Diario dal Cosenza Comics – Giorno 1

È cominciato ieri il Cosenza Comics e noi del Bosone non potevamo mancare. Ma se l’anno scorso siamo stati guizzanti “intrusi”, quest’anno abbiamo la nostra bella postazione, il nostro banchetto… insomma, siamo presenti con uno stand tutto nostro.

La cosa ci riempie di gioia anche se, chi c’è passato lo sa, fare lo standista per 12/13 ore al giorno, alzarsi presto per preparare tutto e tornare tardi per chiudere, non è una passeggiata di salute. Infatti volevamo fare questa prima pagina di diario ieri sera ma, vista la grande spossatezza, abbiamo preferito prima farci una buona notte di sonno per evitare che l’articolo assomigliasse ad una accozzaglia di parole sconnesse.

Quindi, tuffiamoci a bomba in questo primo giorno, ormai trascorso, del Cosenza Comics. Girando fra gli scrigni della Città dei Ragazzi si ha l’impressione, a prima vista, che ci sia meno “robba” dell’anno scorso. In realtà non è così: gli eventi e gli stand ci sono lo stesso, ma sono organizzati in spazi più liberi e vivibili, gli eventi organizzati in modo da sovrapporsi il meno possibile: insomma, un Comics “a misura di nerd”, se gli amici del Cosenza Comics ci perdonano l’uso di un nostro abituale slogan per descrivere la loro fiera.

Alcuni eventi del Cosenza Comics

Tante le attività – spazi espositivi, disegnatori, tornei di FIFA e LoL, sui quali puntiamo ad aggiornarvi comunque nei prossimi giorni – ma noi abbiamo seguito soprattutto due eventi, tenutisi nello scrigno giallo, che il pubblico ha particolarmente apprezzato:

Adrian Cosenza comics– l’incontro con Adrian Fartade di Link4Universe dedicato alla fantascienza, dove la divulgazione scientifica è ridiventata quel piacere della scoperta, delle curiosità nascoste, grazie alla verve di Adrian e alla sua disponibilità – Adrian infatti è poi passato al nostro stand per una piacevole chiacchierata che nei prossimi giorni vi mostreremo;

Marco Mete Cosenza Comics– e poi il successivo incontro con Marco Mete, attore e storico doppiatore, fra gli altri, di Robin Williams, che con il suo trasformismo vocale ha raccontato la sua storia e il mondo del doppiaggio in generale. Avremmo voluto fargli una domanda su Doctor Who – è lui che presta la voce a Peter Capaldi nella versione italiana – ma un altro impegno ci ha impedito di farlo…

L’altro impegno è stato… il nostro talk. Sì, perché abbiamo avuto la brillante idea di incontrare anche noi il pubblico per parlare di comunicazione sul web: la nostra esperienza, quello che abbiamo imparato col Bosone, abbiamo voluto metterlo a disposizione, brevemente, a quanti pensano di avventurarsi nell’internet.

Infine, serata dedicata al concerto dei G.O.-P-S. che, non lo ricorderemo mai abbastanza, sono i vincitori del Cartoon Music Contest del Lucca Comics e che, per una sera, hanno “giocato in casa”.

Questo quanto successo ieri. Ma oggi e un altro giorno pieno di attività al Cosenza Comics. Pertanto vi invitiamo a guardare il programma della fiera e a passare fra gli scrigni colorati della Città dei Ragazzi e magari, se volete, dal nostro stand nello scrigno rosso. Vi aspettiamo.

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Mario Iaquinta

Nato da sua madre “dritto pe’ dritto” circa un quarto di secolo fa, passa i suoi anni a maledire il comunissimo nome che ha ricevuto in dote. Tuttavia, ringrazia il cielo di non avere Rossi come cognome, altrimenti la sua firma apparirebbe in ogni pubblicità dell’8×1000. Dopo questa epifania impara a leggere e scrivere e con queste attività riempie i suoi giorni, legge cose serie ma scrive fesserie: le sue storie e i suoi articoli sono la migliore dimostrazione di ciò. In tutto questo trova anche il tempo di parlare al microfono di una web-radio per potersi spacciare per persona intelligente senza però far vedere la sua faccia. Il soprannome “Gomez” è il regalo di un amico, nomignolo nato il giorno in cui decise di farsi crescere dei ridicoli baffetti. Ridicoli, certo, ma anche tremendamente sexy, if you know what I mean…
Pulsante per tornare all'inizio