Negli Stati Uniti, il problema del razzismo è più vivido che mai a causa del caso Floyd, scatenante di una serie di proteste e rivolte come non si vedevano dai tempi di Martin Luther King
Purtroppo, però, dai tempi del pastore non sembra essere cambiato niente sul suolo americano che anzi, allude a un conflitto bellico in procinto di esplodere.
Questo stato d’emergenza ha bloccato numerose attività e aziende, tra queste abbiamo il settore dell’intrattenimento videoludico che inizia a subire i primi ritardi come lo slittamento della conferenza Sony e il ritardo della nuova stagione dei Call of Duty.
Call of Duty Warfare e Warzone: perché e nuove stagioni sono in ritardo
Che un gioco basato sulla guerra sia in ritardo a causa di un conflitto interno sarebbe ironico, se non fosse che nel 2020 ci si debba preoccupare ancora di quale sia il colore della tua pelle.
Ma del resto, nei nostri licei uno studente su tre crede ancora che l’omosessualità sia sbagliata o sia una malattia, il terrapiattismo dilaga e si pensa ancora che il Coronavirus sia causato dal 5G.
Ma la morte di George Floyd (conosciuto purtropppo come “l’uomo nero ucciso dalla polizia di Minneapolis”) è stata così spiazzante da essere da molti considerato come l’episodio che ha aperto il vaso di Pandora, costringendo il popolo a scendere in piazza e bloccare il paese.
Queste rivolte hanno spinto Infinity Ward a ritardare la nuova stagione di Call of Duty Modern Warfare e Warzone. L’annuncio è arrivato lunedì, in serata, sull’account tritter ufficiale del gioco.
La didascalia recita:
Pur non vedendo l’ora di giocare alle nuove stagioni di Modern Warfare, Warzone e Call of Duty: Mobile, crediamo che non sia il momento.
Posticipiamo i lanci della stagione 4 di Modern Warfare e della stagione 7 di Call of Duty: Mobile a data da destinarsi.
In questo momento è necessario, per coloro che parlano di uguaglianza, di giustizia e di cambiamento di essere ascoltati.
Le nuove stagioni del gioco sarebbero partite mercoledì 3 giugno, ma non è stata data ancora nessuna notizia ufficiale sul ri-pianificazione del rilascio.
Non solo Infinity Ward
La decisione di Infinity Ward è arrivata meno di 12 ore dopo che la Sony ha ritardato la conferenza per l’evento della Playstation 5, indicando anche in questo caso, che la causa del rinvio è da vedere negli eventi che stanno coinvolgendo le strade americane.
Questo rischia di mandare a monte anche il progetto Summer Game Fest che andava a sostituire l’E3 a causa della pandemia.
Sony, in merito alla vicenda, ha dichiarato:
Abbiamo deciso di posticipare l’evento PlayStation 5 in programma per il 4 giugno. Sebbene comprendiamo che i giocatori di tutto il mondo siano entusiasti di saperne di più su PS5, non riteniamo che sia il momento di festeggiare, vogliamo fare un passo indietro e consentire più spazio a chi ha bisogno di voce in questo momento.
Parlando di Call of Duty Warzone, è paradossale parlare di ritardo per una guerra civile dato che il gioco è riuscito ad unire il popolo dei videogiocatori di tutto il mondo mettendo fine alla Console War (la guerra che vede in lotta da anni i giocatori Playstation, Xbox e PC).
Warzone, infatti, è uno dei pochissimi giochi Cross-Play che permettono a giocatori di piattaforme diverse, di giocare comunque insieme – io stesso gioco con giocatori Playstation e PC pur avendo una Xbox One S.
Vediamo come la situazione si evolverà nelle prossime ore.
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