Passiamo ogni giorno a chiederci come mai ci sono così tante persone egoiste al mondo. Vediamo atti di egoismo ogni momento che passa e ci meravigliamo di come si possa agire in quel modo. Ma ci siamo mai chiesti cosa dice la scienza a riguardo? Perché sull’egoismo ci sono diversi punti interessanti da esaminare.
Homo homini lupus… O forse no
Filosofi e psicologi analizzano il comportamento egoista degli uomini da secoli: basti pensare a Thomas Hobbes che dichiarava che l’interesse personale fosse ciò che più di ogni altra cosa muoveva l’essere umano, che riprendendo un’antico detto latino veniva da lui definito lupo per se stesso, specificando dunque che il nostro primo bisogno sia quello di prevalere, di ottenere più degli altri ed a loro discapito.
Una visione decisamente negativa del mondo e degli uomini, come andava di moda tra molti filosofi e che sta tornando oggi ad essere piuttosto condivisa. Ma la scienza ha deciso di prendere il proprio posto nella discussione e con diverse ricerche ha messo un punto alla discussione.
Ed è un punto completamente diverso da quello così negativo che tendiamo ad avere: l’essere umano nasce altruista.
Homo homini… Amicus?
Uno studio del 2016/2017, condotto da Leonardo Christov-Moore della University of California – Los Angeles, ha trovato che esiste un’area del cervello umano che può essere specificatamente influenzata per portare un soggetto ad essere meno altruista.
Questo, secondo lo studio, è da considerarsi un segno del fatto che il comportamento altruista sia un’opzione standard per la nostra mente.
Un’altro studio invece, noto con il nomignolo “generosity pays”, pubblicato nel 2020 sul Journal of Personality and Social Psychology, ha portato un gruppo di ricercatori guidato da Kimmo Eriksson della Stockholm University a concludere un altro fatto piuttosto importante: le persone valutate come più altruiste sono risultate essere quelle che hanno mediamente guadagni maggiori dal proprio lavoro.
Se non ve lo sareste mai aspettato, non vi stupite: lo stesso studio ha dimostrato che la nostra percezione degli altri ci porta a credere che le persone egoiste siano quelle che guadagnano di più, nella vita.
Ma allora da dove arriva l’egoismo
Questa domanda viene adesso naturale, ma questo non la rende certo di semplice risposta. Se come abbiamo visto non solo l’altruismo è un’opzione radicata nella mostra mente, ma è perfino benefico, chi ce lo fa fare di comportarci egoisticamente?
Innanzitutto, bisogna considerare cosa si intende per egoismo. La psicologa F. Diane Barth ha identificato due elementi come pilastri dell’egoismo: essere eccessivamente o esclusivamente concentrati su se stessi e non avere riguardo per le necessità o i sentimenti altrui.
È importante riuscire a distinguere il limite che c’è tra l’egoismo e l’amor proprio, essendo quest’ultimo un elemento importante per la nostra felicità (come già vi ho detto in un altro articolo).
Tralasciando le volte in cui un atto di amor proprio viene scambiato per egoismo dall’esterno, è importante considerare la possibilità che dall’interno si possa scambiare un atto di egoismo per amor proprio.
Uno studio dell’Università di Zurigo condotto nel 2020 e pubblicato recentemente su Nature Communications, ha dimostrato che sembra essere molto difficile per l’uomo percepire il proprio egoismo.
Molly Crockett, l’autrice dello studio, ha detto chiaramente che
Quando le persone si comportano in modo che fuoriescono dai loro standard etici personali, un modo per mantenere l’immagine della propria moralità è quello di registrare scorrettamente il ricordo dei propri comportamenti meno etici.
L’egoismo nella pratica
Se a questo si aggiunge che la psicologa Lisa Marie Bobbie ha dichiarato in una intervista che l’intelligenza emozionale può, se carente, portare ad un incremento dei comportamenti egoistici; è facile farsi l’idea che questi siano più una deviazione temporanea dal normale percorso di una persona.
In fondo tutti noi, indipendentemente da quello che percepiamo, abbiamo comportamenti diversificati e per quanto possiamo tendere ad avere comportamenti di un certo tipo esiste la possibilità che un po’ di egoismo sia commesso sempre, senza nemmeno rendercene conto.
Inoltre, è probabile che la percezione che abbiamo secondo la quale le persone egoiste siano quelle che hanno più successo, ci porti a scegliere di essere egoisti in alcuni casi.
Ma visto e considerato che questo non ci da alcun reale beneficio, forse dovremmo pensare a comportarci come ci viene più naturale, mettendo sì in primo piano l’amor proprio, ma anche l’altruismo che ci contraddistingue come specie.
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