Fedor: arriva il Robot Umanoide russo sulla ISS

Arriva Fedor sulla Stazione Spaziale

Una capsula spaziale russa si è ancorata con successo alla Stazione Spaziale Internazionale. Tra i vari materiali scientifici e i rifornimenti arriva Fedor, primo robot umanoide russo nello spazio, pronto a lavorare.

Fedor, acronimo di “Final Experimental Demonstration Object Research“, ha comunicato il suo arrivo con un tweet.

Scusate per il ritardo. Sono rimasto bloccato nel traffico. Ora sono pronto per lavorare.

https://twitter.com/FEDOR37516789/status/1166203243988496384?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed&ref_url=https%3A%2F%2Fit.euronews.com%2F2019%2F08%2F27%2Fl-umanoide-fedor-approda-sulla-stazione-spaziale-internazionale

L’arrivo di Fedor non è stato dei più tranquilli. La navicella Soyuz MS-14 con alla guida l’umanoide e con a bordo altro materiale scientifico, materiale sanitario e viveri, ha tentato l’aggancio con l’ISS il 24 agosto, senza riuscirci.

La causa probabilmente era in un sensore di avvicinamento installato sulla stazione orbitante. La Sojuz si è riportata quindi a distanza di sicurezza in attesa del completamento delle verifiche sul sistema di avvicinamento automatico Kurs.

Gran parte del lavoro di Fedor è già stata realizzata. Il lancio è avvenuto tramite una versione potenziata del leggendario razzo russo e il robot è stato un po’ il manichino per questo test. Per quasi un decennio, il sistema russo di razzi e navicelle Soyuz è stato l’unico mezzo per poter far andare gli umani in orbita.

Ma adesso Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, sta testando un nuovo progetto in cui sostituirà i vecchi computer e aggiornerà il sistema di guida.

I robot ci ruberanno il lavoro? Ecco i compiti di Fedor

Il robot dovrà effettuare dei test e l’obiettivo della sua carriera spaziale sarà quello di sostituire l’equipaggio in carne e ossa nelle operazioni extraveicolari, le rischiose “passeggiate spaziali”. Per ora Fedor resterà a bordo fino al 7 settembre, in due settimane molto operative.

Fedor ha le dimensioni di un adulto, è alto poco meno di due metri e pesa 160 kg, e può emulare i movimenti umani. Oltre ad aiutare l’equipaggio, tra cui il nostro Luca Parmitano, nello stringere viti e altri compiti, raccoglierà dati importanti sulla microgravità.

Come omaggio alle famose parole di Yuri Gagarin quando divenne il primo uomo nello spazio, al momento del lancio anche Fedor urla “andiamo, andiamo!”.

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Grazia Margarella

Studio Informatica presso l'Università degli Studi di Salerno e condivido le mie passioni per la scienza, il cinema, i libri e la cultura nerd grazie ai ragazzi de Il Bosone. Il mio motto è: Ad astra per aspera, exploro semper. Stay tuned ⚛️
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