Boris 5 è possibile: il maestro René Ferretti apre alla quinta stagione

Boris è sempre stata una serie televisiva che ha saputo catturare l’essenza dell’industria televisiva italiana in modo ironico e penetrante. Ma dopo quattro stagioni di successo, la domanda che tutti si pongono è: ci sarà una Boris 5? Francesco Pannofino, l’attore che ha reso indimenticabile il personaggio di René Ferretti, ha recentemente alimentato le speranze dei fan tramite un’intervista a Quotidiano.net.

Boris è un ritratto impietoso ma amato e irriverente dell’Italia

Prima di addentrarci nel futuro e nelle possibilità di Boris 5, è utile fare un passo indietro e ricordare cosa rende Boris una serie così unica. La serie non è solo una satira del mondo televisivo; è un microcosmo dell’Italia, con tutti i suoi difetti e le sue contraddizioni. Personaggi come René Ferretti, il regista pragmatico ma idealista, gli attori vanitosi come Stanis La Rochelle e Corinna Negri e le attrici raccomandate come “La fija de Mazinga” che lo circondano, sono diventati icone culturali.

Francesco Pannofino è un attore che ha guadagnato notorietà relativamente tardi nella sua carriera. Prima di Boris, era conosciuto principalmente come doppiatore di celebrità hollywoodiane come George Clooney e Antonio Banderas. Tuttavia, con Boris, Pannofino è diventato un volto riconoscibile, tanto da essere fermato per selfie nelle strade di Cortina. La sua interpretazione di René Ferretti è stata una svolta nella sua carriera, rendendolo un nome familiare in Italia.

boris 5
Il cast originale di Boris con la compianta Roberta Fiorentini, alias Itala, in prima fila

Il futuro della serie italiana: Boris 5 è nell’aria?

Recentemente, in un’intervista, Francesco Pannofino ha lasciato intendere che una quinta stagione di Boris potrebbe essere più di una semplice ipotesi. Dopo il successo della quarta stagione, rilasciata su Disney+, sembra che ci siano discussioni serie sulla possibilità di continuare la storia. “Stiamo pensando alla quinta serie“, ha detto Pannofino, aggiungendo che la decisione non è stata facile, soprattutto a causa della scomparsa di Mattia Torre, uno dei tre autori originali della serie. Va ricordato, tra l’altro, che sotto le righe la quinta stagione non è che un omaggio al compianto Torre.

Perché una quinta stagione sarebbe importante

Boris ha sempre avuto il dono di essere attuale, nonostante il passare degli anni. La serie ha visto una rinascita durante il periodo del Covid-19, con nuovi e vecchi fan che si sono riversati su piattaforme di streaming come Netflix per rivedere le vecchie stagioni. Una quinta stagione potrebbe non solo continuare a raccontare le vicende di René Ferretti e del suo team, ma anche esplorare nuovi temi e dinamiche sociali che sono diventati rilevanti oggi. La quarta stagione è stata illuminante perché ha saputo fare un riassunto, una sintesi precisa e calzante della modernità senza perdere i tratti irriverenti del vecchio Boris. SOno infatti stati inseriti argomenti propri dell’era della televisione moderna: lo streaming, l’algoritmo (contro cui si combatte) e il politicaly correct aumentato all’ennesima potenza.

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Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.
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