Il Castello degli Eltz: la dinastia che resiste da 850 anni

Un castello medievale, ancora oggi abitato dai discendenti di una linea feudale

Il mondo è pieno di straordinarie bellezze e a dimostrarlo è uno dei castelli più affascinanti della Germania: il Castello degli Eltz. Parliamo di una dinastia che resiste da 850 anni, fin dagli albori medievali. Questa tipologia di roccaforte infatti è il risultato degli sforzi di ben 3 famiglie ed è uno degli edifici meglio tenuti e soprattutto, ancora in “attività”.

Il castello degli Eltz

Il Castello degli Eltz
Il Castello degli Eltz

Sito in Germania, a ridosso di una rupe di ben 70 metri e con uno scenario da fiaba, si trova il castello appartenente alla dinastia Eltz e rappresenta l’emblema della storia e della cultura del paese.

Il castello è circondato su 3 lati dal fiume Mosella, tra Coblenza e Treviri. E’ appartenuto a ben 33 generazioni, dal XII secolo fino ai giorni nostri.

La fitta vegetazione che lo circonda, rende lo scenario fiabesco. Dalle cime degli alberi su cui si erge, spuntano i tetti a punta caratteristici dei castelli del periodo e per anni è stata una fortezza inespugnabile.

interni castello eltzIl ponte in pietra è la via che conduce all’interno del castello degli Eltz, caratteristico e particolare; esso comprende una sala degli stendardi della famiglia Rodendolf, armature e dipinti di vario genere delle 3 famiglie e una sala dei cavalieri. Un pò alla Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda!

Sono conservati anche cimeli e opere d’art3 del’epoca medievale, oggetti storici e utensili di quel tempo che ne ricordano lo scenario.

Il castello racchiude lo stile delle tre le famiglie che hanno partecipato sua alla costruzione nel corso del tempo, rendendolo così unico nel suo genere ma soprattutto permettendo alla struttura di sopravvivere per ben 850 anni e nelle ottime condizioni in sui si trova.

La storia degli Eltz e del castello

Castello degli Eltz
Castello degli Eltz, veduta anteriore

Il castello apparteneva a una nobile famiglia: i Von Und Zu Eltz. L’edificio è di una tale imponenza che una sola famiglia non avrebbe avuto la possibilità – più che altro economica – di costruirlo. Infatti, era uso comune riunire più famiglie feudali e costruire una dimora dove queste avrebbero potuto convivere in un unico maniero.

La fortezza è quindi il risultato dello sforzo di queste 3 linee familiari degli Von Eltz: i Rubenach, i Rodendolf e i Kempenich. Fa tanto la serie “Il trono di spade”!

armeria castello degli eltzI 3 stili rappresentano le dinastie del castello, come in GoT con “Roccia del Drago” e la “Fortezza Rossa” ad Approdo del Re, dove i background della sala principale cambiava a ogni Re e Regina che sedeva sul Trono di Spade. Nel castello tedesco invece abbiamo:

  • gli arbori dello stile gotico di Lancillotto e Guglielmo della casata Eltz-Rubenach;
  • lo stile tardo gotico della casata Rodendorf;
  • lo stile pre-rinascimentale, nel 1530, della casata Kempenich, dove ancora oggi risiedono.

Purtroppo la dinastia Eltz si estinse nel tardo 1700. Nel 1815 con la vendita delle proprietà della linea dei Baroni Von Eltz Rubenach, il conte Ugo Filippo divenne unico proprietario della fortezza e le proprietà degli Eltz furono ereditate dai Kempenich.

Castello degli Eltz
Il Castello degli Eltz nello scenario invernale
La storia dell’eredità che va dagli inizi del 1200 fino al tardo 1800, è lunga ed intricata, passando tra: elezioni delle casate e guerre, l’elettorato Filippo Carlo di Magonza che divenne tra i principi cattolici più potenti dell’epoca, tra alleanza sciolte e nomine di altri componenti della famiglia Eltz che portarono vittorie e privilegi imperiali. C’è tanto da raccontare e il castello è testimone di tutti e molti altri cambiamenti.

Il castello degli Eltz è oggi visitabile e meta turistica per la sua imponenza e ottimo stato di conservazione, il risultato di accordi e alleanze tra famiglie feudali e testimonianza di un’epoca difficile ma affascinante.

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Tiziana

Difficilmente avvisterete questa donzella in città. Ama la natura e tutto ciò che ne fa parte ma non mettetela alla prova; farebbe di tutto per salvare il pianeta Terra, non si direbbe altrettanto per alcuni umani. Adora gli animali a tal punto da aver sviluppato un linguaggio che usa per comunicare esclusivamente con la fauna. E’ costantemente in compagnia dei suoi più fedelissimi collaboratori: Mirko e Billy. Laureata in Scienze Naturali, nel tempo libero decide di condividere le sue conoscenze con il Bosone. A proposito, Billy e Mirko non sono umani. Sono i suoi zupi.
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