Le PMI sono sono una realtà significativa per l’Italia; secondo Prometeia, nel 2017 si sono contate circa 5,3 di PMI con oltre 15 milioni di persone che hanno (e che continuano) a riceverne occupazione. Tuttavia, lo strato dominante dell’assetto imprenditoriale italiano è quello delle micro-imprese che costituisce il 99,9% delle aziende. Infatti, in media, contano un’organizzazione con meno di 10 addetti.
Società di questo tipo, come è risaputo, si formano e si sciolgono nel giro di poco tempo e nonostante rappresentino una colonna portante dell’economia del paese, sono costantemente soggette a rischio di chiusura.
E’ un palco in cui mentre qualcuno entra in scena, altri calano il sipario, sostituendosi con frequenza ciclica; ma i dati del rapporto Cerved 2019 sulle Pmi ha mostrato primi segnali negativi dopo 5 anni di crescita. Investimenti bloccati, ritardi nei pagamenti e altre spiacevoli situazioni che fanno pensare che presto pensare che il rapporto di entrate/uscite in scena, vada sempre più ad allargarsi.
Dato che le piccole imprese, per alcune zone d’Italia, rappresentano il cuore pulsante dell’economia, è nell’interesse di tutti tutelare alcuni aspetti che secondo alcuni studi, garantirebbero lunga e sana vita alle società.
Ad oggi, possiamo individuare quattro elementi fondamentali perché un’impressa possa sopravvivere nel tempo:
- L’imprenditore può dedicare tempo a se stesso e ai suoi affetti
- L’imprenditore è esperto nel suo campo e conosce i rischi a cui va incontro
- L’imprenditore ha un rapporto stabile con il commercialista di fiducia o con consulenti/mentori che lo guidano nelle sue attività
- L’imprenditore è consapevolmente abile nella capacità di fatturazione e amministrazione delle finanze
A quest’ultimo punto si aggiunge un dato importante: il 58% delle aziende che hanno superato la crisi, usano un software gestionale per l’emissione e la gestione di fatture. Solo il 14% delle società fallite, coltivavano la medesima abitudine.
Non può essere allora un caso che l’automatizzazione di determinate procedure fiscali abbia influito sul rendimento delle aziende, confermando di fatto l’importanza di questi strumenti che a oggi sono molto ricercati da società in tutto il mondo.
Infatti, colmare le distanza tra l’impresa e l’automazione di un commercialista specializzato, non è facile. In Italia esistono diverse soluzioni ma per ovviare a questa specifica necessità, Fatture in Cloud ha studiato una promozione tutta dedicata.
La compagnia ha deciso di regalare un account che include tutti i servizi migliori (tranne la fatturazione elettronica a cui i forfettari non sono obbligati) per un valore totale di più di 200€ + IVA l’anno. Ad oggi già 4.000 regimi forfettari hanno aderito all’iniziativa.
L’offerta di Fatture in Cloud
I vantaggi dell’offerta (di cui potete vedere una panoramica completa qui) sono molteplici e più nello specifico, provvede alla possibilità di:
- creare fatture e preventivi in poco tempo: fuori ufficio o dal cliente è possibile creare al volo un preventivo o una fattura in modo semplice e veloce.
- Inviare solleciti di pagamento anche automatici ai clienti smemorati. I moduli sono già precompilati, bisogna solo pianificare l’invio scegliendo l’inoltro il giorno della scadenza, prima o dopo di essa in libertà.
- Fruire di uno scadenziario: Fatture In Cloud ricorda in automatico quando stanno per scadere i pagamenti in entrata e uscita, i moduli F24 e le tue scadenze personalizzate.
- App Android e iOS per smartphone e tablet che permetteno di operare anche in mobilità
- avere un collegamento diretto con il commercialista, dandogli accesso all’account così da risparmiare molto tempo ed evitare errori.
Altro vantaggio non indifferente è che l’account per il proprio commercialista è gratis. Qualora qualcuno non disponesse di un commercialista, Fatture in Cloud ti aiuta anche in questo, cercandolo nella propria zona e scegliendolo in base alla propria esperienza con i clienti Fatture in Cloud.
Insomma, la piattaforma provvede agli elementi necessari per sopravvivere e rientrare nella percentuale delle società di successo.
Fatture in Cloud, tra l’altro, condivide quasi la stessa storia delle imprese che “ce l’hanno fatta”; è nata nel 2014 come giovane StartUp italiana proveniente dal mondo delle applicazioni per smartphone e tablet.
Dopo appena un anno dal lancio, la piattaforma conta già 9000 clienti e nel 2019 chiude l’anno con 350000 iscritti e 40000 commercialisti.
Cos’altro aggiungere se non quello di prendere in considerazione l’invito a facilitare il divario che separa i professionisti da un’automazione fiscale garantita.
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