Il giorno 14 del mese in corso, il nostro pianeta è stato avvicinato da ben due asteroidi di medie dimensioni che la NASA (qui il tweet ufficiale) stava monitorando già da tempo, e dato che siamo ancora qui e nessuna apocalisse si è verificata dedichiamo un po’ del tempo dalle nostre vite ormai salve a queste due rocce vaganti del nostro sistema solare.
Le rocce in questione sono meteoriti già da tempo osservati e controllati dal programma NEO Observations della NASA (NEO è l’acronimo inglese per Near-Earth Objects, oggetti prossimali alla Terra) già da tempo.
Di fatto sappiamo tutto di questi oggetti, noti agli esperti come 2010C01 e 2000 QW7 rispettivamente; come si comprende dei loro “nomi” tecnici la loro prima osservazione avvenne nel 2000 per uno e nel 2010 per l’altro e da allora abbiamo misurato le loro dimensioni, ad esempio 2010 C01 è lungo tra 120 e 260 metri mentre 2000 QW7 va da 290 a 640 metri, e le loro traiettorie, di fatti sono passati entrambi, in accordo coi calcoli fatti, ad una distanza pari a 14 distanze lunari circa (quindi non così ravvicinati) pari approssimativamente a 5.381.642 km.
In perfetto accordo con le traiettorie calcolate, i due oggetti sono transitati in sicurezza vicino al nostro pianeta uno il 13 settembre alle 23:43 del fuso orario americano locale (EDT), cioè intorno alle cinque del mattino seguente da noi, e l’altro il 14 settembre alee 19:54 sempre EDT, che vuol dire intorno all’una di notte del giorno dopo dalle nostre parti; a rassicurarci in merito questi avvenimenti è stato direttamente Lindley Johnson, ufficiale di difesa planetaria ed esecutivo del programma per l’ufficio di coordinamento della difesa planetaria presso la sede della NASA a Washington, DC, non di certo un mister nessuno, il quale ha affermato in seguito che passaggi del genere si verificano spesso da parte di piccoli asteroidi.
Va detto che fino al mese di maggio del 2008 erano stati scoperti circa 5474 oggetti NEO di cui 65 comete e ben 5409 asteroidi, quindi spesso sentiremo parlare di possibili pericoli d’impatto, ma se andate a consultare la pagina relativa di Wikipedia, noterete che di tutti i possibili impatti, solo tre sono stati storicamente accertati (se poi vogliamo contare l’impatto che portò all’estinzione dei dinosauri arriviamo al più a quattro), quindi realmente eventi così sono rari, e forse abbiamo poco di che preoccuparci, soprattutto considerando che esiste un programma di monitoring in atto che prevede, nell’eventualità, determinate risposte.
Leggi anche:
Le spettacolari immagini della Meteora verde
Il primo crimine nello spazio? Le indagini della NASA
Stella morente immortalata dal telescopio HUBBLE
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.