Esistono due categorie di amanti del cinema, quelli che amano vedere il film in lingua originale e sottotitolato e quelli che amano vedere un film con il doppiaggio nella propria lingua.
Secondo le stime di Netflix questi ultimi sono in maggioranza. La piattaforma offre la visione di film e serie TV sia in lingua originale sottotitolata sia nella versione doppiata.
Nel caso de “La Casa di Carta” il 36% degli spettatori americani ha scelto di vederla doppiata e una percentuale minore ha scelto i sottotitoli.
La questione del doppiaggio nasce molto presto nel mondo del cinema. Il cinema muto si limitava a tradurre i titoli o le poche parole scritte, ma con l’arrivo del sonoro tutto cambia e il problema della comprensione nelle varie lingue diventa reale.
Prima del Doppiaggio e dei Sottotitoli
Prima dei sottotitoli e del doppiaggio, si risolveva il problema attraverso un sistema piuttosto macchinoso: il film veniva recitato più volte nelle varie lingue per il mercato europeo.
A volte capitava che si utilizzassero comparse di lingua straniera, quella in cui si girava il film, altre volte gli attori muovevano solo la bocca e delle comparse fuori scena recitavano le frasi nella loro lingua originale.
Oggi molti di questi film sono andati perduti, ma in alcuni casi hanno lasciato un’impronta importante come per i film di Stan Laurel e Oliver Hardy i cui doppiaggi nelle altre lingue hanno lasciato una simpatica impronta che i doppiatori hanno dovuto mantenere.
Dal 1930 il doppiaggio diventa la scelta preferita soprattutto per i mercati europei perché i vecchi metodi erano piuttosto costosi.
Il doppiaggio rimane la scelta preferita per paesi come Italia, Francia Germania e Spagna invece i sottotitoli sono preferiti in mercati più piccoli come Scandinavia, Paesi Bassi, Portogallo, Balcani.
Esistono le eccezioni del mercato ceco ed ungherese che, pur appartenendo ad un mercato piccolo, preferiscono il doppiaggio.
La scelta del doppiaggio è sia economica che culturale. Alcuni paesi che preferiscono ascoltare il film nella propria lingua lo fanno per una sorta di orgoglio culturale e nazionale come nel caso della Francia.
Poi ci sono paesi come Spagna Germania e Italia che, a causa delle dittature subite, hanno vissuto la censura delle lingue straniere.
Esistono doppiatori che godono di fama propria e, a volte, doppiano spesso un solo attore diventando, nell’immaginario collettivo, la “vera voce” di quell’attore, in questo modo gli spettatori si affezionano anche alle voci.
L’abilità di alcuni doppiatori è tale che, ad esempio in Italia, i più bravi ricevono un riconoscimento al Gran Premio Internazionale del Doppiaggio.
Nel prossimo futuro la tecnologia aiuterà a ridurre i problemi del doppiaggio migliorando le sincronizzazioni con i movimenti della bocca, mentre si utilizzerà la “clonazione vocale” per regolare la voce del doppiatore a quello dell’attore.
La differenza sarà minima e la scelta sempre più personale, e voi cosa preferite, la versione originale con i sottotitoli o il doppiaggio?
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