Borderlands ci ha accolti così nel suo secondo episodio e si è fatto amare in molti altri modi. Le meccaniche che univano FPS ed RPG sono state indubbiamente uno dei motivi che ha fatto sinceramente apprezzare i titoli della serie, ma non direi che fosse il principale.
Responsabile dello sconsiderato amore che personalmente provo e che spero voi condividiate, per la serie è senza dubbio Stallone da Culo.
Cazzo, sì, avete capito bene. Certo, tutti abbiamo amato (PIÙ O MENO) il petulante Claptrap; e che dire di Jack il Bello che è poi il proprietario dell’inimitabile Stallone da Culo… Ma, capitemi: Stallone da Culo è un emblema di tutto quello che Pandora ha da offrire.
I personaggi del mondo di Borderlands sono caratterizzati alla perfezione, curati in ogni dettaglio, non sono mai scontati, ed hanno delle backstory fottutamente ben orchestrate… Per non parlare poi della trama degna di nota e del mood scanzonato e dissacrante in cui il gioco ci cala fin da subito
Borderlands: Live-action Pandora
Farò finta per un attimo di non avete niente da aggiungere riguardo al mio pony di diamanti preferito (ti voglio bene Stallone da Culo) e vi parlo seriamente della notizia che dovrei riportare.
Il mio entusiasmo è abbastanza condiviso, in fondo, da aver reso Borderlands 3 uno dei giochi di maggior successo del 2019… Ed è per questo che sinceramente credo che l’arrivo di un prodotto cinematografico o televisivo ambientato su Pandora fosse solo una questione di tempo.
E beh, adesso sappiamo anche che lo dirigerà Eli Roth.
Chi ci porterà su Pandora, dunque? Eli Roth all’orizzonte
Attore e regista poliedrico, Eli Roth è noto principalmente per diversi film horror e per aver dato la caccia ai nazisti in Bastardi Senza Gloria nei panni del sergente Donnie Donowitz (aka l’Orso Ebreo).
Non sappiamo niente riguardo a casting o date di uscita, ma le dichiarazioni di Roth ci fanno ben sperare.
Sono così eccitato di tuffarmi nel mondo di Borderlands e non credo potrei farlo con un miglior copione, team di produzione o studio. Abbiamo intenzione di produrre un nuovo classico, qualcosa che i fan del gioco ameranno, ma che possa anche trovare nuova audience globale.
Considerando che il copione è di Craig Mazin, che ha scritto quello dell’acclamata serie Chernobyl (di cui abbiamo ampiamente parlato qui)… Possiamo forse permetterci di non fremere?
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