta, alle difficoltà motorie o cognitive. Escludere queste persone dall’esperienza digitale non solo le isola, ma può anche limitare gravemente le loro opportunità di partecipazione sociale ed economica.

Un’app inclusiva non è solo una questione di responsabilità sociale, ma anche di successo economico. Le aziende che investono nell’accessibilità hanno un vantaggio competitivo significativo. Le persone con disabilità rappresentano un mercato enorme e in continua crescita. Inoltre, quando un’app è progettata pensando all’inclusività, tende ad offrire un’esperienza utente migliore per tutti, non solo per chi ha esigenze particolari. Elementi come la navigazione semplificata, i testi chiari e i comandi vocali sono utili a tutti gli utenti, non solo a quelli con disabilità.

E poi c’è la questione legale. In molti paesi, esistono leggi che richiedono alle aziende di rendere i loro prodotti digitali accessibili. In Italia, ad esempio, come puoi leggere anche sul sito okaccedo.com la cosiddetta legge Stanca accessibilità impone l’adozione di specifici standard per garantire che i siti web e le app siano usabili da tutte le persone, comprese quelle con disabilità. Non rispettare queste normative può comportare sanzioni severe e danneggiare la reputazione dell’azienda.

Gli aspetti tecnici dell’accessibilità: un investimento necessario

Realizzare un’app inclusiva non è un’impresa semplice. Richiede una comprensione profonda delle diverse esigenze degli utenti e una pianificazione attenta delle funzionalità e dell’interfaccia utente. Ma quali sono gli aspetti tecnici da considerare?

Prima di tutto, è necessario garantire che l’app sia compatibile con le tecnologie assistive. Questo include screen reader per persone con problemi di vista, comandi vocali per chi ha difficoltà motorie e sottotitoli per chi ha problemi di udito. Ma non basta. Anche il design dell’interfaccia deve essere studiato attentamente. Ad esempio, i pulsanti devono essere abbastanza grandi da essere facilmente cliccabili, i colori devono avere un contrasto sufficiente per essere visibili anche da chi ha difficoltà visive e i testi devono essere semplici e chiari.

L’implementazione di queste funzionalità può aumentare i costi di sviluppo di un’app. Tuttavia, è importante considerare questo investimento come una spesa necessaria, non solo per rispettare le normative, ma anche per raggiungere un pubblico più ampio e migliorare l’esperienza utente per tutti.

Secondo stime recenti, il costo aggiuntivo per rendere un’app accessibile può variare dal 5% al 20% del costo totale di sviluppo. Questa variazione dipende da diversi fattori, come la complessità dell’app e il livello di accessibilità richiesto. Tuttavia, quando si considera il ritorno sull’investimento, sia in termini di ampliamento del mercato che di conformità legale, l’inclusività diventa un’opzione molto conveniente.

Il futuro dell’accessibilità: innovazione e sostenibilità

Mentre la tecnologia continua a evolversi, anche gli standard di accessibilità stanno cambiando. Le app future non solo dovranno conformarsi alle leggi attuali, ma dovranno anche anticipare le esigenze degli utenti in un mondo sempre più digitale.

Uno degli sviluppi più promettenti in questo campo è l’uso dell’intelligenza artificiale (IA). L’IA può migliorare significativamente l’accessibilità delle app, rendendo possibile l’adattamento automatico dell’interfaccia utente alle esigenze individuali di ciascun utente. Ad esempio, un’app potrebbe riconoscere se un utente ha problemi di vista e aumentare automaticamente la dimensione dei caratteri o attivare i comandi vocali.

Tuttavia, è fondamentale che le aziende considerino l’accessibilità non come un’ultima riflessione, ma come una parte integrante del processo di sviluppo. Questo richiede un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni, dove l’inclusività diventa un valore fondamentale e non solo un obbligo legale.

Leggi anche:
Nei templi greci esistevano le rampe per disabili (STUDIO)
Da paraplegico a tedoforo grazie a un esoscheletro iper-tecnologico

Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
Pulsante per tornare all'inizio