Come scegliere l’hosting Worpress giusto per il tuo sito

Come spesso ci è capitato di dire, creare un sito web non è facile come può sembrare nonostante Wordpress faciliti di parecchio il compito “tecnico”. Tant’è che la barriera che spesso si interpone tra neofiti e il lavoro già finito, è la scelta dell’hosting. Infatti, se l’url del dominio corrisponde all’indirizzo di casa, l’hosting è proprio la struttura al cui interno viene codificato il prodotto come un blog, un e-shop o quant’altro. Quindi, la domanda drammaturgica di questo articolo, a cui cercheremo di dare una risposta soddisfacente, è: come possiamo individuare la caratteristiche migliori in una compagnia di hosting, per la nostra iniziativa digitale?

Ebbene, il web offre ormai diverse soluzioni ma come normalmente accade, un abito elegante lo è solo se della misura di chi lo indossa. Per iniziare è necessario fare una distinzione fondamentale tra gli utenti che non dispongono ancora di un sito e vogliono iniziare da zero e chi, invece, svolge già uno o più progetti online. Da un punto di vista delle esigenze, il primo range di fruitori non ha uno storico al quale l’hosting deve saper rispondere. Con questo intendiamo soprattutto l’uso di risorse che la macchina dovrebbe essere in grado di offrire per non incappare in problemi di navigazione lenta, se non peggio in crash e interruzioni di varia natura. Nel secondo tratto, invece, abbiamo chi al contrario, ha già dell’esperienza in questo settore e dunque potrebbe essere alla ricerca di funzionalità ben definite, volendo evitare così tutte quelle soluzioni che includono, per esempio, un supporto passo-passo alle piccole imprese che si stanno approcciando alla propria digitalizzazione per la prima volta. Sono proprio queste le compagnie che Comecreareunblog.org consiglia agli individui alle prime armi. La spiegazione è semplice: l’hosting Wordpress per il tuo blog è un servizio che può e deve guidarti in tutta l’esperienza, anche nella scelta delle caratteristiche tecniche.

Normalmente, un sito appena nato non genererà traffico, quindi risulterà più utile capire come approcciarsi ed evolversi durante i passi iniziali che puntare direttamente all’acquisto di un server le cui prestazioni possono potenzialmente ospitare progetti molto visitati. Senza la certezza di successo, è meglio che ad inizio percorso, quando il proprio sito è di sicuro poco conosciuto, si punti a una soluzione che basti ad avviare la propria digitalizzazione, meglio se con l’ausilio degli strumenti necessari per capire come farsi strada in questo mondo. Tra le compagnie più in voga abbiamo Siteground, Godaddy, Keliweb, tutte molto attrezzate con guide e approfondimenti per i meno esperti. Solo successivamente, quando ormai il progetto sarà partito e avrà maturato l’attenzione idonea ai propri obiettivi, sarà possibile considerare una migrazione o l’upgrade dei tool con cui rispondere a esigenze più specifiche. La cosa importante è essere consapevoli che avere un sito web è tutto un divenire, invece che di possedere un oggetto semplicemente statico.

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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