Riportato alla luce un antichissimo Board Game di epoca romana

Come passavano il tempo i nostri lontanissimi antenati dell’età del ferro? A quanto pare un po’ come noi moderni nerd, ovvero giocando da tavolo. A dimostrarlo il ritrovamento di un set di dadi e pedine molto simili a quelle della dama, che sembrano riferirsi a quello che appare come un board game di circa 1700 anni fa.

Board game epoca romana
Il set completo
https://gizmodo.com/ancient-roman-board-game-found-in-norwegian-burial-moun-1843967620
Fonte: Università di Bergen

Parliamo dell’età del ferro,l e più specificatamente, dell’età del ferro romana, cioè del periodo in cui l’impero romano, nei primi secoli successivi all’anno zero, iniziò ad esercitare il suo potere sui popoli germanici che risiedevano nelle odierne Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Ed è proprio in quest’ultima che,vicino a un’antica e importantissima tratta navale mercantile, è stato rinvenuto un antenato dei nostri amati board game.

Un raro board game di epoca romana

Parliamo del sito archeologico di Ytre Fosse, situato nella Norvegia dell’ovest, e l’università di Bergen ha dichiarato di aver trovato una fossa circolare contenente i resti bruciati di molti oggetti che fanno pensare ad un individuo di alto rango cremato con i propri averi.

E tra questi sono stati rinvenuti in condizioni ancora decenti ben quattro oggetti longilinei riconducibili a dadi con quattro facce e 18 pedine da gioco.

Pedina
Le due facce di una pedina
https://gizmodo.com/ancient-roman-board-game-found-in-norwegian-burial-moun-1843967620
Fonte: Università di Bergen

L’università di Bergen sostiene nel comunicato inviato alla stampa che trovare oggetti di questo genere è molto raro sia in Norvegia che nel resto della Scandinavia e che probabilmente, appartenevano ad un gioco ispirato a Ludus Latrunculorum, un gioco da tavolo antico molto simile agli scacchi ed al più moderno Backgammon.

Il gioco sembra essere stato basato sull’utilizzo, oltre che delle pedine, di quattro dadi molto particolati, che consistevano sostanzialmente in dei cilindri con quattro facce sulle quali si trovavano dei cerchi puntati a rappresentare i valori di zero, tre, quattro e cinque.

Boardgame antico
Le quattro facce dei dadi
https://gizmodo.com/ancient-roman-board-game-found-in-norwegian-burial-moun-1843967620
Fonte: Università di Bergen

L’importanza della scoperta

Ed è stata proprio la presenza di questo gioco a far ritenere agli archeologi che la persona cremata nella fossa godesse di uno status elevato tra i suoi simili, dato che questo genere di giochi veniva di norma utilizzato per saldare i rapporti tra commercianti che percorrevano lunghe tratte come quella vicina al sito, la Nordvegen, che ha dato il nome al paese in cui si trova.

E chi giocava a questo genere di giochi dimostrava di avere tempo, profitto ed abilità dal momento che richiedevano pensiero strategico.

Ci pensate che quelli che oggi sono considerati dei poveri strambi che si chiudono in uno scantinato a tirare dadi, in passato sarebbero stati importanti strateghi.

Tutte le sfortune a noi millenial, eh.

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