Sono molti gli individui che, data la situazione di restrizione e di fermo delle attività produttive, stanno tentando di tornare alle proprie residenze. Molti hanno residenza in sicilia, ad esempio, ma vivono in altre regioni per lavoro. Le persone che hanno tentato di tornare a casa propria sono centinaia e molte di loro, soprattutto quelle che avevano a seguito famiglie con anziani e minori, hanno potuto raggiungere l’isola.
Alle ultime 150 che hanno fatto questo tentativo da un’ordinanza restrittiva del governatore della Regione Sicilia, che ha ritenuto giusto bloccare gli spostamenti non necessari come l’ultimo decreto ha richiesto di fare.
Molti degli automobilisti con famiglia al seguito hanno raggiunto Villa San Giovanni, ma lo spostamento non è stato ritenuto in regola con le disposizioni per il contenimento del COVID-19. Il comune in questione è il principale terminal per imbarcarsi per l’isola e proprio pochi giorni fa Caronte&Tourist, per contenere la diffusione del virus, aveva comunicato il nuovo calendario riducendo le corse (su pellaro.net puoi consultare gli orari dei traghetti Villa Messina).
Traghettare o non traghettare
L’intervento risolutivo è giunto grazie a una coordinazione di istituzioni locali, forze dell’ordine e prefetture, che hanno permesso il trasferimento delle persone bloccate da Villa San Giovanni a Reggio Calabria. Dopo due giorni di blocco circa 50 persone, che componevano i nuclei familiari con minori ed anziani, hanno raggiunto la Sicilia viaggiando verso il porto di Tremestieri, in provincia di Messina, dove rimarranno in isolamento all’Hotel Europa. Le altre 100 persone giunte sul posto sono rimaste bloccate a Reggio Calabria.
Le proteste che inizialmente si sono attivate da tali persone hanno creato dei momenti di tensione con la polizia, ma la situazione sembra essersi placata. Gli individui rimasti bloccati non erano autorizzati agli spostamenti e oltre ad essere bloccati hanno subito denunce per il loro comportamento. Grazie all’assistenza del personale della protezione civile, della polizia metropolitana e delle forze dell’ordine, però, alcune persone hanno già trovato una sistemazione nel Grand Hotel Excelsior di Reggio Calabria, dove hanno passato la notte. Con tutta probabilità anche gli altri saranno sistemati lì per una quarantena di 14 giorni.
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