Si può recensire un’opera di Douglas Adams? Probabilmente no. Perché? Se lo chiedete non conoscete l’autore di Guida Galattica per Autostoppisti.
Ma vogliamo provarci comunque, e siamo qui a parlarvi di Dirk Gently: Agenzia di Investigazione Olistica, serie tv tratta dalle novelle del compianto Adams; questo perché riteniamo che la serie non abbia avuto la risonanza che merita e ve ne vogliamo parlare senza fare spoiler.
Storia Editoriale
La vicenda editoriale di Dirk Gently è piuttosto travagliata. Il primo romanzo omonimo è stato pubblicato nel 1987, seguito poi da un secondo nel 1988; il terzo ed utlimo è stato pubblicato postumo nel 2002.
Nel 2012 BBC Four ha azzardato un primo timido tentativo di trasposizione televisiva delle vicende dell’Investigatore Olistico; i tempi evidentemente non erano maturi e la serie è stata cancellata dopo soli quattro episodi.
Nel 2016 BBC America, in collaborazione con quel colosso di Netflix, ha prodotto un nuovo adattamento televisivo, distribuito in Italia da Netflix a partire dall’11 dicembre 2016. Rinnovato per una seconda stagione, è stato poi cancellato; chissà che in futuro non si senta di nuovo parlare di Dirk e delle sue strane avventure, per avere una fine dignitosa.
Dirk Gently: La Serie Netflix
La serie ha come protagonista Dirk Gently, interpretato da Samuel Barnett, che si autodefinisce detective olistico; al grido di “Ogni cosa è collegata”, Dirk ritiene di essere chiamato dal fato a risolvere insensati misteri, credendo fermamente di non dover fare altro che aspettare che gli indizi compaiano da soli. Ad aiutare Dirk c’è Todd Brotzman (Elijah Wood), che più che un aiutante vero e proprio è un ragazzo la cui vita stava andando a rotoli e che si trova per caso coinvolto nel caso di Dirk. Inutile dire che secondo l’opinione dell’investigatore, Todd è destinato ad essere suo assistente perché ogni cosa è collegata.
Non aspettatevi una trama semplice e lineare; Dirk Gently: Agenzia di Investigazione Olistica è la classica serie che vi fa dire, per i primi sei episodi, “non ho capito nulla!”, e negli ultimi due “AAAAAAAAAAAHHHHHH!”. Più storyline coesistono lungo gli episodi in entrambe le stagioni e apparentemente nessuna di queste sembra avere a che fare l’una con l’altra; ci si chiede spesso dove gli sceneggiatori vogliono andare a parare fino agli ultimi due episodi, dove avviene la quadratura del cerchio; più o meno, perché come in ogni storia di Adams che si rispetti anche il finale ha la sua buona dose di non sense.
E quindi che fare? Niente! Godetevi la serie per quello che è: diciotto episodi all’apparenza senza senso, infarciti di quello humor inglese così adamsiano, di quel non sense che fa tanto amare la Guida Galattica per Autostoppisti, sapendo però che tutto è collegato per davvero (e non solo perché lo dice Dirk), e che alla fine tutto sarà spiegato. Tutto, dai viaggi temporali agli squali gatti, dalla trasmigrazione di anime agli assassini olistici, alle bacchette magiche e alle persone chiuse in un albero.
I protagonisti
L’interpretazione dei due protagonisti è eccellente; da un lato Samuel Barnett è fastidiosamente perfetto, con le sue espressioni al limite della psicopatologia e il suo incessante, incrollabile ottimismo; dall’altro Elijah Wood fa con Todd un lavoro magistrale: reagisce esattamente come reagiremmo tutti noi (o quasi) di fronte ad una situazione così assurda; rifiuta a priori di credere a tutto quanto. Il graduale passaggio dall’incredulità, alla rassegnazione e alla successiva accettazione che le cose siano esattamente come sembrano, va di pari passo con la maturazione del rapporto tra i due, che sfocia in una sincera amicizia.
Dirk Gently non è una serie che può incontrare i gusti di tutti; ma se amate Douglas Adams, se vi piacciono il non sense e lo humor britannico, le serie ben girate e non vi crea nessun problema il fatto di non aver capito nulla alla fine di un episodio, Dirk Gently: Agenzia di Investigazione Olistica fa per voi! Datele una chance!
Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!
Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].
Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.