DVR: Documento valutazione rischi, tutte le informazioni

Il documento di valutazione dei rischi, noto anche con la sigla DVR, si tratta di un modulo essenziale per ogni realtà aziendale, diventato obbligatorio in base al decreto legge 81/08 e dall’importanza molto elevata.

Grazie all’aiuto del documento di valutazione rischi, un’azienda deve mostrare i rischi che possono presentarsi in sede lavorativa e le misure che vengono attuate per prevenire la salute di dipendenti e collaboratori sul luogo di lavoro.

Dagli incendi al propagarsi di sostanze nocive, passando per l’agibilità delle attrezzature, ogni aspetto deve essere espresso in forma scritta o informatica.

Il datore di lavoro deve occuparsi in prima persona del documento di valutazione dei rischi, in base al quale bisogna soddisfare l’obiettivo di ridurre al minimo qualsiasi tipo di circostanza pericolosa.

Il datore non può delegare un’attività così importante, ma può liberamente avvalersi dell’aiuto di professionisti del settore, che siano interni o esterni alla propria realtà aziendale. Ciò che conta è che questo profilo possieda le giuste competenze nell’ambito della sicurezza sul lavoro.

Tuttavia, il datore di lavoro va coadiuvato da altre figure che sappiano dove agire nei campi prestabiliti. Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, noto con la sigla RSPP, pianifica le misure da attuare per migliorare la sicurezza generale.

Il medico competente (MC) organizza il protocollo di sicurezza sanitaria a seconda delle condizioni di salute dei lavoratori. Il rappresentante dei lavori (RLS), infine, aiuta ad aggiornare il contenuto del DVR e ne riceve una copia in maniera periodica.

Il modulo serve per analizzare ogni mansione professionale della propria azienda in maniera minuziosa, definendo i pericoli di ciascuna attività.

Una procedura del genere si apre con il sopralluogo di un tecnico della sicurezza, al fine di quantificare i rischi derivanti da ciascuna operazione aziendale. In caso di mancata compilazione, si va incontro a una sanzione pecuniaria compresa tra i 2500 e i 6400 euro, o anche a una penale fra i tre e i sei mesi di reclusione.

Come funziona e cosa deve contenere il documento di valutazione dei rischi

Non si può fare a meno di compilare il documento di valutazione dei rischi, che assume un carattere di obbligatorietà. Il datore di lavoro deve compilare il documento nei primi 90 giorni successivi all’avvio della propria attività.

In ogni caso, è preferibile organizzare il DVR non appena abbia inizio la propria attività, magari con l’ausilio di un consulente qualificato ed esperto. Non ha alcuna scadenza, ma va aggiornato nel giro di 30 giorni se si verificano situazioni ben definite, tra cui modifiche al processo aziendale, infortuni, ulteriori esigenze dovute a indagini particolari e così via.

Il documento deve essere compilato dopo aver raccolto le informazioni principali sulla propria attività. Quindi, la scrittura inizia inserendo dati e informazioni aziendali, tra cui ragione sociale, indirizzo legale, mappa degli attrezzi adoperati.

A questo punto, bisogna aggiungere l’organigramma delle figure che si occupano di prevenzione e protezione, nonché i dati salienti del ciclo lavorativo, le mansioni dei vari dipendenti, la relazione sulla valutazione di rischi e pericoli. Inoltre, è necessario attestare le misure da mettere in atto per migliorare la sicurezza generale e gli interventi migliorativi già eseguiti.

Il documento di valutazione dei rischi è obbligatorio per tutte le realtà aziendali con almeno un dipendente, collaboratore, tirocinante, socio lavoratore. Di conseguenza, le imprese a carattere familiare e i lavoratori autonomi sono esentati da questa incombenza.

Ogni voce introdotta nel DVR deve essere accompagnata dalla data di aggiornamento, in virtù di un principio che si basi su un’amministrazione trasparente. L’RSPP, il MC e l’RLS devono firmare la sottoscrizione di ciascuna informazione.

Conclusione sul DVR

L’organizzazione di un piano d’emergenza è essenziale per una corretta valutazione dei rischi, con tutte le operazioni da compiere in situazioni complicate.

Per rendere più semplice il DVR, i datori possono usufruire del documento di valutazione dei rischi standardizzato (DVRS), che può essere compilato da aziende con un massimo di 50 dipendenti ad eccezione di aziende ad alto rischio, che non possono averne più di 10.

Fonte delle informazioni: https://www.studiohs.it/sicurezza-sul-lavoro/documento-valutazione-rischi-dvr/

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Dave

Atipico consumatore di cinema commerciale, adora tutto quello che odora di pop-corn appena saltati e provoca ardore emotivo. Ha pianto durante il finale di Endgame e riso per quello di Titanic. Sostiene di non aver bisogno di uno psichiatra, sua madre lo ha fatto controllare.
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