Che cosa è il Bad Wolf Day, tutti in cerca del Dottore

La ricorrenza più amata dai fan di Doctor Who

L’11 giugno è il “Bad Wolf Day”. Di che si tratta? In questa data i whovian incalliti di tutto il mondo prendono gessetti e bombolette spray e scrivono per strada e sui muri “Bad Wolf”, ovviamente in modi che non siano illegali o vandalici.
bad wolf

Perché?

L’11 giugno 2005 andò in onda, in Inghilterra, il dodicesimo episodio della prima stagione della serie nuova di “Doctor Who”, intitolata appunto “Lupo Cattivo”, in inglese (in Italia “Padroni dell’universo – Parte 1”). Si tratta della prima parte dell’episodio finale, nel quale poi scopriremo che il Lupo Cattivo è in realtà la stessa Rose, che si era lasciata dietro nel tempo e nello spazio le parole Bad Wolf come “richiamo” per se stessa.
In pratica, ovunque il TARDIS atterrasse c’erano sempre queste due parole, “Bad Wolf”. Allora, da bravi fan, vediamo se si tratta di una regola universale, se il TARDIS si materializza OVUNQUE sia impressa questa scritta.

Come si celebra il Bad Wolf Day

Di conseguenza, l’11 giugno, il mondo viene tappezzato di “Bad Wolf”. E’ uso costume di questa “tradizione”, infatti, pensare che se mai qualcuno dovesse inventare un Tardis o un dispositivo di viaggi nel tempo (e che allo stesso tempo il suo inventore sia fan di Doctor Who) sarà irrimediabilmente attratto dalla dicitura. Provateci anche voi, magari il TARDIS vi atterra sotto casa…

bad wolf
Ma no, aspetta… Non quel lupo cattivo…
E quindi, cari ragazzi, oggi non c’è da aver paura del Lupo Cattivo. Se ne avete paura, beh, credo che vi serva un Dottore.

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Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
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