Buonasera a tutti lettrici e lettori! Oggi vi parlo di Fiabe islandesi che mi è stato inviato dalla casa editrice Iperborea e che ringrazio davvero tanto!
Non avevo mai avuto modo di leggere nessun loro libro ma dopo questo sicuramente recupererò qualche altro titolo.
Ma per il momento concentriamoci su questo 😀
Titolo: Fiabe Islandesi
Traduzione: Silvia Cosimini
Editore: Iperborea
Pagine: 209
Trama
Terra di miti e leggende che sembrano riecheggiare ancora nei suoi paesaggi lunari, l’Islanda ha dato voce alla sua creatività anche in un originale patrimonio di fiabe, qui raccolte in un’antologia inedita. Un mondo di castelli stregati, lotte in sella ai draghi e viaggi per mare con le barche di pietra dei troll, popolato da bellissime regine che si rivelano orchesse, elfi dispettosi che è bene farsi amici, giganti a tre teste che escono dalle grotte di lava, e una natura “vivente” piena di misteri, dove ogni roccia, animale o corso d’acqua può nascondere un’insidia o una presenza fatata.
Storie che raccontano l’eterna lotta tra il bene e il male a colpi di magie, metamorfosi e prove di astuzia e di coraggio, ma a oche l’origine di un proverbio o di un’antica credenza che fonde il sacro e il pagano, come quella degli elfi, i “figli sporchi” che Eva non è riuscita a lavare prima di una visita di Dio e che da allora dimorano negli anfratti rifuggendo ogni sguardo umano. Storie in cui i motivi di Biancaneve o delia Bella addormentata hanno risvolti per noi inaspettati, e se la giustizia trionfa sempre come vuole la tradizione, punendo i malvagi e dando felicità e ricchezza ai probi, ogni fiaba ci sorprende con uno humour irriverente, un’inedita sensualità o una crudezza che ricorda le saghe. Pagina dopo pagina ci avviciniamo all’anima di un popolo che nelle solitudini boreali ha sempre viaggiato con la parola, l’immaginazione, la poesia.
La mia recensione
Come ho già anticipato sopra oggi sono qui per parlarvi di questa bellissima raccolta di fiabe islandesi, che ho avuto la possibilità di leggere grazie ad Iperborea.
Essendo il loro primo volume che leggo ci tenevo a spendere solamente due parole sull’edizione, perchè si vede che è curata nei minimi dettagli e che c’è stato un grandissimo lavoro dietro, quindi questo gli fa molto onore!
Ma adesso passiamo subito al contenuto del libro.
Le Fiabe islandesi sono state selezionate e tradotte da Silvia Cosimini.
Il libro conta una trentina di fiabe che sono anche accompagnate da delle bellissime illustrazioni.
In più, verso la fine, troviamo anche una postfazione di qualche pagina.
In genere tendo a saltare le prefazioni o le postfazioni nei libri, a meno che non siano state scritte da persone che conosco e di cui sono curiosa di leggere qualcosa, perchè se no appunto le salto o passo direttamente al contenuto del libro.. Ma quando ho letto l’ultima fiaba ero curiosa di leggere anche questa postfazione.
L’ho trovata molto interessante perchè spiega come sono state selezionate le fiabe che noi abbiamo la possibilità di leggere in questo volume, a che periodo risalgono e altre informazioni utili inerenti al contenuto del libro.
Insomma, sono tutte curiosità in più che mi ha fatto piacere leggere!
Però ovviamente il vero fulcro di questo titolo sono le fiabe, che sono completamente diverse dalle nostre.
Attraverso le pagine si riesce a scoprire tutta una nuova cultura che mi ha davvero affascinata.
Alla fine il bello del nostro mondo è che ognuno ha la propria cultura e tradizioni diverse, e grazie a questo libro ho imparato tante cose che non sapevo sugli islandesi.
Per esempio le fiabe che mi sono piaciute di più sono state quelle che contenevano al loro interno la magia, perchè anche in questo caso è una magia diversa dalla nostra e che si concentra molto su un “popolo magico” invisibile (o quasi) agli occhi degli umani.
In alcune invece ho trovato dei finali molto tragici e violenti, che mi hanno lasciata abbastanza sconvolta ahahah :’D
Tutto sommato però le morali e gli insegnamenti che vogliono trasmettere ruotano attorno allo stesso tema che a me personalmente ha ricordato un po’ il concetto del karma; infatti se un personaggio compie delle azioni buone e altruiste allora alla fine della fiaba verrà ricompensato con un lieto fine ma al contrario se ce ne viene presentato uno cattivo e che compie azioni violente, nella maggior parte dei casi o le subirà lui stesso oppure morirà.
Ho trovato molto utili le note che spiegavano un certo termine o un determinato modo di dire che probabilmente nella nostra lingua non avrebbe reso con la traduzione.
Quindi questa è un’altra piccola cosa che fa vedere il lavoro importante che c’è stato dietro alla pubblicazione di questo libro.
Ci tengo anche a precisare che ho letto Fiabe islandesi in pillole, in quanto grazie alla lunghezza di ogni fiaba (massimo tre pagine) sono riuscita a dosarmele leggendone quattro o cinque al giorno, alternandole con altre letture.
Penso che questo sia il modo più corretto per gustarsi di più il libro, o almeno questo è quello che penso io in base alla mia esperienza.
Come ogni raccolta è difficile riuscire ad apprezzare tutte le storie al 100%, ma posso dire che la maggior parte mi sono piaciute e alcune mi hanno anche divertita!
Rimane un titolo sicuramente molto buono per chi vuole approcciarsi a culture diverse dalle nostre.
So anche che la casa editrice ha già pubblicato volumi di questo tipo ma che riguardano altri paesi nordici e non vedo l’ora di recuperarli **
Per questi motivi penso che Fiabe islandesi si meriti un voto di 7 su 10!
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