Dopo una lunga attesa, finalmente il quarto numero della miniserie Dark Knight III: The Master Race è giunto sugli scaffali dei negozi americani, dopo due mesi di distanza dal precedente. Ed ovviamente non potevamo perdere altro tempo.
Come al solito, è bene ricordare che la serie è per ora disponibile solo sul mercato statunitense; quindi, a meno che non stiate seguendo la serie dall’originale, questo articolo contiene massicce dosi di SPOILER.
Dove eravamo rimasti?
La situazione era precipitata completamente nel numero precedente: dopo l’ultimatum dei Kryptoniani e la comparsa di Kara, figlia di Superman e Wonder Woman, schierata con il nemico, tutto sembra ora andare ancora più a rotoli. Ma forse c’è ancora tempo per iniziare a sperare.
Ray Palmer – Atom – è “morto” alla fine del secondo numero… o almeno così sembrava. Lo vediamo ora spaesato, precipitare in un buio infinito, circondato da una miriade di costrutti atomici…
Conoscendo il personaggio e le sue capacità, non ci vuole molto a capire cosa gli sia successo, invece di essere morto.
Intanto, Superman è costretto ad affrontare sua figlia, mentre il mondo – Batman compreso – non può fare altro che restare a guardare.
Completamente inerme davanti al sangue del suo sangue, Kal-El cerca, inutilmente, di far ragionare Kara, finendo solo per essere massacrato davanti agli occhi del globo.
Spinto dal combattimento fino alle porte della Fortezza Della Solitudine, ormai completamente privo di forze, L’Uomo d’Acciaio viene accusato dai suoi compagni di aver tradito il suo popolo e di essersi arreso al vivere con i terrestri; dopo essere stato completamente ricoperto dalla materia nera di Quar, viene allora attaccato da tutti i kryptoniani, che sciolgono il campione della Terra e la fortezza tra i ghiacci.
Non contenti della vittoria sull’eroe più potente del pianeta, Quar ed i suoi chiedono a Gotham City, dietro minaccia di un altro attacco atomico, come già visto nel terzo volume, di consegnargli Batman, che per primo si era opposto a loro apertamente.
Accecata dalla paura, la popolazione di Gotham si ribella allora all’ordine pubblico, chiedendo alla polizia di catturare e consegnare Batman agli aggressori. Peccato che il vecchio Bats non sembri essere della stessa idea…
Questo quarto numero può essere considerato forse come un anello di congiunzione tra la precedente entrata in azione della vera minaccia e la battaglia incombente, prendendo tempo senza disdegnare azione ed avvenimenti molto importanti – parliamoci chiaro: a meno che non ci sia una soluzione nei prossimi numeri, l’Azzurrone è morto. Punto.
Con l’uscita – almeno sembra – di Superman dai giochi, tutto ricade solo sulle spalle di Batman e degli eroi rimasti, che intanto vengono presi di mira dagli invasori, come ci mostra una scena con protagonista Flash (con indosso ancora il costume sfoggiato in The Dark Knight Strikes Again).
Dark Knight Universe: Batgirl #1
Come ogni uscita della miniserie, anche qui abbiamo le pagine finali dedicati al “numero 1” di un personaggio del Dark Knight Universe milleriano.
Particolarmente importante ci sembra questa aggiunta, in quanto la protagonista è Batgirl – non la classica Batgirl, come tutti potremmo pensare bensì Carrie Kelley, “promossa” proprio nelle pagine di questo quarto numero (dopo essere stata prima Robin in The Dark Knight Returns e poi Catgirl nel seguito).
Sfoggiando un costume dalle colorazioni inusuali, Batgirl compie la “missione” affidatagli da Batman, facendosi largo tra la folla scatenata ed in preda al panico. Proprio nelle ultime pagine, comprendiamo cosa il vecchio Bruce l’abbia mandata a fare. O “chi” abbia mandato a chiamare.
Sembra sia in programma una bella rimpatriata di vecchi amici.
Intanto, senza essere notato da nessuno, sembra che il vecchio Ray abbia avuto un’illuminazione proprio nell’ultima pagina…