Sono attualmente cinque, gli embrioni vitali per aiutare a salvare i rinoceronti più rari della terra. Il rinoceronte bianco (o camuso) infatti, rispetto alla variante nera, è una specie meno numerosa: la variante bianca settentrionale, sottospecie della bianca, è stata praticamente classificata come estinta. Stando a quanto racconta Live Science ci sono solo due esemplari di rinoceronte bianco rimasti sulla terra, entrambe femmine. L’ultimo maschio della specie settentrionale è morto in Kenya nel marzo del 2018.
Il Rhino Fertility Project è nato all’Università di Oxford dalla volontà di contribuire a risolvere questo problema. Possiamo definirlo un caso in cui il progresso scientifico sta davvero portando un reale e tangibile miglioramento nelle condizioni di vita del pianeta. In questo modo anche un evento che sembrava inarrestabile, come l’estinzione di una specie vivente, sembra un po’ più lontano. Le nuove tecniche a disposizione, come in questo caso la fecondazione in vitro, hanno reso possibile bypassare le canoniche tecniche riproduttive, per tentare di dare alla luce nuovi cuccioli di rinoceronte bianco settentrionale.
La notizia di BioRescue
L’aver creato in laboratorio degli embrioni riaccende la speranza che il rinoceronte bianco settentrionale possa essere salvato dall’estinzione. Così apprendiamo da BioRescue, il cui consesso di esperti il 14 gennaio ha diffuso questa importante notizia relativa agli ultimi giorni del 2020. Gli scienziati impegnati nel tentativo di salvare il rinoceronte bianco dall’estinzione annunciano che il 13 dicembre scorso, il team del Leibniz institute for Zoo and Wildlife Research ha ottenuto con successo una raccolta di ovuli in Kenya, ottenuti dalle ultime femmine della specie; dopo l’immediato trasporto degli ovociti recuperati, gli embrioni sono stati creati nel laboratorio di Avantea a Cremona e fecondati.
Questo evento, potenzialmente, potrebbe aprire la strada al salvataggio di altre specie in pericolo di estinzione.
Il trasferimento di embrioni surrogati è ormai per molte specie un procedimento consolidato, ad esempio nelle mucche e nei cavalli, tuttavia è ancora alle fasi iniziali per quanto riguarda i rinoceronti. Questo perché le femmine di rinoceronte producono solo poche uova per ogni ciclo; non necessariamente queste ultime si sviluppano in embrioni; ciò significa che, una volta trasferite in un surrogato, solo alcuni di questi diventeranno effettivamente cuccioli di rinoceronte.
Ci auguriamo di poter vedere al più presto i risultati del progresso scientifico alla cui crescita assistiamo quotidianamente.
Vi aspettiamo, piccoli di rinoceronte bianco settentrionale!
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