Fabbriche di Careggine, il paese sommerso, riemergerà definitivamente nel 2021

In Toscana, nel cuore della Garfagnana, nel corso del XIII secolo fu fondato un borgo chiamato Fabbriche di Careggine da una colonia di fabbri provenienti da Brescia; i fabbri in questione lavoravano il ferro estratto dal vicino Monte Tambura (citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia all’interno del canto XXXII dell’Inferno).

Fabbriche di Careggine, il paese sommerso

Dopo la conquista Estense, a partire dal 1755, il borgo fu dotato di un mulino e godette di agevolazioni sul trasporto dei materiali.

Il declino del commercio sulla via Vandelli, che collegava Modena a Massa, coincise con la decadenza di Fabbriche, i cui residenti dovettero tornare a dedicarsi agli antichi mestieri per far fronte a fame e carestie.

Fabbriche di Careggine

All’inizio del Novecento l’economia del paese si risollevò in seguito allo sfruttamento del marmo sito nelle vicinanze, tanto che, tra il 1906 e il 1907, venne costruita una piccola centrale idroelettrica in zona per servire i bacini marmiferi.

Negli anni ’40 la società Selt-Valdarno (oggi Enel) decise di costruire un bacino idroelettrico sbarrando il corso del torrente Edron nel comune di Vagli Sotto: venne costruita una diga e quindi fu, gradualmente, sommerso il villaggio medievale che ormai era composto da appena 31 case e contava 146 abitanti.

Nei 70 e passa anni in cui Fabbriche di Careggine è stato sul fondo del lago, i visitatori hanno avuto quattro possibilità di camminare tra le sue antiche pietre: nel 1958, nel 1974, nel 1983 e nel 1994, quando il lago Vagli fu prosciugato per la manutenzione della diga. Nell’ultima occasione si ebbe un enorme richiamo turistico, con circa un milione di visitatori.

La svolta

L’anno prossimo, tuttavia, potrebbe tornare definitivamente alla luce. Ad annunciarlo è stata Lorenza Giorgi, figlia dell’ex sindaco del Comune di Vagli di Sotto, con un post su Facebook. E la notizia è stata confermata dall’Enel. 

Nel 2021 dall’acqua riaffioreranno le vecchie rovine di Fabbriche di Careggine e la venuta alla luce del paese sommerso sarà definitiva

ha affermato Lorenza Giorgi.

Dall’anno prossimo insomma questa piccola Atlantide italiana, con le sue case in pietra, il cimitero, il ponte a tre arcate, la chiesa romanica di San Teodoro e il campanile in rovina, tornerà ad essere patrimonio di tutti.

Leggi anche:
Team di scienziati scopre grande complesso di grotte subaquee: sono ricolme di manufatti Maya

Ti è piaciuto questo articolo? Dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto o esplora altri contenuti dal nostro menù!

Hai una storia da raccontare o un'opinione da condividere? Mandaci il tuo articolo scrivendoci a [email protected].

Vuoi unirti al nostro team e collaborare con noi? Scopri come candidarti alla pagina dedicata: collabora.

Pulsante per tornare all'inizio