Batman: Europa #1, inseguimento nel Vecchio Continente

Con grande sorpresa per alcuni – e grande attesa da parte di altri – è finalmente arrivato nelle nostre edicole il primo numero di Batman: Europa, mini-serie sul Cavaliere Oscuro da tempo rimandata in casa DC Comics.

Il progetto, che riunisce sotto le sue insegne i nomi di Matteo Casali (già all’opera su Justice League Unlimited e Catwoman), Brian Azzarello (già più volte citato, di cui ricorderemo i lavori con Superman: For Tomorrow, Joker, Hellblazer e molto altro), Jim Lee (famoso soprattutto per i suoi lavori sul personaggio di Batman – solo per citare due nomi, la saga di Hush e All Star: Batman & Robin, scritto da Frank Miller – ma anche per lavori in casa Marvel ed Image) e Giuseppe Camuncoli (autore di diverse cover per altrettanti diversi eroi) è da molto tempo fisso alla DC risalendo, come prima formulazione, addirittura al 2003. Finalmente, la mini-serie è riuscita a vedere la luce nel novembre dello scorso anno, in una edizione ora da noi bimestrale, pubblicata come testata indipendente.

Gli avvenimenti si svolgono attraverso quattro importanti città del Vecchio Continente (Berlino, Praga, Parigi, Roma), ognuna delle quali sarà scenario di un numero della serie.
In questo primo numero scopriamo quale motivazione si cela dietro la storia.
Per prima cosa è bene notare come questa sia completamente staccata da quello che è il normale universo narrativo del Cavaliere Oscuro; lo notiamo soprattutto dai disegni che contraddistinguono i personaggi, con un Batman grigio e blu ed un Joker classico, in puro stile Lee, lontano da quello a cui Snyder (Scott, n.d.r.) ci aveva abituati.

Impegnato in una normale ronda per le strade di Gotham City, Batman inizia a preoccuparsi per il suo stato di salute durante una battaglia contro Killer Croc, quando si accorge di non essere al massimo della sua forma. Solo quando tornerà alla Bat-caverna si renderà conto di quanto è successo, tramite una intrusione informatica nel Bat-computer, che lo schernisce mettendolo al corrente della situazione: il Cavaliere Oscuro è stato avvelenato, senza sapere come né quando, dal misterioso virus Colosso, che lo sta portando lentamente alla morte.

Deciso a non arrendersi così facilmente, Batman riesce a ritracciare l’origine del virus che, contemporaneamente, ha infettato il computer della Bat-Caverna, seguendone le tracce fino a Berlino.
Convinto di trovare delle risposte, però, si troverà solo davanti ad altre vittme del Joker, uccise con il classico ghigno sulla faccia, proprio del Principe Pagliaccio del Crimine.

batman_europa01_kaligari_kabinetSe però il lettore si aspetta una imminente resa dei conti o almeno la presenza del Joker come mente criminale principale, dovrà ricredersi: Joker infatti confessa a Batman di essere stato anche lui infetto e di trovarsi a Berlino per la stessa ragione del Cavaliere Oscuro, trovare una cura prima che sia troppo tardi.

Consapevole della situazione e rendendosi conto di avere contro un nemico che ben conosce le sue mosse e quelle del Joker, Batman si rende conto che non c’è altro da fare se non prendere atto del fatto che sia lui che la sua nemesi siano sulle tracce della stessa persona, dando origine a quello che si preannuncia essere un imprevedibile Team-Up.

batman-europa finLa storia nel complesso si presenta come una grande introduzione, mischiando bene una situazione iniziale che mette subito il lettore al corrente delle cose ad un secondo momento contraddistinto dall’azione e da alcune rivelazioni.
Certamente quello che più interessa sarà vedere questa strana collaborazione tra due personaggi simbolo del dualismo Bene / Male, costretti dagli avvenimenti a far fronte comune (con gioia sicuramente maggiore da parte del sorridente pagliaccio che di Batman).
Forse l’unica lamentela è quella riguardante la tempistica d’uscita, dovendo ora aspettare altri due mesi per vedere questa collaborazione prendere definitivamente piede.

Graficamente, come al solito, Jim Lee è una garanzia, mostrandoci un Batman imponente, focalizzando grande attenzione sui personaggi, senza risparmiarsi sui dettagli d’insieme, regalandoci vere perle come la maestosa veduta di Gotham City che apre la storia.

gotham jim lee

Tommaso Mellace

Cresciuto sin dalla tenera età a pane e videogiochi, passa i primi anni della sua vita eliminando astronavi su XataX e sparando raggi laser contro lumache aliene in Commander Keen 4, fino ad entrare in contatto con il variopinto mondo Pokémon, di cui è schiavo tutt’oggi. Grazie ad MTV conosce il mondo giapponese, bombardando il suo cervello di dodicenne con anime quali Trigun e Neon Genesis Evangelion, i cui effetti si riveleranno devastanti. La presa di coscienza dell’esistenza del fumetto americano sarà il colpo finale per la sua vita, che spazia oggi tra una missione di Metal Gear ed un numero di Batman. Appassionato anche di musica, passa il resto della giornata a suonare la sua chitarra elettrica, passando da un riff dei Megadeth al main theme di Legend Of Zelda. Dovendo prendere come punto di riferimento i dati immagazzinati nella sua testa, è autore di diverse trame per altrettanti diversi progetti. Il problema principale è la sua totale pigriza, che lo porta a non scrivere mai nulla di quello che immagina, con conseguente perdita totale di ogni buona idea. Si spera che adesso possa cambiare qualcosa.
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