“La fine di Gaia non arriverà” cita l’omonima canzone di Michele Salvemini, in arte Caparezza, tratta dall’album Il sogno eretico. Oggi però non parliamo di musica, bensì dello Spazio. Qualche giorno fa abbiamo visto come il telescopio Hubble abbia scoperto un vero e proprio buco della serratura nell’Universo. Adesso vediamo un’altra scoperta, sempre un buco è, ma stavolta è un buco nero e nello specifico il più vicino alla Terra mai registrato. E cosa c’entra Gaia? Ve lo diciamo noi.
Gaia BH1 è il buco nero più vicino alla Terra. Ma è pericoloso?
Secondo gli astronomi e gli scienziati del campo, la nostra galassia ospita circa 100 milioni di buchi neri. Questi possono essere da 5 a 100 volte più massicci del nostro Sole, il che è comunque abbastanza insignificante rispetto al milione di masse solari di un cosiddetto modello “supermassiccio”. Finora, il buco nero più vicino alla Terra si trovava a 3000 anni luce di distanza, nella costellazione del Monoceros. Tuttavia, è stato appena detronizzato da Gaia BH1 trovato nella costellazione di Ofiuco.
Il buco nero Gaia BH1 dista precisamente 1560 anni luce dalla Terra, in un sistema binario. Cosa significa? Che una stella sta orbitando attorno ad essa. Questo buco nero ha però un’altra particolarità poiché si trova in uno stato dormiente. Non porta a sé, quindi, gli elementi che lo circondano. Quindi niente paura: né la nostra Terra né le stelle che possono trovarsi vicino al buco nero in questione sono in pericolo di essere inghiottite. A proposito, avete letto del buco nero che ha digerito una stella dopo tre anni?
A causa del suo stato dormiente e della sua massa ridotta di circa 10 volte quella del Sole, Gaia BH1 non è stata facilmente trovata dagli scienziati. Inizialmente è stata utilizzata la navicella spaziale Gaia, in grado di mappare accuratamente oggetti luminosi a distanza. Tuttavia, poiché il buco nero in questione non è molto luminoso, è stato anche necessario utilizzare il telescopio Gemini North alle Hawaii.
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