Elephas Antiquus Italicus: abbiamo visto l’ Elefante Antico di Rotonda

Le belle avventure accadono quando meno te l'aspetti, diceva un famoso detto e infatti, rimanere bloccati dal maltempo ci ha dato l'occasione di vivere un'esperienza molto interessante

Vi raccontiamo come siamo arrivati a visitare il Museo Paleontologico di Rotonda, dove risiede uno dei migliori reperti del Elephas antiquus italicus, un elefante antico che ha solcato i prati di ciò che era la nostra penisola diverse ere fa.

Le Cascate del Demonio

Ci troviamo a Rotonda, un piccolo e storico paesino in provincia di Potenza, ai confini tra la Basilicata e la Calabria. E’ qui che si trova una delle più belle cascate naturali italiane, all’interno della natura incontaminata e della bellezza fiabesca del Parco Nazionale del Pollino. Stiamo parlando delle Cascate del Demonio, dove l’acqua scorre dirompente da una gola scavata nella roccia nel corso del tempo.

Inedit photo – Cascate del Demonio

Per arrivare alle cascate, bisogna fare una tranquilla passeggiata lungo un sentiero boschivo tra ponticelli e scale di legno, la cui partenza è proprio il Museo di Storia Naturale del Pollino di Rotonda, dove sono custoditi i resti dell’ Elefante Antico.

Arrivati a un bivio, si può decidere di visitare i ruderi dei mulini oppure proseguire e attraversare un ponte attraverso cui, non molto distante, si arriva a una scalinata che scende nella gola dove si trova la splendida cascata.

Oltre a essere un luogo molto suggestivo, ci sono anche dei “pit-stop” per pic-nic a sacco e panorami mozzafiato. Questa escursione non è direttamente collegata al tema dell’articolo ma valeva la pena citare perché è a pochissima distanza dal museo e ci propone un piccolo riflesso di ciò che una volta era l’ambiente calpestato da questi enormi mammiferi.

parco del pollino

Museo Paleontologico di Rotonda – l’ Elefante Antico

Rotonda custodisce alcuni dei reperti paleontologici più importanti d’Italia, tra cui lo scheletro dell’ Elefante Antico ma anche di altri animali come un Ippopotamo e i resti di un rinoceronte di era pleistocenica. Questi ritrovamenti hanno dell’incredibile per la casualità con cui sono stati ritrovati, dato che aprono una finestra su un passato inaspettatamente interessante.

Il ritrovamento dell’Elefante avviene in località Calorie, nel 1982, quando il Sig. Mario Caldarelli, intento a piantare le viti nella sua terra, trovò queste enormi ossa non identificate.

Inedit photo – Museo di Storia Naturale di Rotonda – Scheletro dell’Elefante Antico

Il recupero ha subito destato l’interesse della comunità scientifica che ha visto il formarsi un team di ricercatori dove erano presenti il Prof. Ernesto Cravero dell’Università Federico II di Napoli, il Prof. Walter Landini dell’Università degli Studi di Pisa e il Dott. Vittorio Borselli del Museo di Storia Naturale di Firenze.

La storia di questo Elefante Antico

Si tratta di una specie vissuta nel Pleistocene (400-700 mila anni fa) e il suo nome è Elephas antiquus italicus; erano animali molto più grandi delle specie attuali, alti 4 mt e lunghi 6 mt, con zanne possenti lunghe 2,70 mt e femori di 1,20 mt. Già da queste misure è possibile immaginare la maestosità di questi animali.

elefante antico museo paleontologico rotonda

L’esemplare è stato ritrovato quasi completo e la causa del decesso sembra essere stata accidentale. Infatti, si presuppone sia caduto nel bacino del Mercure da un dirupo, provocando una frana che lo ha successivamente ricoperto. Proprio questa dinamica avrebbe permesso una condizione chimica favorevole per il buon stato di conservazione delle ossa.

La sua morte è stata quindi per cause traumatiche, in quanto è stato ritrovato con le zampe rannicchiate sul ventre, la testa schiacciata e una zanna staccata dalla mascella. Per quanto tragica, è stato proprio grazie a questo evento che oggi abbiamo uno se non il più importante e completo ritrovamento di un esemplare di questa specie.

Gli altri ritrovamenti

Durante gli scavi sono stati rinvenuti fossili di altri animali che arricchiscono la storia di Rotonda e il suo museo, ovvero:

  • i resti di un Ippopotamo antico (uno dei più completi mai ritrovati ed esposti in Italia) vissuto 2,1 milioni di anni fa;
  • i resti del Rinoceronte di Hundsheim, una specie che nella nostra penisola si estinse 500 mila anni fa;
  • una capanna e dei cocci risalenti all’età del bronzo (circa 2 mila anni fa) che testimoniano la presenza dell’uomo nella valle.
Inedit photo – Museo di Storia Naturale di Rotonda – Scheletro dell’Ippopotamo antico

Il museo dispone di pannelli informativi che raccontano la storia di Rotonda, la formazione del bacino di Mercure, l’esposizione di diversi tipi di rocce con spiegazioni sulla loro composizione e mineralogia, la presenza di altri animali antichi presenti sulla nostra penisola con le relative caratteristiche, TV con la riproduzione di video in cui si racconta il ritrovamento dell’elefante, i calchi di alcune ossa dei reperti esposti appositamente realizzati per essere toccati dai visitatori.

Se volete organizzare una giornata diversa, godervi il fresco della natura senza rinunciare al fascino della scoperta, Rotonda potrebbe essere il posto giusto per voi!

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