Finalmente anche l’ultimo numero italiano di Convergence è arrivato nelle nostre edicole e fumetterie. Questo numero 4 (che contiene Convergence 7 e 8 dell’edizione americana) segna la fine del maxi evento che ha coinvolto gli universi DC in una lotta senza quartiere sul pianeta Telos.
Terminato l’evento, si apre una nuova fase per i supereroi DC Comics, in un multiverso di possibilità (citazione simpatica, ah ah ah…).
Avevamo precedentemente lasciato la situazione nel pieno della battaglia, con i due schieramenti pronti a fronteggiarsi: da una parte le forze di Deimos (accresciute sempre più di numero, dopo aver reclutato diversi eroi con la promessa della libertà; tra questi possiamo notare Lex Luthor, Grodd, Deathstroke, Black Adam), dall’altra gli eroi che precedentemente erano stati protagonisti di diversi eventi sul pianeta (e che abbiamo già visto nei vari Tie-In).
Allo stesso tempo, Telos continua ad apparire nell’universo New 52, con i vari supereroi a noi conosciuti che si interrogano sul da farsi, mentre osservano impotenti l’incursione del pianeta.
La battaglia intanto infuria senza esclusione di colpi, regalandoci tavole in cui i lettori più accaniti potranno ritrovare diverse versioni degli eroi DC.
Oltre a qualche citazione grafica: non so voi, ma a me questa scena ricorda molto una copertina di Crisi Infinita.
Tanto esteso è il campo di battaglia, allo stesso modo nessuno sembra prevalere sull’altro; almeno finché l’ingresso di Telos, insieme al suo “protetto” Dick Grayson, non darà una scossa agli eventi: Deimos infatti si concentrerà ad attaccare il suo antagonista, lasciando gli eroi alla loro battaglia. Yolanda, intanto, riuscirà a captare le sue intenzioni ed a renderne partecipi le parti in battaglia: tutto quello che infatti Deimos ha in mente è portare gli eroi alla morte, per restare l’unico dominatore incontrastato.
Contro questa possibilità, gli eroi fanno fronte comune, chiedendosi ancora cosa sia possibile fare contro un nemico tanto potente e virtualmente inarrestabile. Ed è proprio qui che un solo personaggio ruba la scena.
Forse vi sareste aspettati una fine più lunga, più combattuta, più tragica per il cattivo della storia, ma non è così: carico d’odio nei confronti di Deimos, Hal Jordan (il Green Lantern / Parallax di Ora Zero) elimina definitivamente il suo nemico con un raggio di energia del suo anello.
Una dimostrazione di potere e forza bruta che serve forse più al lettore che ai personaggi stessi.
Ma il rimedio pare essere peggiore del danno stesso: ucciso Deimos, tutta l’energia che aveva precedentemente assorbito dai viaggiatori del tempo viene liberata, in un’onda distruttiva che investe l’intero universo. Persino il Grande Oracolo ne viene colpito e si disintegra al contatto, facendo intendere solo una cosa: il futuro è ora completamente oscuro, ogni strada è aperta.
Toccherà ad altri eroi fare la loro mossa per salvare la situazione: Booster Gold, Goldstar e Waverider comprenderanno come l’unico modo per tornare alla normalità sia quello di chiedere aiuto all’essere che ha dato il via a tutto: Brainiac.
Brainiac, tornato libero, spiega agli eroi – ed al lettore – di aver cercato, dopo aver assistito agli eventi di Flashpoint, di immagazzinare quanta più conoscenza possibile del Multiverso, finendo però per trasformarsi in maniera mostruosa a causa delle radiazioni assorbite nel suo viaggio.
Liberato allora Telos dal suo legame con il suo pianeta natale, Brainiac procede a ricostruire le città di ogni linea temporale, canalizzando e liberando tutta l’energia rilasciata da Deimos, sperando che questo possa farlo tornare alla normalità; ricostruisce tutto tranne Terra-2, la prima ad essere distrutta all’inizio dell’evento, proponendo agli eroi di scegliere un’altra Terra come loro casa.
Ma il suo piano viene bloccato dalla presenza, nelle linee del Multiverso, di un singolo evento catastrofico: la prima Crisi – la Crisi Sulle Terre Infinite – è un evento che costituisce un punto fermo troppo grande che, se lasciata al suo stato ed alla sua normale risoluzione, impedirà di ricostituire gli universi. L’unica soluzione è allora cambiare l’esito della crisi.
Prendetevi un secondo di tempo per metabolizzare la cosa.
Cambiare. L’esito. Della. Crisi.
Parallax (Ora Zero), Superman (pre-Flashpoint con moglie e figlio), Flash e Supergirl (della normale linea temporale della Crisi) vengono allora mandati ad operare il cambiamento, agendo per modificare gli eventi.
E, come possiamo vedere, così è.
Una sola cosa resta allora da fare: liberato Telos, gli unici a restare sul pianeta deserto sono i supereroi di Terra-2. Ma non solo.
Prima di essere finalmente libero, Telos trasporta il pianeta nell’universo in cui la vecchia Terra-2 era situata, lasciandolo come nuova casa ai sopravvissuti. Grazie ai suoi poteri, Alan Scott fa tornare il Verde e richiama dallo spazio i naufraghi scappati prima della catastrofe. Terra-2 torna ad esistere.
E con questo si conclude Convergence!
Un maxi evento che riporta la grande varietà a cui eravamo precedentemente abituati nell’universo DC: ora tutte le Terre esistono allo stesso tempo, comprese tutte le varianti che avevamo visto nel precedente Multiversity di Grant Morrison.
Difficile dirci cosa ci riserverà il futuro.
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