Come da classica tradizione internettiana, la notizia circa il nostro “cugino rosso”, ovvero Marte, ha fatto travasare molta più acqua di quella che in realtà è stata scoperta.
Proprio così, in realtà non è stato fatto nessun rinvenimento epocale!
Vi spieghiamo sinteticamente cos’è successo.
Quello che è stato osservato è la presenza di sali idrati, tracce di colate che ci suggeriscono che deve esserci stata dell’acqua salata.
E’ importante capire come l’acqua sia solo un riferimento al passato del pianeta perchè con un’atmosfera così fragile e alle alte temperature marziane, non può esistere allo stato liquido.
Al massimo potrebbe comparire per qualche istante siccome evaporerebbe subito dopo.
Nonostante tutto, abbiamo un’eccellente conferma di quanto già osservato in passato.
Ricordate il rilevamento di vita batterica in questo articolo?
In verità, la comunità scientifica era già a conoscenza del fatto che su Marte fosse presente una quantità consistente di acqua (a strati di ghiaccio) nelle profondità del suolo. La vera novità è che non si erano mai osservati dei sali idrati sulla superficie prima d’ora.
Dunque si tratta piuttosto di una conferma! Le immagini scattate dal satellite Mars Reconnaissance Orbiter mettono la firma su quelle che prima erano “solo” delle evidenze.
Questo aumenta le possibilità che sul Pianeta Rosso possano esserci colonie di microbi ma, l’ospitare queste forme di vita elementare non rende più facile un eventuale sbarco dell’uomo e non lo giustifica (siccome l’acqua salata non è potabile).
Si riparte da dove si era rimasti.
Informazioni rilasciate dall’astrofisico dell’Accademia dei Lincei, Giovanni Bignami, in un’intervista a lastampa.it
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