Spunta il disegno di un drago alato da un camino. E se dietro ci fosse Leonardo da Vinci?

Un misterioso disegno a carboncino, raffigurante una creatura fantastica, è riemerso dalle ombre di un antico camino a Vinci, la cittadina toscana che ha dato i natali a uno dei più grandi geni della storia: Leonardo da Vinci. La scoperta è avvenuta in un edificio a pochi passi dal Castello dei Conti Guidi e sembrerebbe star scatenando un acceso dibattito tra gli esperti sulla possibile attribuzione dell’opera al maestro rinascimentale.

Un disegno misterioso riaccende l’ipotesi di Leonardo da Vinci

Il disegno, realizzato con tratti decisi, ritrae una pistrice, un drago marino dalla forma serpentina e con un corno di narvalo sulla fronte, che sorregge uno stemma. Lo stile richiama fortemente la cultura figurativa fiorentina del tardo Quattrocento, con evidenti rimandi alle opere di artisti come Donatello, Paolo Uccello e i fratelli Pollaiolo, celebri per le loro rappresentazioni di creature mitologiche.

Ma perché sembra che che dietro questa figura ci sia proprio la mano di Leonardo?

Due indizi sembrano supportare questa ipotesi. Primo, documenti storici attestano la presenza dell’artista a Vinci nel 1478, proprio nel Castello dei Conti Guidi, a un passo dall’edificio in questione. Secondo, l’immobile apparteneva all’epoca alla famiglia Bracci, legata da tempo ai Da Vinci da stretti rapporti.

un drago marino alato disegnato con il carboncino e trovato a vinci, di possibile attribuzione a leonardo da vinci

Non sarebbe dunque inverosimile immaginare un Leonardo alle prime armi intento a sperimentare la sua arte su una superficie insolita come la cappa di un camino, magari proprio nella dimora di amici e conoscenti.

Gli esperti sono al lavoro per cercare tracce che possano confermare o smentire la paternità leonardesca, con la doverosa cautela ovviamente vista l’importanza della notizia.

Ma cosa accadrebbe se l’attribuzione fosse confermata?

Il disegno rappresenterebbe certamente un nuovo tassello nel corpus artistico del maestro, ma anche uno sguardo inedito sulla sua fase giovanile che, come ci insegnano i libri di storia dell’arte (se li avessi studiati a dovere), è caratterizzata da ardite sperimentazioni e da una profonda fascinazione per il mondo naturale e fantastico.

Potrebbe essere dunque un indizio di come Leonardo avesse in realtà anticipato quell’attenzione scientifica ai dettagli anatomici che avrebbe contraddistinto tutta la sua opera.

Gianluca Cobucci

La sua vita è cambiata quando ha letto una frase di William Edwards Deming: "Senza dati sei solo un'altra persona con un'opinione". Da quel momento ha iniziato a leggere e approfondire perché ha fame di conoscenza. Sa a memoria "Il Silmarillion" e cerca di diventare uno Jedi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio